CASO FINWORLD - Gazzetta dello Sport: "Lo strano caso e il no di Bankitalia"

18.07.2018 12:38 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
CASO FINWORLD - Gazzetta dello Sport: "Lo strano caso e il no di Bankitalia"
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© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com

Su Gazzetta dello Sport, nelle pagine nazionali, si parla del caso Finworld. E' Alessandro Catapano a parlare del caso spinoso che coinvolge alcuni club di C, tra cui la Reggina:

"In questa strana vicenda che toglie il sonno ad una dozzina di società e mette in imbarazzo Covisoc, Figc e Lega Pro, c’è la sintesi di tutte le attuali debolezze del calcio italiano: club poco liquidi e consistenti che non possono andare in banca a chiedere una normale fideiussione; società di intermediazione finanziaria che in cambio di commissioni più alte rilasciano garanzie a chiunque; autorità vigilanti – non solo quelle calcistiche – che vigilano solo un giorno all’anno.

LA STORIA Intorno alla storia della Finworld Spa, è accaduto tutto questo. È la società di intermediazione finanziaria che ha firmato le garanzie fideiussione della dozzina di club cui accennavamo prima: due in B, Palermo e Avellino, le altre in C. Fideiussione che non poteva rilasciare in alcun modo. Lo ha stabilito la Banca d’Italia proprio in questi giorni, confermando una sospensione che aveva decretato già un anno fa, quando rilevò che la Finworld non aveva la consistenza patrimoniale per coprire le garanzie emesse. La società, allora, fece ricorso al Tar, ma venne bocciata. Così si rivolse al Consiglio di stato, che le concesse la sospensione del provvedimento. La Finworld allora per tornare a operare produsse una fideiussione da 20 milioni di Cariparma. Dopo qualche mese di inspiegabile silenzio, la Banca d’Italia ha voluto vederci chiaro e in questi giorni ha scoperto che quella fideiussione era falsa. Motivo per cui è tornata a sospendere l’attività della Finworld.

FUORI TEMPO MASSIMO Peccato che nel frattempo, anche a fronte delle mancate segnalazioni della Covisoc e di quelle troppo timide della Lega Pro, questa società abbia garantito l’iscrizione di una dozzina di club professionistici. Ora che si fa con queste fideiussioni? La Covisoc sarebbe orientata a confermare le licenze già concesse e a bloccare solo l’iscrizione dell’Avellino – che già aveva fatto un buco nell’acqua con la fideiussione romena – l’unica a rivolgersi alla Finworld a bubbone già scoppiato. Ora si capisce la rincorsa affannosa del club di Taccone a trovare altre garanzie. Ma siamo fuori tempo massimo".