L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

Ecco le mail dei tifosi sul momento della Reggio Calabria.

Potete inviare le vostre mail a tuttoreggina@libero.it.

 

Egregio Direttore,

che lei non voglia commentare le notizie pubblicate da un suo collega è padronissimo di farlo, nessuna legge glielo impone né nessuno glielo  ha mai chiesto, ma che si trinceri, adesso,  dietro il principio della deontologia questo mi è nuovo, considerato che in altre occasioni e non solo al sottoscritto, ha espresso, con toni molto duri, i suoi disappunti nei confronti di qualche suo collega. Forse dipende dalle generalità del collega? Comunque sia, prendo atto di questa sua decisione.

Ma necessariamente questo limiterà il numero delle mie email.

La invito, però, che per il futuro si astenga da affermazioni del tipo "pungolano la vostra fantasia", innanzitutto perché mi guardandomi bene dall'offendere qualcuno non accetto che nessuno lo faccia nei miei confronti, poi, perché il  mio è solo il desiderio di dialogare su fatti concreti. Quanto da me scritto in merito al ripescaggio della Fiorentina non è frutto della fantasia ma è un fatto concreto  riscontrabile facilmente tra gli annali del calcio.

Mistificare la realtà è abominevole, non raccontarla in tutti i suoi aspetti. 

Circa la notizia dell'acquirente questa ci può anche stare, nessuno l'ha messa in dubbio, il  suo disappunto su questo argomento dimostra che non ha capito il senso del  contenuto della mia email, forse spinto dall'ira e dall'urgente bisogno di difendere un suo collega.

Allora , il vero senso di quella parte della mia email glielo spiego richiamando un principio giuridico espresso in latino e che sta alla base del nostro  diritto civile: "Nemo plus iuris ad alium transferre potest quam ipse habet", in poche parole, nessuno può trasferire ad altri quello che non ha, nel caso specifico i curatori non possono vendere quello che è di proprietà del signor Praticò, specialmente "a sua insaputa".

Scrivere il contrario è una assurdità e come si evince da altre email di altri lettori da lei pubblicate, abbiamo tutti capito la stessa cosa.

“Sannu a cunurtari”. Si debbono rassegnare.

Infine, come lei già sa, per averglielo comunicato con una email riservata, ho scritto sempre a quei suoi colleghi di cui non condividevo gli articoli da loro pubblicati. Qualcuno da me interpellato una sola volta ha accettato di dialogare sull'argomento da me citato e lo contatterò se sarà necessario, qualche altro ha risposto una volta e non più, qualche altro ancora non ha ritenuto di doverlo fare.

Non ho alcun timore  a confrontarmi con chiunque e di ammettere un mio errore qualora dovessi commetterlo.

Se manifestiamo i nostri dissensi su quanto scritto da altri suoi colleghi attraverso  la sua testata è perché è l'unica ad aprire le "porte" (questa è DEMOCRAZIA) e di questo dovrebbe esserne fiero, anziché rispondere con quelle sgradevoli ed irriguardose espressioni.

Sempre Cordialmente

Piero  

LA REDAZIONE RISPONDE: Piero, non mi sembra che la precedente risposta contenesse espressioni sgradevoli o irreguardose, mi dispiace se lei ha colto questa intenzione che assolutamente non era nostra intenzione scaturisse. E, di fondo, non c'è quel politically correct che non è nello stile di questa testata ed è concetto che rifugge da chi opera in TuttoReggina. Il concetto base è che noi, in quanto Testata e in quanto giornalisti, non possiamo, anche per una questione di correttezza, andare di sopra ad un collega che pubblica una notizia. Si presume, sempre, che il collega o i colleghi che pubblicano certe news, abbiano avuto informazioni ritenute solide e qualificanti: e noi diciamo, il lettore è giudice e questo è perché consideriamo il lettore intelligente per capire. Quindi, talmente intelligente, che ad esempio lei ha colto incongruenze e notizie sulle quali doveroso approfondire. Mi creda, lunghi da noi erigersi a giudici dell'operato di chi come noi, lavora in un contesto assai "frastornato". Comunque, credo e crediamo che siamo sulla stessa onda di pensiero con Lei e questo a noi fa piacere, perché comunque dimostra che il livello del tifoso reggino è elevato.

 

Gentile redazione,
volevo portare alla ribalta alcune dichiarazioni fatte da altre testate giornalistiche in merito alla Reggina Calcio.
A quanto pare, il Tribunale di Reggio Calabria, ha "vinto" la propria battaglia chiedendo alla FIGC l'iscrizione in Lega Pro ed il conseguente mantenimento del numero di matricola pena la revoca di affiliazione.
Ora mi chiedo, ma perché mettono in circolazione notizie del genere? Vogliono il male dei tifosi, perché è chiaro che una società dichiarata FALLITA non abbia più la disponibilità materiale per continuare ad esercitare la propria attività.
Gli unici a pagare sono i tifosi, perché sono disorientati: da una parte la nuova società che attua il cambio di denominazione e spera nel ripescaggio, dall'altra la società fallita che, stando alle chiacchiere, potrebbe rimanere ancora in vita e riprendere la propria attività agonistica nel professionismo.
Ci stiamo stancando di tutto ciò, spero vivamente che Mimmo Praticò metta a tacere tutte queste voci infondate con i fatti; certo, ci sarà da aspettare sino al 18 luglio, ma io credo che già giovedì prossimo (30 giugno) sapremo da chi sarà rappresentata Reggio Calabria nel panorama calcistico.
Ma, ripeto, tutta questa storia va a discapito dei tifosi, ovvero coloro che mandano avanti questo "sport" (volutamente messo tra le virgolette, perché ho la netta sensazione che sia diventato un business pericoloso).
Scusate lo sfogo.
Grazie come sempre.

Luca Pisconti

LA REDAZIONE RISPONDE: Luca, capiamo il tuo sfogo, ribadiamo la nostra linea a non commentare la notizia data da un altro collega. A nostro avviso, il tifoso deve capire innanzitutto che il suo obiettivo è avere la Reggina e questo non è scontato visto le vicende dell'ultimo anno, deve lottare per avere qualcosa che appartiene a tutti. Si tratta di un periodo, non perdere la voglia di avere ancora la tua Reggina, abbiamo compreso che sei abbastanza consapevoleche Reggio non può perdere la sua squadra.