Sulla formazione mandata in campo da mister Castori...

26.10.2013 20:30 di  Franco Cleopadre   vedi letture
Sulla formazione mandata in campo da mister Castori...

Anche il tifoso più pessimista non si attendeva un esordio così negativo di Castori. Dopo aver appreso la formazione amaranto, così come era accaduto a Modena ,abbiamo alzato gli occhi al cielo e pensato “Speriamo che almeno questa volta il Padreterno ce la mandi buona”.

Quali i motivi delle nostre perplessità ?

1) La porta difesa da Benassi. Purtroppo dobbiamo lamentare che il portiere non attraversa un buon periodo di forma, come  dimostra il secondo goal del Pescara, che gli è passato ,come tanti altri precedenti, sotto la pancia, pur se spizzicato da Ipsa. Sin dalla partita persa in casa con il Carpi, avevamo dubitato sul suo attuale stato di forma e timidamente avanzata l’ipotesi di far esordire Zandrini che nella passata esperienza amaranto non  aveva demeritato.

2) La posizionedi Da Silva, bloccato sulla linea di difesa a 4 ,che non gli avrebbe permesso di far uso delle sue armi migliori : velocità, fisicità, elevazione e  capacità di saltare l’uomo creando superiorità numerica.

3) La posizione di esterno sinistro di difesa di Adejo che abbiamo sempre visto impegnato a destra e  solo ,probabilmente per emergenza ,a sinistra.

4) La presenza in campo come spalla di  Di Michele di Cocco, che non si sa per quale motivo è preferito a Gerardi, ossia si preferisce, sin dall’inizio giocare in 10 , facendo interamente pesare sulle spalle di Di Michele  la fase offensiva. Gerardi è molto più mobile, aggressivo e coriaceo del cagliaritano e quanto meno , spesso quando entra, riesce a mettere la palla in rete.

5) Lo stesso Di Michele a volte denota limiti di egocentrismo, non riesce ad essere meno egoista e passare la palla al compagno meglio piazzato ( 18’ non passa la palla a Sbaffo libero sulla destra e preferisce tirare in porta ) o al 59’, quando in seguito a ripartenza arriva sotto porta in debito d’ossigeno, o al 64’ quando compie una bella ripartenza e libero il solito Sbaffo sulla destra e non lo serve. Il leader moderno, non è un accentratore e deve possedere la capacità di disciplinare se stesso in ogni fase di gioco. Non si diventa capitani  "Per grazie ricevuta”.

6) Abbiamo più volte notato nel corso di questo torneo, che c’è poca intesa  tra Cocco e Di Michele ( 81’). Colpa dell’allenatore( non certo nella fattispecie di Castori ) ,o di poca cura nel corso degli allenamenti, come dimostra qualche colpo di tacco sprecato dallo stesso Cocco ( 74’ ) ?
 

7) L’esordio sin dal primo minuto di Sbaffo, al posto del più tecnico Maza. Sbaffo sarebbe potuto entrare nel corso della gara e non far gravare sulle sue spalle, come partita d’esordio, sin dall’inizio, il peso  dell’innesco delle due punte.Si voleva forse sfruttare la sua voglia di rivalsa dopo 18 mesi di stop, ma l’idea ,per quanto giusta è naufragata , a parte la “panzanata “ del calcio di rigore.

8) La mancanza in campo di De Rose, uomo che morde le caviglie e prova il tiro da fuori area.

Non pretendevamo che Castori in meno di una settimana risolvesse  i problemi della Reggina, ma che per l’esordio tentasse di operare la “Rivoluzione Copernicana” non era neanche nei nostri più remoti pensieri. In questo caso, la mano dell’allenatore si è notata per le negatività.

