REGGINA, La partita d'esordio ha confermato che...
Bentornata Reggina. In quattordicimila ti avremmo voluto vedere vittoriosa contro il Bari, ma il verdetto del campo a volte non coincide con l’attesa del tifoso. Per quanto visto , il risultato finale è equo , anche se nel secondo tempo , avresti meritato qualcosa in più per via prima di Di Michele con la punizione che si è spenta sul palo e poi con Gerardi, che di testa, ha mandato la palla sulla traversa, in seguito a calcio d’angolo.
PRIMO TEMPO
Nel corso della partita, abbiamo visto due Reggine : nel primo tempo, quando i terminali offensivi sono stati principalmente Louzada e in parte Fischnaller , si è visto molto movimento, alcuni “corpo a corpo” vinti dagli amaranto, ma poche finalizzazioni , pochi pensieri per il portiere avversario Guarna. L’avvio è folgorante per gli uomini di Atzori che non fanno passare neanche un minuto e vanno in rete. Ma l’arbitro annulla, ci sembra a torto, per presunta spinta di Louzada su Ceppitelli. Non condividiamo l’interpretazione del direttore di gara, e non per motivi di convenienza,ma perché ci sembra che mentre l’attaccante reggino lo stava superando, il difensore barese ha allargato le braccia bloccando la corsa dell’avversario e buttandosi a terra , quando ha avvertito il contatto con il suo corpo. Altro episodio amaranto, lo sfondamento di Fischnaller al 22’ ,che superando in fisicità Sciaudone, calcia a rete, con poco successo . Il Bari risponde con qualche tiro fuori misura dello stesso Sciaudone. La partita si gioca principalmente a centrocampo, dove si evidenziano le diagonali di De Rose e Rigoni per far partire Louzada. L’ex primavera amaranto è autore di diverse buone ripartenze,ma alla fine il carniere è vuoto sia di goal che di pericolosità. Pur apprezzando le sue sgroppate, non ce la sentiamo, in un’ipotetica nostra pagella, di attribuirgli un voto che va oltre la semplice sufficienza. Credere nel ragazzo si, metterlo su un piedistallo prima del tempo, no, perché forse si fa più male per la sua certa crescita. In questa frazione di gioco Gerardi è stato poco servito ed è stato Lui a innescare con un bel colpo di testa, Louzada per il goal annullato.L’ex Udinese ha dato qualcosa in più quando nella ripresa, s’è trovato accanto il più esperto, concreto e razionale Di Michele. A chiusura del primo tempo agli avanti amaranto fa difetto la forza penetrativa . Non è stato sufficiente entrare nel cuore della difesa pugliese, sarebbe stato necessario mettere qualcuno in grado di battere a rete, sfruttando sia la vivacità di Louzada, che la corsa di Fischnaller. Siamo fiduciosi che il tempo farà crescere nei giovani la mentalità di squadra , ovvero la consapevolezza di un obiettivo comune da conseguire. Il calciatore non può solo correre, essere bravo nell’uno contro uno, dribblare o dare spettacolo , ma deve giocare anche con i compagni e per i compagni, alla ricerca di profondità , ampiezza , visione di gioco, almeno a 270° e lucidità al momento del tiro conclusivo. Comunque da una squadra innovata per i suoi sei undicesimi , non potevamo aspettarci molto di più. Di Rigoni, penultimo arrivato in casa amaranto, abbiamo apprezzato non solo la fase d’interdizione,ma anche le belle diagonali offensive e la capacità di inserirsi negli spazi per verticalizzare .
SECONDO TEMPO
Atzori avrà notato alcune “opacità” nel corso del primo tempo ,per cui ha subito mandato a scaldarsi, Di Michele, Strasser e Cocco. Proprio Di Michele subentrato al 14’ a Fischnaller, ha fatto conseguire alla sua squadra maggiore forza penetrativa, maggiore e migliore dialogo con Gerardi, maggiore pressione per la difesa barese che sembrava fosse pronta per capitolare da un momento all’altro. Al 63’, Di Michele , raccoglie un suggerimento di Louzada, ma “ pantofoleggia “ davanti a Guarna. Gerardi al 78’ su calcio d’angolo colpisce la traversa a portiere battuto.Bello, nell’occasione, il suo stacco aereo tra un avversario che lo pressava davanti e un altro di dietro. L’ingresso di Di Michele e Strasser ,ha costretto il Bari ad abbassare il baricentro e subire la pressione amaranto, mantenendo, tuttavia inviolata la sua porta. Ottimo per personalità, tocco di palla, e visione di gioco, l’esordio di Strasser. Atzori sul finire ha sostituito Louzada con Cocco,ma ancora è evidentissimo che il cagliaritano ha bisogno di tempo per recuperare condizione, motivazione e qualità.
