CASO LUCIONI - Il presidente del Benevento spiega: "Ha preso una pomata per curare una ferita, dietro prescrizione medica. Situazione "eccessiva": lui sta attento anche quando beve l'acqua..."

22.09.2017 23:20 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
CASO LUCIONI - Il presidente del Benevento spiega: "Ha preso una pomata per curare una ferita, dietro prescrizione medica. Situazione "eccessiva": lui sta attento anche quando beve l'acqua..."
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© foto di Insidefoto/Image Sport

La solita ignoranza di Facebook ha ancora una volta preso il sopravvento. Facile di questi tempi che ad emergere sia gente che spesso commenta fatti senza conoscere neanche le normali prassi o regole. Sicuramente è stato così nel caso di Fabio Lucioni, la cui positività all'antidoping a causa di una sostanza anabolizzante, il Clostebol, ha fatto più rumore del dovuto.

Del resto, giusto ricordarlo, essendo in uno stato di diritto, la colpevolezza di un individuo coinvolto in una qualsivoglia vicenda, è valida sino alla sentenza definitiva, vale a dire esiste la cosiddetta presunzione di innocenza.

Il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, spiega a Sky cosa è accaduto:

"Lucioni aveva chiesto al medico come accelerare la cicatrizzazione e ha usato una pomata che si vende liberamente in farmacia, questo non può essere considerato doping per una gara di Serie A. A Lucioni voglio bene, questi ragazzi che sbagliano vanno puniti e la mia società non ha mai fatto un passo indietro in tal senso. Ma queste situazioni vanno distinte se sono errori oppure se si è di fronte a un ragazzo che ha seguito la prescrizione medica. Mi sembra eccessiva questa situazione emersa oggi. Lucioni è il nostro simbolo e capitano. Conosco il ragazzo da quattro anni, lui è attento anche quando beve un bicchiere d'acqua".