VERSO REGGINA-CROTONE - D'ASTOLI a TUTTOREGGINA: «La Reggina è nel mio cuore. Gagliardi ha il carisma giusto per tirare fuori la squadra da questa classifica. E quel mio gol al Crotone..»

12.03.2014 18:47 di Giovanni Cimino Twitter:    vedi letture
VERSO REGGINA-CROTONE - D'ASTOLI  a TUTTOREGGINA: «La Reggina è nel mio cuore. Gagliardi ha il carisma giusto per tirare fuori la squadra da questa classifica. E quel mio gol al Crotone..»

I meno giovani non si ricorderanno facilmente di lui, esponente importante della Reggina anni'70, percorsi quasi tutti con indosso la casacca della società amaranto. Stiamo parlando di Giancarlo D'Astoli, ex calciatore della formazione dello Stretto dal 1969 al 1978, successivamente allenatore di tante formazioni, tra cui il Brescelo, il Fiorenzuola, la Lumezzane e il Carpi. Dopo aver lasciato la guida del Lentigione, formazione emiliana di Eccellenza nel 2013, D'Astoli aspetta una chiamata da qualche squadra che voglia usufruire della sua esperienza.

D'Astoli è cosentino e in vista della sfida tutta calabrese di sabato e anche in concomitanza con il Centenario amaranto, abbiamo voluto intervistarlo per ricordare i tanti anni trascorsi a Reggio Calabria.

Otto anni in amaranto, ben 162 presenze con la maglia della Reggina, i ricordi saranno tanti..

La Reggina è stata la mia prima squadra professionistica. A Reggio ho fatto tutta la trafila, partendo dagli Allievi, anno 1969 e poi arrivando in Prima Squadra e giocando in pianta stabile. Erano anni difficili, ma non per questo non esaltanti e importanti. Quello che ho appreso a Reggio, me lo sono portato nel resto della mia carriera da giocatore e in quella da allenatore: visto che sono state decisamente lunghe, allora significa che era qualcosa d'importante che Reggio mi ha lasciato. Ho avuto come presidente Granillo e fa sempre un certo effetto sentire il nome attuale dello stadio di Reggio. La Regginami è sempre rimasta nel cuore.

 

Che giocatore era D'Astoli?

Ero uno molto grintoso, nonostante l'altezza. Ero un terzino marcatore ad altezza, vale a dire marcavo gli avversari più bassi sui corner e sui piazzati. Poi, in quegli anni, stava per venire fuori la figura del terzino fluidificante e infatti, mi sono specializzato in questo ambito.

 

E infatti, a tal proposito, expolit incredibile per D'Astoli nell'annata 76-77, quando mise a segno ben sei reti, tra cui, il 27 febbraio 1977, una rete nella sfida contro il Crotone, terminata 2-0 con l'altra rete amaranto di Elvy Pianca..

Esatto, sei reti sono un bottino niente male per un difensore. Erano gli anni dei nuovi ruoli, come quello dell'ala tornante e così via. Me lo ricordo ancora quel gol, a fornirmi l'assist è stato Pianca, su un piazzato a scavalcare la barriera..

 

Tra l'altro, D'Astoli precursore del ruolo, poi venne Maldera...

Si, però con lui eravamo coetanei e ci conoscevamo molto bene, avendo giocato insieme nella Nazionale Militare.

 

Quali sono i personaggi che ricorda della sua esperienza a Reggio?

Già detto di Granillo, non posso non citare i vari Sonetti, Ferrari, Toschi, Vallongo, Pirola, Bellotto, Filippi, Lomini, Merighi...Con Dino Landini ci sentiamo molto spesso tutt'ora e Nedo Sonetti è stato anche mio allenatore..

 

Ha avuto modo di seguire ultimamente la Reggina?

Si, sopratutto perché è guidata dal mio amico Franco Gagliardi. Oltre ad essere entrambi cosentini, abbiamo fatto assieme il corso d'allenatore a Coverciano. Io ho ancora negli occhi la sua intervista, che crede abbia fatto il giro del mondo. Era un segno che lui ha comunque il carisma giusto per fare uscire la squadra da questa posizione di classifica. E la vittoria di Carpi è una iniezione di fiducia.

 

Sul Crotone, invece, non si può che parlare bene..

Non è una novità. Credo che al momento sia la squadra calabrese che riesce a produrre il miglior calcio e ogni anno riesce a tirare fuori tanti calciatori di buon livello. Non le si può chiedere niente di più.

 

Un pronostico per la partita di sabato?

Per la Reggina è una gara importante. Credo che possa avere maggiore tranquillità e poter vincere la partita. Vincere 0-3 a Carpi, ha dato l'idea di una squadra che vuole combattere con grinta e rabbia e sul campo si è subito visto. 

 

Mister D'Astoli, aspetta una chiamata?

Sicuramente, al momento sono fermo, vedremo se arriverà qualcosa di interessante..

 

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