L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

08.10.2017 10:40 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Ecco i pensieri dei tifosi amaranto pervenuti alla nostra casella mail.

Potete continuare ad inviare le vostre considerazioni all'indirizzo tuttoreggina@libero.it

 

Buonasera Redazione,

ho finito di vedere Trapani - Reggina.......l'anno scorso, mi pare di ricordare, dopo Caserta l'inizio di una tremenda involuzione........pur considerando le assenze, spero che la sconfitta interna con il Cosenza non ci riporti indietro come allora, senza forze, senza grinta, senza idee.....vedremo la prossima in casa con la speranza di un grande sostegno di pubblico che serva a scuotere questi ragazzi, chiudendo al più presto quello che vogliamo sia solo un "incidente di percorso". FORZA REGGINA SEMPRE!!!!.

Vincenzo

LA REDAZIONE RISPONDE: Vincenzo, la squadra si deve scuotere per prima da sola, perché non è ammissibile cedere di schianto dopo la prima avversità. E' successo a Rende (alla prima di campionato!!), persino contro il Catanzaro (poi vinta grazie alle scelte suicide di Erra). Quindi, il pubblico stia vicino, ma la squadra deve crescere sotto questo aspetto, peraltro sottolineato dallo stesso Maurizi.

 

Spett.le Redazione,

Non mi sono esaltato per le vittorie (poche), adesso non mi abbatto per le sconfitte. Se posso esprimere il mio parere, la vera Reggina è quella vista in queste ultime due partite (Cosenza e Trapani)... e la zona bassa della classifica si avvicina. Saluti

Giorgio D.

LA REDAZIONE RISPONDE: Se la Reggina è quella delle ultime due gare, ci sarebbe davvero da stare poco allegri. Però le attenuanti ci sono: le assenze sono state effettivamente troppo pesanti.

 

Gentile redazione,

Un saluto e un ringraziamento per la possibilità che date di esprimere i nostri giudizi sulla cara Reggina, consentitemi di dire che siamo entrati in una fase di sbando totale, Maurizi probabilmente voleva ergersi a protagonista assoluto e secondo me nelle ultime due partite ci è riuscito totalmente, però in senso fortemente negativo.

Era fondamentale a mio giudizio, giocarsi al meglio la partita con il Cosenza e cercare di vincerla a tutti i costi per favorire un riavvicinamento della gente al Granillo, invece cosa ha tirato fuori dal cilindro?  

Partita impostata solo sulla difensiva, con una sola punta tra l’altro di qualità "scarsa” vista l’indisponibilità di Bianchimano,  Porcino addirittura come punta, quando fino a ieri ha blaterato che fosse fondamentalmente un terzino.

Come è possibile mettere in campo un giocatore come Mezavilla nelle condizioni attuali, a mio modo di vedere, dodicesimo giocatore a favore degli avversari, come è possibile che Porcino da 4 partite non ne azzecca una, come è possibile cambiare sempre formazione e collocare in campo alcuni giocatori in ruoli non propri, come è possibile impostare la partita con continui passaggi inefficaci, inutili e talvolta deleteri tra i difensori centrali nella nostra metà campo come fossimo in una partita di calcetto (vedi gara con il Cosenza). Squadra che nella partita successiva ha perso nettamente in casa e a noi reggini, il nostro allenatore, ha fatto credere di giocare contro una corazzata facendo rintanare la nostra squadra nella metà campo subendo nonostante la sconfitta. 

Non ho mai avuto pregiudizi fino ad oggi sulle annate negative passate di Agenore Maurizi, ma visto ciò che ha fatto oggi a Trapani e nella partita precedente inizio a pensare che gli esoneri subiti siano stati meritati. 

Caro Maurizi e cara Dirigenza, confido in un intervento deciso ed immediato per invertire la tendenza intrapresa altrimenti sarà un altro anno di sofferenza e tristezza pura per noi tifosi.

In campo ci si dispone sì per non perdere, ma soprattutto per cercare di fare gol e non solo attendere di subirlo dalle altre squadre come sta accadendo in questa fase. 

La gente reggina è sfiduciata per quanto accaduto nelle ultime annate, e per riacquisire la fiducia e rivedere il Granillo pieno bisogna fare un gioco che piaccia e sia nello stesso tempo redditizio e con i giocatori attualmente in organico, ma quelli che si impegnano e valgono non per il nome che portano.  

Maurizi Le ricordo che ha dichiarato agli inizi di voler essere giudicato per il gioco che la squadra esprimerà e non per il curriculum, ma vale sempre il detto che il buongiorno si vede dal mattino, e fino ad ora non mi pare stia proponendo gioco spumeggiante.

In bocca al lupo alla Reggina e a noi tifosi.

