QUI PARLERMO - Bavari (Sicilpress24): "Palermo, ti ha fatto bene la cura Iachini"

14.11.2013 15:00 di  Redazione Tuttoreggina  Twitter:    vedi letture
QUI PARLERMO - Bavari (Sicilpress24): "Palermo, ti ha fatto bene la cura Iachini"
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Carmelo Imbesi/Image Sport

Abbiamo ascoltato ai nostri microfoni, il collega di Sicilpress24 e opinionista della trasmissione televisiva Sport Vision, Salvo Bavari, che ci ha aiutato a capirne di più sul momento del Palermo e sulle prospettive in vista della gara di sabato sera contro la Reggina:

In che condizioni psicofisiche si presenterà il Palermo a Reggio Calabria?

Il Palermo di oggi è una squadra totalmente rinfrancata dalla cura Iachini.  Da quando è avvenuto il cambio di guida tecnica, infatti, i rosanero non si sono più fermati: in sette partite hanno raccolto cinque vittorie e due pareggi, con tredici reti realizzate e appena tre concesse. Insomma il ruolino di marcia è diametralmente opposto a quello delle primissime partite di campionato, finalmente i numeri sono quelli di una squadra solida che punta dritta alla promozione diretta. Di conseguenza, il gruppo ne ha tratto non una mera e superficiale convinzione nei propri mezzi, ma proprio una matura presa di coscienza del ruolo che è chiamato a recitare. Il tutto suffragato da una precisa identità di gioco e da una saggiaorganizzazione tattica orchestrata dall’abile regìa di mister Iachini. Grazie alla su citata striscia di risultati 
utili consecutivi, il Palermo ha recuperato il terreno perso a inizio stagione mettendo nel mirino la capolista Lanciano che adesso dista appena due lunghezze. Ecco, approfittando dello scontro diretto in programma domenica tra gli abruzzesi e l’Empoli, l’obiettivo dichiarato dei rosanero è quello di tornare da Reggio con l’intera posta in palio per stare in vetta alla 
classifica almeno per una notte e lanciare un chiaro messaggio alle concorrenti.


Quanto peseranno le assenze in attacco?

Sono convinto che a Reggio il Palermo patirà tantissimo le assenze in attacco. Non tanto per una questione qualitativa, quanto piuttosto quantitativa. Mi spiego meglio. Con Hernandez, Lafferty, Belotti e Dybala (soprattutto i primi tre) il Palermo dispone di un reparto offensivo micidiale, in grado di far male alle difese avversarie in qualsiasi momento. Per cui, se ne manca uno e gioca l’altro la squadra non ne risente poiché l’apporto è ugualmente di notevole spessore. Per sabato però la situazione appare disperata: Iachini infatti potrà contare sul solo Lafferty. Hernandez e Belotti saranno impegnati con le rispettive nazionali, mentre Dybala oggi è stato sottoposto a indagini strumentali che hanno evidenziato una lesione di secondo grado al muscolo della gamba sinistra. Dunque considerata l’emergenza in avanti, credo che a Reggio Iachini si affiderà a un 3-5-1-1 con Di Gennaro a supporto dell’unico terminale offensivo Lafferty. Tra l’altro il Palermo non è 
una squadra che crea tantissime palle gol, anche perché ancora la manovra non è che sia molto fluida, però grazie alla verve dei suoi attaccanti è stato bravo a capitalizzare quelle che gli sono capitate. Quindi dover fare a meno dei suoi 
due calciatori maggiormente decisivi sotto porta, sarà un grave deficit che potrà essere colmato solo con una grande prestazione corale. Occhio comunque a Lafferty, questo gigante nordirlandese che non si è certamente presentato con 
un curriculum da grande bomber e che invece sta sorprendendo tutti, forse anche  sé stesso.

L'esonero è tutta colpa di Gattuso?

