L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

14.08.2017 15:33 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Ecco i pensieri dei tifosi amaranto pervenuti alla nostra casella mail.

Potete continuare ad inviare le vostre considerazioni all'indirizzo tuttoreggina@libero.it.

 

Gentile redazione
prendo atto che per il signor basile e parte della tifoseria,il problema sono i "mal di pancia" di bianchimano.a me questa vicenda ricorda un po' la storia del dito e della luna.a parte l'improvvisazione e una certa arroganza in talune dichiarazioni,sinceramente dell'attaccante,del difensore o dell'ala destra mi importa un fico secco.gradirei piuttosto conoscere programmi,progetti,strategie della società.dove/quali sono quelle della reggina?risparmiare 40mila euro per il ritiro?chiudere la tribuna est?creare organi di informazione paralleli a quelli ufficiali?trovarsi a ferragosto con quattro portieri?costruire la squadra su due elementi che non hanno la minima intenzione di rinnovare e a gennaio saranno liberi di firmare per chi vogliono?attenzione che qui si parla del futuro e quindi dell'esistenza stessa della reggina.ma il problema è bianchimano che peraltro i soliti ben informati giurano sia manovrato ad arte da qualcuno per seminare zizzania.un degrado che dio solo sa se avrà mai una fine.l'unica cosa certa è che a breve parlerà il campo:francamente non so dire se purtroppo o per fortuna.......
Cordiali saluti

Stefano

LA REDAZIONE RISPONDE: Stefano, Lei ha riassunto in dieci righe l'essenza dell'essere tifoso obiettivo, critico e, ci conceda, intelligente. Certo, è evidentemente critico sull'operato della nuova dirigenza. Ci sta, anche se la piena onestà intellettuale imporrebbe di attendere l'essenza stessa del calcio, l'evento della partita. E' evidente che la scommessa di puntare su nuovi è comunque un azzardo, calcolato ma rischioso e imprevedibile, nel bene e nel male. Va certamente sottolineato il fatto che la "questione economica" resta di forte attualità, perché per poter costruire un progetto capace di riportate la Reggina in B, serve fortuna e moltissima abilità. Perdere De Francesco e Porcino a zero, significa fare un passo indietro e non uno in avanti: toccherà a Basile dimostrare la sua abilità di pur giovanissimo direttore sportivo.

 

Caro Direttore,

grazie per aver pubblicato la mia e-mail. Premetto collo scrivere che il problema dei  Reggini è la città di Reggio Calabria.

Una città che da una  buona parte  dei suoi cittadini non è amata e nemmeno tollerata.

La sua risposta ai miei disappunti è stata molto equilibrata e piena di ponderatezza. Eppoi, la sua testata è una delle poche che saggiamente non ha  gridato "all'untore" per il rinvio della partita di coppa, sicuramente perché ha capito l'enorme difficoltà finanziaria in cui versa il nostro comune e non certo per colpe imputabili a questa Amministrazione. 

Tuttavia questa città non è pronta a gestire un'opera così "imponente" come il Granillo, forse non ha la maturità di gestire nulla.

Il Granillo è stato un problema per questa città già in fase di progettazione, durante la costruzione, nel periodo del suo pieno utilizzo e specialmente oggi nella sua superfluità causata, appunto,  dalla sua "enormità".

Bisogna rammentare che una struttura pubblica, come lo stadio in questo caso,  viene realizzata con i denari di tutti i cittadini anche di coloro che non sono sportivi, non tifano Reggina per cui essa è finalizzata alla fruizione di tutta una comunità  e non solo di una parte di essa o, peggio ancora, di un singolo soggetto giuridico o fisico che sia, né un privato cittadino può ipotizzare la sua  demolizione  per la realizzazione di un suo sogno senza avere il denaro necessario.

Affidamento della gestione del Granillo ad una società privata.

E' stato già sperimentato in passato, gestione Reggina Calcio, con quale risultato?  Non credo che il Granillo abbia avuto dei benefici.

I lavori pattuiti non sono stati realizzati.

Nuovo stadio cosentino.

Quello attuale, il  San Vito - Marulla, è una costruzione di parecchi decenni fa, anni sessanta. Ha una capienza di oltre ventiquattromila posti, non molto inferiore a quella del Granillo, non fa mai il tutto esaurito, eppure non è un problema, né lo è mai stato per Cosenza e per i suoi cittadini.