Nino amarans Torino

LA REDAZIONE RISPONDE: Nino, la sua mail tocca parecchi punti, tutti meritevoli di approfondimento, cercheremo di non saltare nulla e andare con ordine. Che Maurizi volesse erigersi a protagonista assoluto, ci sembra un pò esagerato: Porcino resta, ad oggi, il calciatore più prolifico e in avanti ci può stare (a nostro modesto avviso ovviamente): poi magari la scelta di schierare Porcino davanti è stata concordata con il calciatore, sono tutti dettagli che sanno i diretti protagonisti... Detto ciò, non possiamo considerare un allenatore asino quando si perde e eroe quando vince. Un allenatore di una squadra di calcio ha sempre una visione privilegiata della sua squadra e può valutare aspetti che a noi ci sono completamente oscuri: "Perché gioca tizio e non caio?". L'allenatore sa! Poi, inevitabilmente, può sbagliare nelle sue scelte. Ha ragione su Mezavilla e Porcino, ma se togliamo dal campo Mezavilla e Porcino, di fatto togliamo due colonne sulla quale è stata costruita questa squadra e sarebbe un segnale molto preoccupante. Sul gioco. Il concetto di bel gioco o brutto gioco, è una cosa a nostro avviso del tutto aleatoria. Non si è mai vista una squadra giocare bene, perdere, essere ultima e ricevere applausi. La gente si appassiona grazie alle vittorie, non grazie al bel gioco. Se la Reggina aveva 14 punti, ma giocava male, nessuno si sarebbe lamentato: ma il calcio è fare gol e fare punti, non è fare le foche in campo o fare i novelli Harlem Globetrotter. La stagione della Reggina deve essere per forza di sofferenza, come peraltro sottolineato dalla società: non per questo è una stagione triste. Certo, chi non vorrebbe vedere la Reggina volare e vincere sempre, ma battere certi squadroni, è quasi impossibile. Il peccato originale è stato quello di giudicarsi quando il campionato non era neanche iniziato. Qualche partita con tanta grinta e tanta corsa, aveva illuso i più: Maurizi deve affidarsi a questa rosa, peraltro anche rabberciata, avere nove punti in otto gare, non è un bottino da disprezzare. 

 

Gentile redazione,
vivendo da quaranta anni nella nostra città,non so dire se anche nelle altre piazze funziona allo stesso modo o se questo è un "vezzo" tipicamente reggino.dopo una prima fase in cui gli estimatori di questi nuovi dirigenti,che addirittura sarebbero già <entrati nella storia> ,avevano gonfiato il petto,adesso è il turno dei <io lo avevo detto> <ma dove dobbiamo andare> e l'evergreen <non c'è nenti>.in mezzo ci sta la reggina che fa quasi tenerezza per il ruolo assolutamente marginale che ormai si sta ritagliando.quando mio padre mi portò la prima volta al comunale, oggi granillo,la reggina giocava in C2 per cui non mi scandalizza perdere 3-0 a trapani o 1-0 a rende o le prossime che verranno.ciò che veramente mi rattrista è prendere atto della mediocrità che gira attorno alla reggina,a partire dai massimi dirigenti,proseguendo con tecnici,calciatori,stampa e anche tifosi.anche me stesso.probabilmente per tutto l'anno ripeteremo come un mantra:ci dobbiamo salvare,ci dobbiamo salvare,ma se ci si affiderà solo all'improvvisazione e alla speranza di arrivare fino a giugno,saranno(se mi passate il termine) "salvezze di Pirro" .che per carità,andrebbero anche bene e ci metterei persino la firma ma almeno mettetevi d'accordo se davvero < si sta costruendo qualcosa di importante> come dice tizio o se il problema è <trovare le risorse per chiudere la stagione> come dice caio.
Cordiali saluti

Stefano

LA REDAZIONE RISPONDE: L'obiettivo della salvezza e del "speriamo di arrivare a giugno", espressione sin troppo abusata da parte di chi deve per forza criticare e fare osservazioni, è una scelta obbligata per una società e una squadra completamente nuova. Non dimentichiamo che, per scelta della società, si è cancellato quando fatto la scorsa stagione, per ripartire con un gruppo di lavoro completamente nuovo. E' inevitabile, con quanto investito, puntare a mantenere la categoria, consolidarla, e magari provare a mettere delle basi per un futuro salto di categoria. A Reggio Calabria, i vari presidenti non hanno mai investito miliardi di lire per puntare a vincere i campionati, ma vi è stata la costruzione graduale della squadra e così la Reggina attuale deve fare. Giusta o sbagliata che sia, l'operazione messa in piedi dalla Reggina 1914 è stata questa. Possiamo portare mille esempi di squadre, anche blasonate, che ci hanno messo decenni a risalire in B o in A. A Foggia hanno atteso 19 anni per tornare in B e in mezzo almebno due-tre fallimenti, a Cremona hanno invisto quasi 50 milioni di euro per ritrovare la B, non ne parliamo in altre piazze. Voleva una salvezza in serie D o il consolidamento della serie C? Non andiamo troppo oltre con la fantasia, ma pensiamo semplicemente a fare calcio, dopo di che si potrà pensare in grande. Anche nel caso in cui fosse rimasto Martino e gran parte del gruppo della scorsa stagione, nessuno avrebbe chiesto la B, ne la Reggina avrebbe puntato senza mezzi termini alla B. Non vogliamo dire di accontentarci e volare bassi, ma nemmeno pretendere l'impossibile.