REGGINA - Incognita tempistica sull'esito ricorso in secondo grado: il precedente...
La maggioranza dei tifosi amaranto non ha ben compreso la durissima decisione odierna del Tribunale Federale Nazionale. Ci sarà tempo e modo di discutere sulla questione, anche perché passa assolutamente in secondo piano la parte sportiva e l'attività del club amaranto.
L'ultima ancora di salvezza per evitare una storica, vergognosa e umiliante retrocessione in serie D, è rappresentata dal ricorso presso la Corte Federale d'Appello, secondo grado dela giustizia sportiva.
L'incognita sono però i tempi stretissimi, visto che il 10 maggio, cioè tra meno di un mese, si concluderà la regular season e ci dovrà per forza di cose avere una griglia playout
Nel precedente concluso con la restituzione di quattro punti alla squadra dello Stretto, la sentenza di primo grado è arrivata il 20 ottobre. Il 14 novembre e il 10 dicembre, la Corte d'Appello, ricevuto il ricorso del club, prima assegnava alle Sezioni Unite, poi richiedeva ulteriori documentazione, facendo slittare l'udienza ad inizio gennaio. Il 3 febbraio, la sentenza con la quale si decretava la restituzione di quattro lunghezza al sodalizio di via delle Industrie.
Poco più di tre mesi, una tempistica irreale per la nuova situiazione venutasi a creare con la sentenza odierna: serve giustizia, veloce ma non sommaria, almeno questo resta per onorare una tifoseria ferita, delusa e tradita e non da Palazzi...