Per la costruzione  del nuovo stadio cosentino e non solo, l'Amministrazione Comunale si affida proprio alla piattaforma B Futura da lei citata, nata per volontà di  Abete, e all'articolo 33 della legge 98/2011 per la concessione dei finanziamenti, non occorrono fondi americani.

Ma non sarà mai uno stadio di proprietà del Cosenza Calcio.

Sì, ricordo che l'ex Presidente della Reggina Calcio si rivolse ai Commissari per la realizzazione di un nuovo stadio con l'aiuto  della  piattaforma B  Futura. Mi sembra che sia venuto a Reggio anche Abete per chiedere  la disponibilità della Commissione,  ma ancora non si prospettava il fallimento della Reggina Calcio, eravamo a maggio 2013. Trascorsero un anno e cinque mesi fino alle elezioni comunali di fine Ottobre 2014, ma  non se ne fece nulla con i commissari. Lei sa perché?

Il Presidente Foti, oltre un anno e mezzo dopo, era il Dicembre del 2014, in occasione  di una conferenza stampa a cui erano presenti alcune autorità tra i quali  l'attuale Sindaco Falcomatà, eletto da qualche mese, narra sul suo incontro con i Commissari per la presentazione del progetto finalizzato alla  riqualificazione dell'area per il nuovo stadio da finanziare con un fondo americano. La Reggina cominciava ad avere grossi problemi finanziari.

Del fantomatico fondo americano non se ne parla più. Infatti a febbraio 2015, nonostante  la Reggina ricevesse un'istanza di fallimento, il Presidente Foti iniziò le trattative con gli australiani a cui, a suo dire, avrebbe venduto  il 51% delle azioni della Reggina Calcio.

Il progetto per la costruzione del nuovo  stadio non fu mai  presentato alla nuova  Amministrazione Comunale retta dal  Sindaco Falcomatà, ma si annunciò che il progetto  prevedeva la demolizione del Granillo. Intanto si passò dai dollari americani ai dollari australiani. Poi sappiamo tutti come finì, la Reggina Calcio era sulla strada del fallimento e gli australiani "scapparono". La Società dopo aver dovuto rinunciare ai dollari americani ed a quelli australiani non "trovò"  nemmeno gli euro per scrivere la squadra in Lega Pro.

Caro Direttore la storia non può prescindere dalle date o quantomeno dal periodo in cui gli eventi si svolgono, altrimenti si fa solo confusione. E qualche suo collega ne fa davvero tanta, spero in buona fede.

Cordialmente

Piero

LA REDAZIONE RISPONDE: Piero, vanno fatte alcune precisazioni ai dati da Lei riportati. Nella convenzione del 2007 tra Comune di Reggio Calabria e Reggina Calcio spa, erano rammendate la realizzazione 8a carico del club amaranto) di alcuni manufatti e vari lavori di ammodernamento. Anche se non siamo in piena contezza delle opere previste in capo all'ex club del presidente Foti, lo stadio ha avuto un restyling, in particolare nella zona Tribuna Ovest, che doveva fungere da "apristrada" al nuovo progetto di impianto messo in piedi prima del fallimento del vecchio club (attività commerciali nella pancia dello stadio, inizaitiva a latere nelle varie aree hospitality e quant'altro). Al di là di qualche rata non saldata da parte della Reggina (mica una questione di poco conto), il campo sportivo non ha mai accusato problematiche legate al terreno di gioco e/o altre strutture, quindi per cui, nella sostanza, aver concesso l'uso dell'impianto alla fu Reggina Calcio, ha in un certo senso portato dei benefici. Il resto da Lei sottolineato è storia, nel senso che il presidente Foti, in qualsioasi modo, ha provato a rilanciare le sorti di un sodalizio sportivo in gravissime difficoltà economiche, aumentando la capitalizzazione e l'appeal dello stesso. In fondo, al di là dei mezzi per raggiungerlo, le intenzioni erano quelle giuste: si immagini una società con un potenziale di tifosi di 10mila almeno spettatori, con un Centro Sportivo capace di sfornare giovani calciatori (persino l'ASD RC ha tratto giovamento dalla crescita di alcuni giovanotti, già venduti ad altri club) e uno stadio in piena disponibilità anche per eventi extracalcistici: un progetto davvero di serie A. Ogni progetto poi, ha bisogno di sponde convinte e capaci di farlo arrivare al traguardo.