REGGINA - Tra esperimenti, cambi e prove: l'evoluzione delle scelte da Bari ad oggi

08.04.2014 22:00 di Giovanni Cimino Twitter:    vedi letture
REGGINA - Tra esperimenti, cambi e prove: l'evoluzione delle scelte da Bari ad oggi

Rispetto alle prime due gare della nuova gestione tecnica, il 2014 della Reggina si è caratterizzato per la consueta, in casa amaranto, schizofrenia nelle scelte degli uomini. Poi, nel dettaglio, nelle ultime gare abbiamo assistito a cambi di ruolo quanto mai discutibili.

Ricapitoliamo nel deattglio, le scelte della coppia in panchina dall'inizio del girone di ritorno.

Con Bari, Lanciano e Juve Stabia, si è assistito ad un 4-5-1 che resterà comunque un leit-motiv del cammino amaranto negli ultimi mesi. In particolare, resta fuori Sbaffo, con Maicon esterno alto, Fischnaller esterno sinistro, Di Michele riferimento al centro dell'attacco, Strasser davanti alla difesa e Adejo terzino destro.

Il primo "strappo" di un certo peso, lo offre la rete di Di Nardo della Juve Stabia. Costretti a cambiare a gara in corso, Zanin e Gagliardi pescano Dumitru e Sbaffo, che in pratica irrompono letteralmente nelle scelte future, oltre al decisivo subentro di Gerardi, autore del gol del pareggio finale della sfida del Menti.

E contro il Trapani, il duo tecnico amaranto propone la coppia composta da Di Michele e dall'attacante friulano in avanti, inserendo Sbaffo dal primo minuto alto a destra e arretrando Maicon in difesa.

A Novara cambio di un certo peso, con Strasser che resta in panchina, Maicon viene nuovamente avanzato e Sbaffo spostato in mezzo, con Pambou sul centro-sinistra (inizialmente a destra) e Dall'Oglio davanti alla difesa. Di Michele confermato unica punta e a sinistra ecco Foglio.

Strasser out contro il Varese, dove la novità principale è la presenza dal primo minuto di Dumitru, successivamente out solo ad Empoli.

A Carpi, nuova scossa con la bocciatura di Ipsa e l'accentramento di Adejo accanto a Lucioni, con Maicon terzino, Sbaffo alto a destra e Foglio terzino sinistro al posto dello squalificato Barillà.

Formazione confermata nella sostanza anche contro il Crotone, ma con l'importante novità di Barillà sul centro-sinistra (poi in corso d'opera sposta alto sulla mancina) e con Pambou alla prima panchina.

A Empoli è mezza rivoluzione, con Ipsa che torna al centro dopo un "mini-castigo" dopo la rimonta subita contro il Varese e Adejo spostato a destra. Maicon alto a destra, Sbaffo interno sul centro-destra e Pambou nuovamente tra i titolari. Largo anche a Fischnaller e Gerardi dal primo minuto, mentre a gara in corso assistiamo ai ruoli inediti di Bochniewicz e Foglio, adattati a interni di centrampo.

Innovazioni poi applicate con il Modena, quando il centrale di difesa polacco, viene schierato davanti alla difesa a causa dell'assenza di Rodney Strasser. Fuori Lucioni per "problemi mentali"(Gagliardi docet), inedita coppia Adejo-Ipsa al centro della retroguardia, con Di Lorenzo terzino a destra.

Contro il Pescara, Zanin e Gagliardi rimodellano la squadra, con una sorta di 4-4-2 con la coppia offensiva Di Michele-Dumitru e con l'avanzamento di Barillà e con Frascatore terzino a sinistra. Nuovo ruolo anche per Maicon, che cambia spesso posizione con Sbaffo per svolgere il ruolo di interno. 

E con il Latina, infine, la partita degli "esperimenti" con tre uomini d'attacco in campo tutti insieme dal primo minuto, vale a dire Dumitru, Fischnaller e Di Michele, che Fisch dietro le punte a limitare sopratutto Viviani, mentre in mezzo il solo Strasser a fare da interdittore, con due interni che di fatto non svolgono questo ruolo, vale a dire Maicon e Sbaffo.

Insomma, al di là delle squalifiche, sopratutto nelle ultime settimane, la mano dei tecnici, magari non volutamente, magari nel tentativo di trovare la soluzione ideale, ha traballato parecchio..