SE TRE INDIZI FANNO UNA PROVA SIGNIFICA CHE...
PREMESSA
Se il recente 7 gennaio ,dopo il secondo esonero di Atzori e la nomina del duo Gagliardi –Zanin, mi fosse stato chiesto se tifavo per la squadra dei pessimisti o degli ottimisti, probabilmente avrei scelto i primi . Ritenevo troppo “ una cucina casalinga e una minestra riscaldata” la soluzione adottata e come per “il calcio minuto per minuto” cercavo di cogliere qualche segnale di rafforzamento della squadra . Ma anche su quel versante tutto lasciava presagire al piccolo cabotaggio, elettroencefalogramma…quasi piatto . Le speranze nel miracolo salvezza erano ridotte al lumicino e già mi passava per la mente di preparare la disdetta a Sky . Avevo dimenticato, però, una massima locale “ Chiddu chi bugghi nta pignata u sapi a cucchiara”( quello che bolle nella pentola lo sa il cucchiaio ), per cui oggi, e speriamo fino alla fine di questo tormentato torneo, mi ritrovo a fare un passo indietro. Gagliardi da anni uomo mercato della Reggina , conosceva positività e negatività dello spogliatoio amaranto, per cui avuto l’ OK dalla società ,ha provveduto a tagliare i rami secchi e depurarlo dalle eventuali mele marce. Ancora è certamente presto per cantare vittoria, ma se tre indizi fanno una prova ,devo ammettere che la prova, ieri è stata certificata dai numeri e dai fatti. Perchè ?
PERCHE’ UN PASSO INDIETRO
Avevamo chiuso il girone d’andata con 14 punti in 21 partite, ovvero 0,67 punti a partita, alias retrocessione diretta. I punti conquistati , finora, in queste tre partite del 2014, sono 7, che significano media di 2,34 punti a partita . I 45 conquistati fin oggi dal Palermo ( 24 partite ) ,primo in classifica, danno la media di 1,87.Ma non solo : al termine del girone d’andata ci separavano 8 punti dalla salvezza diretta, oggi il divario è sceso a 5 pur sapendo che Padova e Novara hanno una partita in meno e quindi possiamo ipotizzare un futuro non proprio dalle tinte fosche.
Elementari considerazioni ci incoraggiano a sperare in quel miracolo che abbiamo chiesto alla befana e siccome è vecchietta, ci ha detto di avere pazienza . Noi tifosi non verremo meno a quella richiesta …anche se cerchiamo di individuare settimanalmente luci ed ombre della squadra :
1) A parte qualche errore individuale che però non procura danni, gli uomini in campo dimostrano di avere idee di gioco, cuore, anima e polmoni.
2) Potremmo lamentarci per qualche ripartenza sbagliata, ma nella vita non si può avere tutto.
3) Ai difensori vorremmo ricordare che su alcune respinte, a volte frettolose, rischiano d’infrangersi illusioni, speranze, aspettative ,progetti.
4) Il non perfetto stato di forma di qualche calciatore non ci preoccupa perché possiamo contare su valide alternative e se la cinquina ( Gagliardi-Zanin-Grilli-Saffioti-Ocello ) decide di dare qualche settimana di riposo a chi ne ha, forse fisicamente bisogno, non si commette peccato…vero Di Michele ?
5) L’avv.Gagliardi, in fase d’intervista si è sforzato nell’elogiare Zanin, affermando che presto sentiremo parlare di Lui. Ben venga anche per Lui ( di San Stino di Livenza-Venezia come Mariotto), un futuro uguale a quello di Maestrelli, Bigon padre e figlio, Scala, Colomba Mazzarri, uomini le cui fortune sono partite proprio da Reggio…
LA PARTITA
Pur tifando Reggina, ho ammirato il metronomo della squadra avversaria, ossia quel Fabio Caserta, che ho incontrato a Melito a fine Giugno e dal cui incontro ho maturato la convinzione che alla Reggina, sarebbe venuto... anche a piedi ( in quella fase era libero da impegni con altre squadre).Fabio, giocando vertice basso, davanti alla difesa, ci è sembrato proprio l’uomo che abbiamo sempre invocato per il centro campo della Reggina ed ancora oggi mi chiedo e chiedo alla società, come mai non ha colto a volo la sua ampia disponibilità sia economica che motivazionale, ad indossare la maglia della Reggina nell’anno del centenario.