La partita d’esordio ,a parte il risultato, a nostro modo di vedere, ha confermato che:
a)La Società, ad oggi, a mercato aperto, si è impegnata per onorare nel migliore dei modi il centenario…se son rose... roseranno…
b)Il pubblico in presenza di obiettivi ben delineati è pronto a fare la sua parte
c)La Reggina ha riacquistato credibilità a livello nazionale
d)La squadra oltre ad avere una guida tecnica gradita alla tifoseria dispone di individualità che faranno certamente crescere il tasso tecnico di squadra .
e)Qualche altro puntello di qualità , prima della chiusura del mercato, può far crescere ulteriormente la convinzione che nessun obiettivo è irraggiungibile.
Nostro gradito ospite di oggi, il Senatore Renato Meduri, vecchio come noi, e indomito cuore amaranto:
Potenza dell'effetto dei nipoti! Sono di nuovo alla stadio Granillo. Mi ero ripromesso di non metterci più piede dopo la delusione patita nell'anno di Novellino allenatore. Tutto sembrava pronto per il rientro della Reggina nel novero delle "grandi" della serie B; le cose, però, andarono diversamente ed alla quinta o sesta giornata buttai gli abbonamenti e smisi di frequentare lo stadio. La Reggina era una squadra senza nerbo, perdeva e giocava male, Novellino, arrivato come allenatore vincente sembrava un uomo senza idee. Da allora Novellino entrò definitivamente nel novero degli allenatori mediocri. Io la smisi di amareggiar mi per una Reggina che ormai era l'ombra della squadra che era stata. Cominciai a guardar la in televisione e neppure con cadenza settimanale. Tra l'altro non approvavo la "politica societaria". In questi giorni, però, i miei nipotini -Ninni di 14 anni e Renato di 11 - hanno chiesto di andare a vedere la Reggina ed eccomi qua, ancora al Granillo e nonostante l'età con l'entusiasmo di un tempo. Anche gli spalti sembrano quelli di un tempo, gremiti e festanti come nei momenti più belli dal passato. C'è un clima di festa, una banda che suona, tanti cuori sportivi che anelano di rivivere le emozioni e le gioie di un tempo ormai lontano, quando gioie e sofferenza per i destini di una squadra tanto amata si affollavano nei nostri cuori e nelle nostre menti di sportivi e di reggini. Si, anche di Reggini "boia chi molla" che vedevano nei successi sportivi della Reggina una forma di rivincita rispetto alle pene ed alle discriminazioni subite dalla città e dai suoi cittadini. Oggi di nuovo entusiasmo e speranze e, soprattutto tantissima gente allo stadio. Sembra un caso ma oggi come ieri tutta la città insegue una rivincita. Oggi come ieri Reggio viene discriminata, il suo consiglio comunale sciolto per contiguità mafiosa e la città spinta verso l'emarginazione. La gente non ci sta, reagisce. Così come ieri non tutto il popolo era composto da "sporchi fascisti" allo stesso modo rifiuta la classificazione frettolosa di città mafiosa. Anche dalla Reggina può partire il riscatto. Forza RAGAZZI AMARANTO facciamo vedere a tutti di che cosa e' capace Reggio Calabria. Ancora una volta riprendiamo il nostro cammino vincente dallo sport. Avanti, dunque, e "BOIA CHI MOLLA"
Finito di scrivere il pezzo che avete letto e' cominciata la partita che ha confermato nel suo svolgimento che le speranze degli sportivi sono ben riposte. Non è venuta la vittoria ma la squadra ha dimostrato di esserci e di essere composta da buoni elementi con una grande volontà di vittoria. Il risultato a reti bianche non rende merito alla Reggina che ha fatto la partita creando, nel finale soprattutto, delle buone occasioni da rete. Gli spettatori hanno lasciato lo stadio contenti e convinti che in questo campionato la Reggina non deluderà . Anche noi ci crediamo.