I risultati stanno dicendo questo. Iachini e il suo staff stanno lavorando con l’identico gruppo di ragazzi che Gattuso ha avuto a disposizione per mesi. Insomma, se non è zuppa è pan bagnato. Gattuso ha palesato tutti i limiti di un 
neo patentato messo alla guida di un fuoristrada, e il Palermo stava pagando a caro prezzo questa scelta. Quando parlo di limiti mi riferisco soprattutto alla mancanza di alternative tattiche e a una scarsa attitudine alla lettura della partita in corso. Gattuso è arrivato a Palermo con una precisa idea, quella di giocare con il 4-2-3-1, e durante il mercato la società si è mossa proprio per acquistare giocatori funzionali a questo canovaccio tattico. Modulo che si è poi rivelato assolutamente improponibile, la squadra non aveva equilibri in campo e veniva presa a pallonate dagli avversari. Il mister è così entrato in 
confusione, sconfessando anche quelle che erano state le sue idee, lasciandosi consigliare dal presidente e non riuscendo a trovare autonomamente delle soluzioni. Ha deluso anche dal punto di vista caratteriale: non ha saputo 
trasmettere quella grinta e quelle doti da leader che era solito mettere in campo. Anzi, dalla panchina si leggeva tensione sul suo volto. Del resto qualche elemento della squadra lo ha anche ammesso, dichiarando che gli attributi sono stati usciti solo con l’arrivo di Iachini. La decisione di affidare la panchina all’ex milanista voleva comunque essere soprattutto una mossa mediatica: sia per ingolosire una piazza col morale sotto i tacchi dopo l’amara retrocessione, sia per avere quelle attenzioni mediatiche che inevitabilmente sarebbero venute meno con la serie B.


Che novità ha portato Iachini, sopratutto a livello tattico?

Fin dalla conferenza di presentazione, Iachini ha parlato della necessità di dotare la squadra di più soluzioni tattiche per non farsi trovare impreparato di fronte ad avversari con caratteristiche differenti e per evitare che gli stessi prendessero le misure, dando così imprevedibilità. Il modulo prescelto è il 3-5-2, che poi in fase di non possesso si trasforma in un 5-3-2, 
dato che i due esterni, Pisano e Daprelà, non sono delle vere e proprie frecce offensive. In base a come si mette la partita, comunque, il mister è in grado di rivoltare la squadra come un calzino, senza snaturare i propri calciatori. 
Iachini sta inoltre lavorando su quei calciatori accantonati da Gattuso. In particolare sta cercando di rilanciare Bacinovic, che dopo l’ottimo campionato disputato in serie A nella stagione del suo esordio in Italia, si è un po’ perso finendo nel dimenticatoio. Lo sloveno del resto è l’unico dei centrocampisti della rosa, forse insieme a Verre, ad avere un pizzico di 
qualità e a essere in grado di dettare i tempi e tentare qualche verticalizzazione. I risultati fin qui non sono stati esaltanti ma comunque tutto sommato sufficienti, se non altro perché in tal modo Bolzoni e Barreto sono più liberi di mordere le caviglie avversarie. Lavori in corso per ritagliare uno spazio anche a gente come Troianiello e Stevanovic. Impeccabile 
infine la gestione delle partite da parte del mister che fin qui non ha sbagliato una sola sostituzione. Insomma, con lui in panchina ci sentiamo tutti più tranquilli. Siamo in mani sicure, è un guru della categoria.


Di Michele ex temuto oppure il Palermo cercherà di limitare altri calciatori della Reggina?

Non vorrei mancare di rispetto agli altri calciatori della Reggina, ma credo proprio che Di Michele sia il pericolo numero uno da disinnescare. Anche perché nonostante i 37 anni si sta rivelando un evergreen, è fresco atleticamente e ha un passo diverso rispetto ai difensori del Palermo che sono di notevole stazza e di conseguenza un po’ meno agili dal punto di vista della corsa. Sono sicuro però che Iachini non preparerà alcuna gabbia, la sua unica arma è l’organizzazione di gioco. Personalmente temo molto l’imprevedibilità e le giocate di Di Michele ma non mi fido neanche di Cocco, nonostante non stia brillando dal punto di vista realizzativo.

Le concorrenti per la promozione diretta per i rosanero?

Parto dal presupposto che finora non mi ha impressionato nessuno. La serie B è un campionato talmente livellato che neanche le squadre oggettivamente superiori, come ad esempio il Palermo, riescono a fare il vuoto attorno a sé. E’ un continuo lottare, una sofferenza perpetua. Le differenze sono spesso sottili. Diciamo che l’Empoli mi sembra l’unica in grado di insidiare realmente il Palermo per uno dei due posti che valgono la promozione diretta. E’ la più continua. Escludo l’attuale capolista, il Lanciano, perché credo si sia trattato soltanto di un fuoco di paglia. Neanche noi però possiamo ritenerci sicuri dei primi due posti, anche se può apparire assurdo. Ma se devo fare un pronostico secco, dico: Palermo ed Empoli per la A diretta; Crotone, Avellino, Cesena, Spezia, Pescara, Brescia e Siena, si giocheranno un piazzamento nei sei posti validi per i play off.