REGGINA PRIMAVERA - Numeri alla mano: lavoro encomiabile di Emilio Belmonte

22.04.2014 15:18 di Antonio Paviglianiti Twitter:    vedi letture
REGGINA PRIMAVERA - Numeri alla mano: lavoro encomiabile di Emilio Belmonte
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Due giornate al termine per il campionato Primavera. La squadra amaranto si è ritrovata questo pomeriggio al rientro dalle vacanze di Pasqua. L'obiettivo è quello di incrementare un bottino ottimo per un girone di ritorno che ha consentito, quanto meno, di mantenere gli standard degli ultimi anni in termini di punti raccolti. Merito, in gran parte, al nuovo tecnico di questa compagine che già in estate era stato in "odore" di promozione dai Giovanissimi Nazionali ma che, lo staff dirigenziale, aveva preferito non affrettare collocandolo agli Allievi Nazionali. Si tratta di Emilio Belmonte, tecnico che con i ragazzini ci sa proprio fare.

Parla il campo, da sempre ritenuto giudice insindacabile. Parlano i risultati per lui: con i Giovanissimi Nazionali un terzo posto a livello nazionale, con gli Allievi Nazionali un discreto inizio stagionale e, infine, un girone di ritorno da ritmi playoff con la Primavera.

La scalata della Reggina Primavera inizia il 18 gennaio 2014 con il pareggio esterno a Palermo. Una settimana dopo, sempre in terra sicula, il primo successo per Belmonte: un secco 0-2 al Trapani.

Numeri alla mano, la Reggina Primavera ha guadagnato ben ventuno punti, frutto di quattro vittorie casalinghe, due successi lontano da casa e tre pareggi totali: reti inviolate con Avellino e Palermo, pirotecnico 2-2 con la Fiorentina al centro sportivo Sant'Agata. Tre le sconfitte, tutte arrivate in trasferta: Roma e Catania insindacabili, Bari beffarda.

Un modulo che ricalca, in qualche modo, lo schema utilizzato per la Prima squadra. L'unica differenza è l'impiego di un fantasista in più, vista la discreta qualità offensiva di questa rosa. Belmonte sfrutta il 4-5-1 schierando due mediani davanti la difesa, due tornanti e un centrocampista offensivo in appoggio all'unica punta.

E, infatti, non è un caso se questa formazione ha realizzato, nel solo girone di ritorno, la bellezza di 13 reti. Parecchie se si mette in conto che, nel girone d'andata, la Reggina faticava a trovare la via del gol. Quanto viene prodotto fa il paio con quanto si subisce: Azizi e Licastro, nel girone di ritorno, hanno raccolto 13 volte il pallone in fondo al sacco.

Se la Reggina disputasse, a oggi, il girone d'andata, sarebbe al quarto posto per quanto raccolto nella seconda parte di campionato. I calabresi hanno fatto meglio di formazioni blasonate come Napoli e Livorno, tenendo un ritmo quasi uguale a Roma e Palermo, rispettivamente terza e quarta forza del torneo.

Belmonte, a parer nostro, ha superato l'esame a pieni voti.