SIGNORA LEI CREDE NEL SUO PROGETTO ?...
PREMESSA
"Carnevale ogni scherzo vale ,chi si offende è un ‘animale". Così dicevamo da ragazzini nel fare scherzi ad amici. Così pensiamo oggi nel commentare il 3-4- ,risultato di Reggina –Varese. Se si fosse trattato di una rappresentazione greca, la definiremmo tragedia, pensando a ciò che inizia bene e finisce male. Ma ci rifiutiamo, per costruzione mentale ,di definire tragedia la sconfitta di ieri . Primo ,perché il campionato è ancora lungo, secondo perché, visti i risultati in coda, a parte il pareggio tra Cittadella e Novara che allontana ancor di più il Novara dalla zona calda e consente al Cittadella di scavalcare la Reggina , il quadro non è peggiorato di molto, pur riportando a sette per la Reggina, i punti dalla salvezza diretta. Per la classifica, ciò significa aver vanificato quanto di buono si era ottenuto dopo i successi su Bari e Lanciano.
Alla fine del primo tempo, in tribuna ci chiedevamo da quanto tempo la Reggina non chiudeva la prima frazione di gara ,con due goal di vantaggio .A fine gara i commenti vertevano sul perché Barillà non era stato sostituito dopo la prima ammonizione e la seconda che avrebbe meritato, e della quale era stato graziato, prima di arrivare alla terza e quindi all’espulsione , e perché sul 2-2- si è fatto uscire Dumitru, l’uomo che poteva impensierire la difesa varesina e quindi rallentare la spinta offensiva degli uomini di Gautier. Paura? Scelta tecnica sbagliata ? Entrambe si deducono dai commenti di Gagliardi a fine partita. Nel calcio, non c’è la riprova per certe affermazioni, così come non ci sarebbe stata, se la sconfitta fosse arrivata senza Barillà, per scelta tecnica. Abbiamo finora elogiato Pigliacelli e con lo stesso spirito vorremmo invitarlo ad evitare rimesse che quasi sempre finiscono tra le braccia del portiere avversario. Una maggiore attenzione non guasta ,come c’insegna Bressan, che ieri da una sua rimessa , il pallone arriva ad Odumadi, che segna la quarta rete e consegna la seconda vittoria consecutiva fuori casa alla sua squadra.
PRIMO TEMPO
La Reggina si schiera con il 4-1-3-2 e la novità Dumitru sin dall’inizio. Al 7’ dalle retrovie amaranto IPSA fa partire un lancio che lo stesso Dumitru spizzica quel tanto di testa per superare l’avversario. Scavalcatolo, rincorre velocemente la palla, supera Rea e accentratosi lascia partire un bel destro, da pochi centimetri fuori dall’area di rigore, che supera Bressan , coglie l’angolino sinistro alto della sua porta e s’insacca. Reggina 1-Varese 0. Barillà già dal 10’ soffre la presenza di Di Roberto, quando con una finta lo supera e al 23’ al limite dell’area di rigore lo falcia e l’arbitro tira fuori il primo cartellino giallo per il reggino. Lo stesso Di Roberto al 21’ ,solo davanti a Pigliacelli aveva divorato la palla del possibile 1-1-Ma ieri non era proprio la giornata di Barillà, perché al 33’ atterra ancora Corti a qualche metro fuori dall’area di rigore e Cervellera lo grazia dal secondo giallo. Protesta per ciò la panchina del Varese e l’arbitro espelle tre dello staff tecnico , Baldi, Delmorgine e Visconti e al 39' ,sempre per proteste , espelle anche Grilli dello staff tecnico calabrese. Ma al 43’ Barillà si riscatta e porge a Maicon la palla del possibile 2-0 che il brasiliano fallisce per un soffio.Al 45’ Sbaffo si produce in un’ ottima verticalizzazione ,ma viene trattenuto per la maglietta da Damonte. S’incarica di battere la punizione Di Michele il cui tiro ,dopo aver superato Bressan colpisce la base del palo sinistro e s’ insacca.Reggina 2-Varese 0. Euforia alle stelle di squadra e pubblico, ma c’è un secondo tempo da disputare.
SECONDO TEMPO
Gautieri lascia negli spogliatoi l’ammonito Damonte e fa entrare una seconda punta, il brasiliano Caetano Calil, e questa risulterà la mossa vincente. Per la Reggina al 61'’ Dall’ Oglio conquista una buona palla a centro campo che smista per Dumitru che lancia per l’avanzante Di Michele che solo davanti al portiere viene intercettato dal difensore Corti e la palla deviata a lato .Dal possibile 3-0, si passa al 2-1.Infatti ,al 62'’su tiro di rimessa della difesa amaranto, Dumitru tocca involontariamente la palla con il braccio. La susseguente punizione varesina è un cross in piena area di Pigliacelli , sul quale svetta Bjelanovic , che mette in rete accorciando le distanze. La Reggina tenta di correre ai ripari e dopo il 2-1, lancia nella mischia il nuovo difensore di Gennaio Frascatore ( 65' ). Al 71' la svolta della partita con l'espulsione di Barillà per somma di ammonizioni( ha colpito il piede del portiere Bressan in uscita disperata ) . Al 30’ su respinta di Pigliacelli in seguito a calcio d’angolo, Calil salta un avversario e crossa in area reggina, dove s’ avventa Oduamadi e ottiene il meritato pareggio. Al 41’, il varesino Grillo lancia in area amaranto, il cui tiro arriva a Calil che imita Dumitru con un potente tiro che batte Pigliacelli-Reggina 2-Varese 3.Nei primi 10 secondi di recupero Sbaffo penetra in area di rigore avversaria , che si disimpegna alla meno peggio. S’impossessa della palla Fishnaller ,che con un bel sinistro rasoterra batte Bressan.Ritorna il pareggio tra le due formazioni. Ma c’è ancora il boccone amaro per la Reggina. Mancano pochi secondi allo scadere del 2’ supplementare e Bressan lancia in avanti per il nazionale nigeriano Oduamadi, che superato il connazionale Adejo, mette in rete per il definitivo 3-4.
Si chiude con la sconfitta degli uomini di Gagliardi e Zanin una partita che per i reggini poteva e doveva rappresentare una svolta. Ma tant’è. !
Nostra gradita gradita ospite di oggi la Signora GIOVANNA SCARFÒ, DIRETTRICE DELLA CASA –FAMIGLIA “STELLE D’ARGENTO”, ubicata nei pressi di Piazza del Popolo,accanita tifosa della Reggina:
“ Abbiamo disputato un bel primo tempo, ma nel secondo abbiamo abbassato la guardia . IL 3-4 , non è un risultato giusto per la squadra amaranto , perché i ragazzi si sono impegnati, ma al solito ci distraiamo. Questa sconfitta potrebbe peggiorare il morale di tutto l’ambiente ,ma occorre essere più forti, non ci dobbiamo abbattere e creare attorno a questi ragazzi e ai tecnici,un clima favorevole per aiutarli a farli sempre di più credere nell’impresa. Se avessi davanti un calciatore amaranto direi proprio che bisogna credere, perchè se nella vita non si crede, non si può raggiungere l’obiettivo. Un giorno mi venne chiesto “ Signora Lei crede nel suo progetto “? La mia risposta fu affermativa e ad oggi sono contenta per i risultati conseguiti. Sentire nel dopo partita che qualche amaranto nello spogliatoio ha pianto, mi aiuta a superare la sconfitta. Si piange per dolore o gioia e sono certa che le lacrime versate appartengono al primo sentimento.