Ecco il Conto Economico del calcio italiano, debiti e passività conclamate: nel 2014-2015 solo due squadre di Lega Pro hanno chiuso bilancio in attivo
E' stato presentato quest'oggi a Roma ‘Il Conto Economico del calcio italiano’ , uno studio economico da parte della FIGC, che ha inteso fare la "radiografia al sistema", come sottolineato dal presidente Tavecchio.
I dati si riferiscono alla stagione 2014-2015 e pur parliamo di due stagioni calcistiche fa, i numeri restano abbastanza allarmanti. Infatti, il calcio italiano ha fatto registrare una perdita pari a 525,8 milioni di euro nella stagione 2014/15. Secondo le stime della Federcalcio, il 98,7% del dato aggregato deriva dalle perdite registrate nei campionati professionistici (519 milioni).
Nella stagione 2014-2015 solamente 12 delle 86 società analizzate hanno conseguito un risultato economico netto positivo. Nello specifico, le società che hanno fatto registrare un attivo sono 7 in Serie A, 3 in Serie B e 2 in Lega Pro: un dato che parla da sé.
Interessante i dati relativi ai fatturati. Una società partecipante al principale campionato dilettantistico, ovvero la Serie D di Calcio a 11 maschile, presenta un fatturato medio stimabile in quasi 346.000 euro, mentre una società partecipante alla Lega Pro di oltre 2,3 milioni; in Serie B e in Serie A il dato raggiunge rispettivamente i 13,5 e i 116,1 milioni di euro.
Chiaro che bisogna ritrovare equilibri mai indivuduati e rispettare le virtuosità utili a favorire la continuazione dell'attività sportiva.