NUOVA "BOMBA" CALCIOSCOMMESSE - Scommesse sulla serie D: da ottobre la quarta serie nei palinsesti. E fu Federbet a lanciare l'allarme...

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Lo scorso ottobre, il mondo delle scommesse sul territorio italiano, era interessato da una novità che vista oggi rende al meglio l'idea di come non si voglia veramente far nulla per tutelare la passione dei tifosi e degli sportivi, ma si punti solamente a fare business e affari sulle spalle degli ignari appasionati.

L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l'ente che ha sostituito l'AAMS nella gestione delle scomnmesse sportive in Italia, ha dato il via libera alla possibilità di scommettere sulla serie D.

In molti, qualche bookmakers e qualche altro soggetto che ha intravisto un nuovo pozzo d'oro da prosciugare e dal quale atingere, hanno applaudito alla decisione, altri tipo Federbet, associazione impegnata al contrasto delle frodi nel mondo delle scommesse sportive, hanno sottolineato come la decisione  "è la dimostrazione che in Italia non si vuole far nulla per contrastare veramente il fenomeno del calcioscommesse".

Come dare torto oggi a Federbet? Tra l'altro, giusto sotolinearlo, l'assoociazione aveva presentato un esposto alla Procura di Busto Arsizio, in merito ad alcune gare "inequivocabilmente combinate", con protagonista la Pro Patria, società i cui dirigenti sono nelle liste dei destinatari di custodia cautelare dell'inchiesta Dirty Soccer.

La pulizia deve partire da qui: introdurre nuovi campionati scommettibili, sopratutto quelli minori dove la copertura mediatica, specialmente televisiva, è praticamente nulla, vuol dire non far nulla per evitare che scandali come questi minino ancora una volta la credibilità del calcio italiano. La rivoluzione, per buona pace dei bookmakers, sempre più allettati dal crescente giro d'affari, deve partire anche da qui e poi gli "squali" mascherati da dirigenti sportivi, non avranno terreno fertile per dare concreto atto alle loro magagne.