CALCIO CAOS - Palermo in crisi, Bellusci si sfoga con i tifosi: "Siamo soli e senza futuro". Si dimette il presidente Richardson

05.02.2019 10:50 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
CALCIO CAOS - Palermo in crisi, Bellusci si sfoga con i tifosi: "Siamo soli e senza futuro". Si dimette il presidente Richardson
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Vero e proprio dramma in casa Palermo. La proprietà inglese sembra essersi dissolta come neve al sole, i tifosi contestano e la squadra traballa, nonostante il secondo posto in classifica.

Dopo la gara di ieri a Foggia, pareggiata 0-0, il difensore Bellusci si è beccato con i supporters rosanero e poi si è sfogato in sala stampa: "Mi assumo tutte le responsabilità di ciò che ho fatto e chiedo scusa per i modi con cui ho reagito, ma non per il concetto. Mi chiedo come si fa a fischiarci oggi (ieri, ndr), nel momento in cui non sappiamo neppure in mano a chi siamo. Siamo fragili mentalmente per la questione societaria, non abbiamo garanzie di nessun tipo. Siamo da soli. Foschi e Stellone ci stanno proteggendo da tutto e da tutti. Tolti i 10 minuti finali, bisogna solo fare i complimenti a questo Palermo. Siamo soli e se ci abbandonate facciamo più fatica".

Gazzetta dello Sport riporta poi le dimissioni del presidente Richardson:

"Clive Richardson lascia il Palermo.«È con profondo rammarico che mi sono dimesso da presidente dell’US Città di Palermo, con effetto immediato». Questa la notizia. A seguire Richardson ricostruisce la vicenda dal suo punto di vista: «Sono entrato in questo affare ad inizio dicembre, come consulente di Corrado Coen, Emanuele Facile e della loro squadra. Col mio gruppo, la Global Futures Sport, ci siamo occupati della due diligence assieme ad un gruppo di investitori, guidati da Coen e Facile. Mai però coinvolti sul versante finanziario: credevamo sin dal principio che la company avesse oltre 30 milioni di sterline versati da diversi investitori e avesse quindi capitali sufficienti per rilevare il Palermo. Non saremmo mai entrati se non avessimo avuto garanzie. Nonostante i nostri sforzi, non ci è stato permesso di completare la due diligence, non siamo mai stati presi in considerazione e non siamo stati ripagati per il lavoro svolto. Personalmente ci ho rimesso pure le spese».

SVILUPPI Questa la versione di Richardson, a cui – c’è da scommetterci – seguiranno reazioni. Ma Richardson potrebbe non essere il solo a mollare: pare, infatti, che anche il consigliere John Treacy manifesti le stesse intenzioni, benché in questo baillamme di voci, notizie e smentite che si susseguono è meglio non dare nulla per definitivo. L’addio di Treacy sarebbe anche più grave, perché stando a quanto è dato sapere, Treacy sarebbe colui che di fatto, tramite il fondo Eigth Capital (azionista principale di Sport Capital Group plc) avrebbe dovuto finanziare l’operazione. Era stato lui nei giorni scorsi a garantire l’arrivo, entro la settimana, di almeno 3 milioni per le spese urgenti. Dovesse defilarsi anche Treacy, non sono da escludere altri clamorosi colpi di scena, come il ritorno in pista di pretendenti (Ponte o Follieri) che già trattarono con Zamparini".