L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

05.02.2018 11:07 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Ecco i pensieri dei tifosi amaranto pervenuti alla nostra casella mail.

Potete continuare ad inviare le vostre considerazioni all'indirizzo tuttoreggina@libero.it.

 

Buonasera ,

da Agosto 2017 ad oggi sono state allestite 2 squadre , la prima sostituendo l'equipe del campionato precedente e adesso cambiando ben 10 elementi , credo sostenendo grandi sacrifici economici da parte del Presidente Praticò .

I commenti di oggi post partita sono gli stessi che ci hanno propinato per tutto il corso del campionato , anche voi oggi avete notato poche idee da parte della nuova squadra .

Ma per vedere qualcosa di positivo bisogna aspettare la fine del campionato ?

Oppure anche i nuovi elementi hanno le stesse caratteristiche di quelli che sono stati messi fuori , poco impegno ,scarsità tecnica e non attaccamento alla maglia? 

Questa deficienza di risultati non si può attribuire a qualcos'altro ?  

Una cosa che si può notare , l'ultima vittoria della Reggina in casa è stata con il Catania, nel lontano 28 ottobre scorso .

Saluti

Antonello

LA REDAZIONE RISPONDE: Antonello, l'ultima vittoria in casa è datata 21 gennaio, cioè la gara precedente a quella giocata ieri. Il problema sono sempre le aspettative che ognuno si crea nella propria mente. La società ha sempre sottolineato che sarebbe un grandissimo successo la salvezza anche alla penultima giornata e siamo in linea con quelle aspettative. E' chiaro che aver deciso di sostituire molti elementi e prenderli altri nuovi, comporta un rischio per così dire fisico e tecnico. E' stata una Reggina povera di idee, ma nel calcio è più facile difendere in 10 che attaccare in 10, come il Fondi di ieri. La strada è quella giusta, ma serve lavorare su tantissimi aspetti, tecnici e non. Il risultato sul campo è davvero la sintesi di tante, tante e tante situazioni e non è una frase fatta.

 

Gentile redazione,premetto che per motivi di lavoro non sono potuto andare allo stadio,ma vedendo alcuni spezzoni veramente non riesco a capire con quale coraggio si parla di play off.Squadra imbarazzante,senza cattiveria nel cercare il gol,per lo più contro una misera squadra(Maurizi dice:Fondi squadra esperta..............INCOMPETENTE CHE SOLO QUI PUOI ALLENARE,TI VORREI RICORDARE CHE CORVIA E LAZZARI NON ERANO DELLA PARTITA,E NON SOLO NON ABBIAMO VINTO,HAI GIOCATO DA SCHIFO).Si deve pensare solo alla salvezza,ma se non vinciamo in casa contro queste squadre,la vedo molto dura.Poi Tulissi non ha giocato per scelta tecnica?mettere una terza punta o inserire Tulissi stesso per cercare di vincerla è per caso una bestemmia?spero solo che la società si accorga che con queste persone,allenatore e direttore,il pubblico si sta allontanando sempre di più.Ogni partita prestazioni a dir poco imbarazzanti e si prega sempre a Dio affinché con la misera prestazione arrivi un risultato positivo(vedi Matera come ultima e non solo,SANTO CUCCHIETTI) Saluti

Giuseppe

LA REDAZIONE RISPONDE: Playoff? Nessuno in società ha parlato di playoff, almeno non apertamente. Per il resto rispettiamo la sua opinione tecnica, perché ognuno vede il calcio come meglio gli piace. Però che non si dica che il pubblico è stato allontanato dal direttore o dall'allenatore, perché gli incompetenti sarebbero coloro che si arrampicano su questi specchi. Un giornalista, di livello nazionale, ha scritto oggi: "Il pubblico che va allo stadio in 60mila può anche lamentarsi che la propria squadra fa male, ma chi va in mille al campo (in una piazza in cui i tifosi non sono mille) di cosa si può lamentare?". Se la Curva era presente allo stadio, i numeri erano gli STESSI degli altri anni, quindi chi non è venuto gli altri anni, non viene oggi e per giunta si azzarda a parlare male e a giustificare la propria, voluta e prolungata, assenza. I ragazzi della Curva non vengono per motivi loro, sbagliati o meno, gli altri, che sono venuti solo in serie A, non vengono perché non vogliono, non per Maurizi, Basile o Praticò.