L’incontro, considerando l’alta posta in gioco, è stato combattuto su entrambi fronti. Gli amaranto hanno cercato di conquistare uno tra i due risultati a loro favorevoli ( vittoria o pareggio ) ,mentre per i locali vittoria significava continuare a sperare nella salvezza . Pea parte con il 3-5-2,mentre gli ospiti optano per il 4-5-1, con Di Michele terminale offensivo . Il “ primo non prenderle “ del duo Gagliardi- Zanin ha spesso lasciato solo in attacco Di Michele che alla fine ha dato quel che ha potuto, pur essendo entrato poco in partita. La Reggina è partita bene, ma dopo i primi 20 minuti ha subito la reazione delle “vespe di Castellamare “ pur difendendosi con qualche errore in fase di ripartenza.
PRIMO TEMPO
13’ una disattenzione di Barillà mette Di Carmine, 5 reti nelle ultime 7 gare, nella condizione di battere a rete, ma Pigliacelli , esce dalla sua area e respinge di piede.
27’ Da Silva effettua un lancio su cui fa velo Fishnaller .La palla giunge a Di Michele il cui tiro è debole e centrale e Benassi para senza difficoltà .
Le azioni offensive dei padroni di casa partono quasi tutte dai piedi di Caserta , che ben duetta anche con l’ex Falco.Sul finire del primo tempo Falco, scheggia la traversa calabrese con un tiro diagonale dalla destra.
Si chiude la prima frazione di gara, senza grandi sussulti e la Reggina in difesa . Le ripartenze calabresi si sviluppano più per linee centrali che laterali , dove a destra Da Silva dà qualcosa in meno rispetto a precedenti prestazioni e a sinistra Barillà tiene a bada Zampano e assieme a Fishnaller è più impegnato a difendere che ad attaccare.
SECONDO TEMPO
La Reggina parte più decisa e al 47’ Pambou innesca un’azione, che viene proseguita da Di Michele . Da quest’ultimo la palla viene offerta a Fishnaller che s’incunea nella difesa avversaria e fa partire dalla sinistra un forte tiro che attraversa innocuo tutto lo specchio della porta avversaria, ma è il segnale che la Reggina non intende subire ,come per buona parte del primo tempo, la pressione avversaria .Al 64’ i padroni di casa invocano un calcio di rigore per mani in area di Strasser che la ripresa televisiva però non documenta a sufficienza. Qualche istante dopo l’altro ex, Lanzaro, fa partire dalle retrovie un lancio per Di Carmine sul quale Ipsa commette fallo. S’incarica per batterlo il solito Caserta che dalla destra pennella un tiro che il nuovo entrato Di Nardo ,colpisce di testa e mette in rete per l’1-0 . Dal 59’ il duo Gagliardi- Zanin aveva iniziato le sostituzioni partendo da Dumitru per infortunio di Fishnaller , passando successivamente( 67’) a dare maggiore peso in attacco togliendo un difensore ,Strasser e mettendo un attaccante Gerardi . Per completare la girandola dei cambi all’82’ Sbaffo ha preso il posto di Barillà. E questi cambi sono risultati azzeccati , quando a 6 minuti dal termine Adejio consegna la palla a Sbaffo che superato un avversario la smista per Gerardi che di destro ed in diagonale batte l’incolpevole Benassi. I minuti finali sono palpitanti e la partita rimane in bilico anche dopo che all’87’ Sbaffo è a tu per tu con Benassi ed il portiere locale salva la sua porta dalla sconfitta e al 89’ Lucioni colpisce alle gambe Falco e ciò gli costa il rosso diretto. Chiudiamo queste note complimentandoci con gli amaranto, compresa la new entry, Dumitru che ha dimostrato di avere i numeri per stare in questa Reggina . Il più bel segnale che la squadra ha dato è stato che subito il goal, non si è disunita, ha continuato a lottare dimostrando di credere nelle proprie possibilità . Sabato avremo ospite quel Trapani che all’andata ci ha rifilato 4 reti .Il tifoso non chiede vendetta, ma che prosegua la striscia positiva e la scalata alla classifica…