QUANDO LA CASA BRUCIA...

11.03.2013 16:25 di Franco Cleopadre   vedi letture
QUANDO LA CASA BRUCIA...

In anni passati,ma anche recenti, tornare da due trasferte importanti  con 2 pareggi, avremmo detto “ Piangiamo con un occhio”, ma viste  le vittorie  di alcune concorrenti alla salvezza( Bari, Vicenza e Lanciano) è forse più esatto dire”Piangiamo con tutti e due gli occhi”. Senza andare alla ricerca di meriti o demeriti diciamo ormai il  pareggio serve a poco, visto il ritmo delle nostre avversarie. Bari e Vicenza,negli ultimi 4 incontri hanno ottenuto 2 vittorie e due sconfitte, ovvero sei punti,il Lanciano 2 vittorie un pareggio ed una sconfitta,7 punti, noi solo 3 punti, frutto di 1 sconfitta e tre pareggi. Per le due trasferte consecutive di Novara e Livorno tutti eravamo “votati” al peggio e se abbiamo ,parzialmente tenuto,ciò è la risultante del gruppo che vorremo definire” anema e core”. Sappiamo che qualche nostro lettore non concorderà con tanta affermazione, ma la critica la compensiamo  con gli attestati più volte ricevuti. Quando  la casa brucia le finestre ( le critiche) vanno chiuse( bisogna remare tutti da una parte). Sul risultato finale dell’incontro di sabato, incidono molto la motivazione  sia intrinseca, che proviene dall’interno di ciascuno , che estrinseca data dai riconoscimenti che il calciatore riceve anche nel  corso dell’incontro. Per questa è determinante sia il ruolo dei mass media che del tifo allo Stadio. Riusciremo dagli spalti con il nostro tifo a tenere alta la concentrazione dei ragazzi ? Ad evitargli di commettere errori banali? Ad applaudirli con maggiore frequenza ? Tutto ciò lo ha chiesto, indirettamente, Rizzato nelle interviste post Livorno .Una squadra che esce indenne, dopo essere passata in svantaggio, in due trasferte come Novara e Livorno, non è da Lega Pro ma si qualifica come formazione che ha fiducia nelle proprie possibilità, lascia così  aperta la  delicata  porta della speranza . Questo significa anche avere alto il senso dell’autostima e  parafrasando  Archimede  “ sollevare il mondo …amaranto”.

PRIMO TEMPO

La Reggina è priva di Colucci ed  Ely per squalifica,  per infortunio sono assenti Campagnacci e Freddi  e   Lucioni, reduce della frattura della clavicola, è convocato per riprendere a respirare l’aria del terreno di gioco. Novità è invece la presenza in formazione di Vincenzino Sarno ,in appoggio alle punte, Di Michele e Gerardi. E l’ex ragazzo prodigio, non delude le attese, servendo al 32’ in profondità e nello spazio Rizzato  che lascia partire un forte sinistro che piega le mani a Fiorillo e s’insacca. Reggina in vantaggio.  Ma ,il secondo attacco del torneo,con una media di quasi due goal a partita, non  fatica  a riequilibrare l’ esito  dell’ incontro. L’occasione si presenta  sotto forma  di intervento scomposto in area di rigore  di Hetemaj al 39’ : rimessa laterale di Salviato su Schiattarella sul quale si avventa Hetemaj  che lo atterra. Calcio di  rigore che Dionisi trasforma in rete con un piattone destro lievemente spostato sulla sinistra  del portiere, che si tuffa sulla destra.43’, Salviato lascia partire un lancio morbido che Paulinho intercetta , ed eludendo la marcatura di Adejo gira  in rete.Il risultato è capovolto.E’ la Reggina ora a dover recuperare lo svantaggio.

SECONDO TEMPO

La Reggina rientra in campo senza Dionigi per presunte divergenze con l’arbitro a fine primo tempo.Da segnalare al 61’ un gesto “d’altri tempi” del livornese Dionisi. La sua squadra conquista sulla linea mediana della Reggina una palla che Dancan trasforma in velocissimo contropiede, interrotto nel momento conclusivo da Hetemaj . La palla che perviene a Dionisi che tira in porta mandando a lato. L’arbitro gli assegna il calcio d’angolo ma Dionisi  afferma di aver toccato Lui per ultimo per cui il tiro d’angolo è inesistente. L’arbitro ritorna sulla sua decisione e stringe la mano all’attaccante livornese,cosa che facciamo idealmente anche noi, aggiungendo che il comportamento è di quelli che  vorremmo vedere più spesso sui campi di calcio.Ma il bel gesto del calciatore viene premiato un minuto dopo quando Schiattarella lancia sulla destra Salviato che porge allo stesso Dionisi  che un forte sinistro batte Baiocco, leggermente fuori dai pali. “Stutati sunt lampioncella” ( Si sono spente le luci, si sarebbe detto in latino maccheronico).Ma la Reggina ha saputo reagire.Iniziano i cambi ed il primo a lasciare il campo  è Armellino per Barillà .Al 74’ Rizzato appoggia a Gerardi che dai 30 metri lascia partire un gran destro che lievemente a parabola va ad insaccarsi nell’angolo destro alto di Fiorillo.La Reggina riapre la partita e da qualche minuto Comi ha sostituito Di Michele,oggi con le batterie non al massimo.79’ Hetemaj  da oltre la metà campo porge a Barillà che dai 35 metri fa partire un sinistro per nulla preoccupante che Fiorillo inizialmente para,ma si lascia sfuggire dalla  mani scivolando in rete. Papera, senza prova d’appello, del portiere livornese, missione compiuta, le squadre ritornano in parità.Dionigi e il Presidente Foti,che le telecamere di Sky avevano colto in evidente stato di apprensione, smettono di vibrare come le corde di un violino. ..Piangiamo con un occhio… Il Livorno si catapulta all’attacco ,ma la difesa calabra tiene, dopo che nei minuti conclusivi Bombagi aveva sostituito Sarno.

CONSIDERAZIONI FINALI

I tratti caratteristici per la Reggina possono essere individuati:
1) Nella prova positiva di Sarno che a parte l’assist per il goal di Rizzato, si è incuneato più volte nella difesa avversaria,creando anche superiorità numerica in spazi stretti.
2)  Nella prova, così così, delle due punte schierate inizialmente, anche se Gerardi ha avuto il merito di riaprire la partita con il secondo goal.
3) Nel sempre  modesto apporto complessivo del centrocampo per le punte.
4) Nel  buon atteggiamento mentale della squadra, anche dopo aver subito la terza rete.
5 )Nella giusta distanza fra linea di difesa e centrocampo per coprire meglio il campo in ampiezza.
6) Va certamente ripetuta PIU’ VOLTE alla squadra la regola 14  del “ Regolamento del gioco del calcio”che disciplina il calcio di rigore.A parte il peso che la massima punizione può avere sull’esito finale del  singolo incontro , bisogna sempre pensare alla classifica avulsa per quanto riguarda l’ eventuale differenza reti a fine campionato.
7)…Quanti altri Fiorillo incontreremo sul nostro percorso ?