A fine partita ci siamo chiesti : “Ma Castori prima di mandare la formazione in campo si è consultato con qualcuno per consolidare le idee che stava maturando ? O ha preso l’album Panini e i primi 11 che ha trovato li ha mandati in campo?” La Reggina con la difesa a 4 aveva preso 4 goal a Trapani…oggi è andata meglio,…ne ha preso solo 3… Come mai la Reggina nel corso del primo tempo ha lasciato inoperoso Belardi ? Non abbiamo visto nel corso della gara l’anima e cuore  cui si era richiamato Castori nei giorni precedenti .

Perchè ci siamo chiesti ,la Reggina, non riesce ad andare in porta? Problemi di qualità dell’organico ? Di impostazione tecnica  o tattica? Carenza di schemi di gioco ? Di preparazione atletica? Ma mentre facevamo queste riflessioni ci son venute in mente le parole di un amico di Lecce che ci faceva i complimenti per aver inserito in organico Falco. Il leccese con l’ingresso in campo ha dato la sensazione di poter essere l’uomo della provvidenza e questo ci ha

reso più sereni dal momento in cui la Reggina attuale manca dell’imprevedibilità e della costruzione del gioco in fase offensiva e quindi  di possesso. Ma ci è anche tornata in mente  la valutazione di Atzori quando ebbe a dire che questa squadra non poteva stare neanche tra le prime 12.Queste affermazioni  ebbero anche un prezzo per il buon Gianluca, ma alla luce di quanto stiamo vedendo le definiamo come allora “ veritiere, ma inopportune( per allora ) “.Troppe scommesse si son volute giocare in fase di campagna acquisti.Si è puntato sui nomi  e non sulla qualità e questi sono i risultati.

 

Non è questo il calcio che i 3017 tifosi hanno sottoscritto con l’abbonamento appena il Presidente ha lanciato l’idea del centenario. Ieri sera in Banca Intesa, l’operatore allo sportello diceva che quest’anno  si è riabbonato dopo lunga pausa, ma è profondamente deluso delle prestazioni della squadra e stamattina il Sig. Lorenzo Principato , tecnico di radiologia, tifoso dagli anni 60  ci faceva notare come sarebbe più corretto da parte della Società ,dire alla tifoseria in fase di abbonamenti che la Società ha la possibilità di mantenere la squadra  al massimo in serie B. Legata a questa l’ altra considerazione dell’amico Lorenzo : “ Come possiamo pretendere che la squadra ,specie ad inizio di torneo, abbia risultati positivi se l’intera  rosa, stagione dopo stagione, viene rivoltata come un calzino, privilegiando  l’aspetto economico rispetto a quello sportivo ? Dove è lo zoccolo duro della squadra? Non abbiamo potuto che dargli pienamente ragione, né abbiamo saputo rispondere all’interrogativo , “ Su quale obiettivo la Reggina punterà un altro anno in fase di rinnovo degli abbonamenti, se la musica non dovesse cambiare?”.

 

Il Pescara è stata la squadra che ci aspettavamo. Non certo trascendentale ma la reazione del gruppo  dopo  il goal del pareggio su calcio di rigore , regalato da Sbaffo e realizzato da Maniero, ha dimostrato chiaramente che il gruppo è con l’allenatore e la manifestazione di gioia  nei  suoi confronti , ne sono un esempio.

La vittoria finale per 2-3  della squadra abruzzese conseguita successivamente con i goal  di  Politano ( P ) al 59’ ( palla toccata da Ipsa prima di adagiarsi  in rete)  e da Ragusa al 63’( P ) e distanze accorciate da Gerardi ( R )  all’ 87’, rappresenta una boccata d’ossigeno per la formazione abruzzese ed il suo allenatore.

Abbiamo scritto ciò che ci è passato per la testa sulla formazione mandata in campo da Castori. Ma ciò non vuole significare buttare l’acqua con il bambino. Speriamo che anche questa esperienza sia servita a Castori per crescere. Nessuno vuole esordire con una sconfitta e lasciare il campo tra i fischi e speriamo anche che Cocco abbia capito l’umore dei tifosi nei suoi confronti. Di tic e toc può fregiarsi solo una grande squadra come il Barcellona, non una squadra di provincia come la Reggina.