REGGINA - COSA VA e COSA NON VA: difesa e attacco, gli amaranto provano a trovare solidità e equilibrio

27.09.2016 16:28 di Giovanni Cimino Twitter:    vedi letture
REGGINA - COSA VA e COSA NON VA: difesa e attacco, gli amaranto provano a trovare solidità e equilibrio
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© foto di Federico Gaetano/Tuttolegapro.com

Sette punti in sei gare, con tutti i presupposti con i quali è partita la stagione, è certamente un bottino discreto. Si può davvero imputare pochissimo alla Reggina di Zeman, non certo il fatto di non averci sempre provato, sempre e comunque. Un dettaglio questo, non proprio banale, ma un punto a favore sopratutto se il campionato confermerà le impressioni di una squadra sbarazzina e pungente.

In una ipotetica lista di cosa va e cosa non va, che qui intendiamo proporvi, non vogliamo eccedere in giudizi lusinghieri, così come in critiche ingenerose, ma comunque sottolineare le buone risposte date dalla squadra, che riflettono la buona impostazione nella costruzione dell'organico e nella scelta dei profili adatti alla causa.

 

COSA VA:

L'ATTEGGIAMENTO:

La squadra ci prova sempre, in qualsiasi condizione, favorita anche da una condizione atletica che inizia a essere brillante. Domenica, anche su un campo indegno, per poco non ci scappava il colpo e l'obiettivo principale di Zeman è certamente quello di riproporre sempre e dovunque lo stesso atteggiamento.

 

LA DIFESA E IL FILTRO:

Gianola-Kosnic e Botta davanti, la retroguardia, quando il trio è in giornata si, gode di buona copertura. Un aspetto riflesso anche dai pochissimi gol al passivo subiti, in proporzione alla condotta complessiva della terza linea, che ha subito gol spesso soltanto per errati concetti o mancati fondamentali tecnici da parte di qualche singolo. Se Stefano Botta sale ancora di condizione e di convinzione, il mix è quasi perfetto.

 

COSA NON VA:

SOLUZIONI DI ATTACCO:

Non intese come schemi complessivi, ma come prevedibilità dell'attacco amaranto. Coralli fa pienamente il suo dovere, anche lui ha ammesso che gli manca solo la segnatura su azione, giocando quei due-tre metri più avanti, presto o tardi la gioia personale arriverà, mentre per quanto riguarda i servizi per gli attaccanti, si insiste spesso con palloni alti e non si insiste ancora su quelle soluzioni per vie centrali che nelle primissime partite hanno regalato solo gioie. Non per nulla, Zeman preme spesso e volentieri sul concetto: "no cross". Se la squadra raggiungere la maturità sotto questo punto di vista, diversificando al massimo le soluzioni d'offesa, allora ci si potrà divertire davvero.

 

FORMAZIONE TIPO:

Non è affatto un male avere 13-14 calciatori che ruotano e che si interscambiano, ma in questo modo, almeno sino ad oggi, quando c'è qualche difficoltà da parte di qualcuno, giocoforza non esiste altra alternativa. Sopratutto davanti, il trio Porcino-Coralli-Oggiano, ha pochi ricambi ad oggi ritenuti all'altezza. Il solo Bianchimano ha partecipato alle rotazioni, mentre attendiamo di vedere all'opera Tripicchio, sin qui mai utilizzato da Zeman. E se anche le riserve riuscissero a incidere? Sarebbe una Reggina da sballo...