L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail

04.10.2015 23:15 di Redazione Tuttoreggina Twitter:    vedi letture
L'ANGOLO DEI TIFOSI - Ecco le nuove mail
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© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com

Ecco le prime reazioni dei tifosi dopo le ulteriori novità in casa Reggio Calabria

La casella di posta elettronica alla quale inviare le vostre considerazioni è tuttoreggina@libero.it. Potete continuare ad inviare i vostri pensieri sulla Reggina, ESCLUSIVAMENTE all'indirizzo di posta sopracitato. 

 

Gentile redazione, 
Volevo chiedervi se, secondo voi a fine stagione Foti e Praticó si potrebbero sedere ad un tavolo affinché l'asd potesse" continuare " la storia della Reggina 1914, e se non lo sapete magari vi potreste informare visto che é una cosa che interessa noi tifosi davvero tanta
Grazie siete i migliori.

Giuseppe

LA REDAZIONE RISPONDE: Giuseppe, oggi la situazione è una sorta di muro contro muro, perché da una parte c'è una società che ancora è in vita e dall'altra un'altra che "chiede strada". Le vedute differenti sono nelle modalità di gestione e noi crediamo che il calcio reggino avrà un futuro solo se ci sarà solo UNA società riconducibile al nome REGGINA. Dunque, la risposta al tuo quesito è:"Tutto può essere", nella vita il mai non esiste, sopratutto negli affari.

 

Spett.Le Redazione , mi sembra di percepire che c'e' già nostalgia per Foti .
Per i pochi o tanti che ancora non hanno Capito ,  il calcio a certi livelli si intende ,  per la città di Reggio Calabria ,  ha perso uno dei dirigenti migliori degli ultimi 25 / 30 anni ,  e questo non lo dico io ,  ma sono i fatti che parlano per lui .
Ad oggi possiede uno dei centri sportivi più organizzati del centro Sud , e se le chiavi c'e' li ha in tasca lui , vuol dire che lo può fare, perché di tutto si può dire , tranne che sia stupido .
Si sente parlare di demanio , di concessioni scadute ,  ma di fatto nessuno fa niente , e questo probabilmente perché , nessuno può fare niente .
E se mi permettete , chiaramente rispettando tutte le regole , chi mai avrebbe mollato un centro sportivo di questi livelli ,  considerando poi che , tutto quello che è stato creato ,  è stato fatto con i soldi della Reggina Calcio e quindi (Lillo Foti ), perciò se non succede  l' inverosimile ,  e li ho molti dubbi ,  il Sant'Agata rimane a chi oggi c'e' l'ha ,  a chi piaccia o no .
E poi come anche voi della Redazione dite e tanti di noi sappiamo ,  il Crotone che ad oggi è primo in classifica in serie B ,  un centro sportivo non c'e' la . Quindi ....
Ad oggi quello che bisogna fare , sempre se ci si riesce ,  è quello di stare vicini alla nuova società ,  dando il tempo per lavorare nel modo giusto , anche perché non è gente sprovveduta ,  anzi sono dei dirigenti ben navigati , e con tanta esperienza e buona volontà ,  i risultati devono arrivare . 
Anche perché se non andrà così ,  tra qualche anno saremo noi a tirare per la giacca Lillo Foti 
Sempre Forza Reggina        Saluti          

Luigi 

LA REDAZIONE RISPONDE: Luigi, i meriti di Foti sono davvero sotto gli occhi e solo per il fatto di aver creato una fortissima e solida rete di realazioni, lo rende quanto meno una risorsa importantissima. Sugli errori e sulle cose sbagliate, possiamo star qui a discuterne sino alla prossima estate, ma come poter mai mettere in discussione le capacità di Foti? Ad ogni modo, lo stato delle cose imponeva questo distacco, sopratutto se il progetto non era proprio di grande respiro come quello della Reggio Calabria attuale. Il futuro non è stato affatto scritto e prima o poi, avere un Foti è sinonimo di garanzia per quanto concerne le strategie.

 

Gentile redazione

Concordo con Vs  concetto non tanto velato,espresso nell'articolo che riguardava il Crotone,  di non fornirealibi alla Reggina,per la mancanza di un centro sportivo o di un campo dove allenarsi.
Le sconfitte sono comunque il frutto di penose prestazioni della squadra.
Forse sarebbe stato più  onesto dire ai tifosi che questo è un anno di transizione...... evitando facili illusioni,che fanno sempre male. 

Al Signor Piero,ribadisco che l'  "Inferno" di cui parlavo,e la "vergogna senza fine"  era riferito agli ultimi 3/4 anni. che per i tifosi sono stati uno strazio.

i tifosi  (quelli che fanno girare la giostra del calcio)  ancora si chiedono dove sono finiti i soldi delle cessioni dei vari "Barreto, Carmona, Biondini, Acerbi, Brienza, Rigoni (Pa), Hallfresson ,  Simone Missiroli,Paredes, Pirlo, Nakamura, Amoruso, Bianchi, Lucarelli, Cozza, Bonazzoli, Cacia, Puggioni, Costa, Rizzato, Barillà,Mesto,Modesto.Jiranek,Campagnolo, etcetera. 

 Concordo che acquistare calciatori a poco prezzo e venderli a prezzi più alti non è un demerito, anzi nel resto del mondo le società che creano plusvalenze sono definite virtuose,ma far sparire i soldi è  virtuasismo  ....da Filibustieri  (per usare un eufemismo), visto che nelle casse della società  sono rimasti solo decine di milioni di debiti, 
I tifosi non dimenticano che nelle casse della società  non ci sono stati i soldi per iscriversi alla Serie "C".

Come possiamo definire questa ennesima schifezza perpetrata da Lillo, che ha cancellato il calcio professionistico  a Reggio Calabria ?

Non vi chiedevo nessuno scopp giornalistico, visto che a Reggio  tutti sanno che il Sant'Agata è occupato abusivamente,
Vi chiedevo solo  un pò di chiarezza in merito.

Ma il Signor Piero vi  ha preceduto.

"La Cassazione con propria sentenza ha sancito che chi detiene un suolo demaniale senza concessione è un abusivo, ed alla pari lo è il concessionario  a cui non è stata rinnovata la concessione, anche se ha pagato il canone."
Buon Lavoro

Non firmata

LA REDAZIONE RISPONDE: Partiamo dall'ultimo suo pensiero: le risulta che la concessione del Sant'Agata non è stata rinnovata? A noi onestamente no. Bisognerebbe vedere le carte della concessione, se essa eventualmente si interromperebbe con il mancato pagamento del canone. Nei prossimi giorni ne sapremo di più. Per quanto riguarda quella che lei chiama "l'ennesima schifezza" perpretata dalla Reggina Calcio, dal punto di vista sentimentale è un colpo al cuore, indubbiamente, ma cercando di indossare i panni dell'imprenditore, una società "a perdere" a chi gioverebbe? Purtroppo, caro amico, ce ne duole dirlo, il calcio è un mega business, a tutti i livelli e chi ci investe non lo fa per togliersi lo sfizio (a meno che non sia l'emiro di Dubai), ma per una questione di mera convenienza economica. La Lega Pro è un campionato, economicamente, a perdere, così come la D. Per non parlare degli abberranti imbrogli di molti dirigenti e società con il calcioscommesse e le partite truccate. E' tutto il sistema che è marcio e un'imprenditore, anche se tifoso della sua squadra, ci pensa settantamila volte prima di imbarcarsi o preseguire avventure che sono più che altro bagni immensi di denari.

 


Salve a tutti.
 
Spero che la nostra Città mantenga una società che la rappresenti almeno in serie D visto che anche l'Hinterriggio è scomparsa.
 
Mi auguro che voi tifosi della ASD Reggio Calabria facciate qualcosa al fine di sollecitare chi di dovere (il 2 a 0 contro dei ragazzini della Vogor è scandaloso per come è maturato).
 
Saluti e speriamo di rimanere solo per quest'anno orfani della nostra Reggina.
 
Forza Reggina SEMPRE. Saluti
 
Daniele

 

Gentile direttore.

Questo sito ha illustrato gli indiscussi meriti del Crotone nel raggiungere il primato in serie B e con non poca ironia ci ha fatto sapere che il crotone non ha centro sportivo, non ha spiegato dove si allenano i giovani, forse hanno qualche scuola calcio? Comunque i meriti del crotone come l`articolo stesso ha spiegato vengono da lontano, es. stanno molto attenti a non fallire, la direzione sportiva non si lascia andare in supponenze di auto importanza e i dirigenti hanno il buon senso e l`esperienza di non mettere il carro davanti ai buoi.

quindi dobbiamo dedurre che l`esperienza  Reggina e quella del crotone sono  agli antipodi, loro sono (o sembra che siano) un unita` di intenti, noi un`armata brancaleone.

Devo dire che non so cosa c`entra il siccesso del crotone, con le proprieta` demaniali della provincia, e con la proprieta dello stadio da parte del comune, possiamo solo dire che questi enti hanno abusato della proprieta` a loro affiidata, se un cittadino non paga le tasse, viene pignorato, nessuno sembra di avere la dignita` di spiegare ai cittadini, perche` questa gente se la passa liscia con molto di piu`, o forse abitano tutti in case di vetro? (attenti a non tirare pietre).

Paolo Caccamo

LA REDAZIONE RISPONDE: Paolo, i successi del Crotone fanno parte di un ciclo fantastico per il club, che nella sua storia ha navigato per lo più tra C e Dilettanti. Hanno scelto, in assenza di strutture, di valorizzare i giovani delle grandi squadre e con il tempo, visti i "successi" con i vari Florenzi, Bernardeschi, Maiello, ma non solo, sono diventati una piazza affidabilissima. La Reggina, avendo messo su una struttura come il Sant'Agata, ha deciso di investire nella produzione in casa dei vari giovani, così da poter "autofinanziare" nell'attività della Prima Squadra. Ecco che sono venuti fuori i vari Missiroli, Barillà e compagnia. Detto ciò, i risultati hanno dato torto alla Reggina solo negli ultimi anni, visto che il club dello Stretto, sino al 1999, con il massimo del rispetto, aveva la stessa storia del Crotone, con un paio di anni in B e tanta gavetta in C, ha militato per 9 anni in A, applicando proprio la filosofia del "mi faccio i giocatori da solo". Che poi ci siano stati innumerevoli e incredibili errori, questo è acclarato e accertato, lo abbiamo detto sempre nel corso degli anni, lo diciamo anche adesso e lo dice anche chi questi errori li ha commessi. Tornando al nostro discorso, sottolineando che il Crotone non ha un Centro Sportivo, vogliamo sottolineare come questo "prurito Sant'Agata" è decisamente indigesto a chi osserva con imparzialità le cose dall'esterno: come mai non si è stati in grado di trovare un mezzo campo di allenamento per la nuova squadra? E perché proprio il Sant'Agata deve essere il Centro per gli allenamenti? E chi ha mai detto che chi ci lavora al Sant'Agata è abusivo? Ha qualche concetto un pò distorto Paolo, ma noi siamo qui per chiarire.