PREMIATE LA LINEA DELLA PRUDENZA E IL 4-2-4 DI ATZORI

10.09.2013 11:35 di  Franco Cleopadre   vedi letture
PREMIATE LA LINEA DELLA PRUDENZA E IL 4-2-4 DI ATZORI
© foto di TuttoReggina.com

Al Granillo si sono incontrate squadre fibrillanti . La Juve Stabia, reduce da due sconfitte consecutive, la prima a Pescara e la seconda in casa con lo Spezia. La Reggina ha esordito così cosi, con il Bari e disputato un pessimo incontro a Lanciano, racimolando un punticino, che alla fine ha fatto morale. Al termine dell’incontro in Abruzzo, il Presidente Foti aveva parlato di superficialità, errori in difesa  e” settimana dove dovremo dire dove vogliamo andare “. Il carico di briscola, l’ha anche calato Atzori definendo quella partita come “anticalcio…due passi indietro rispetto alle prestazioni precedenti…volontà di non dare alibi a nessuno e successivamente che la squadra non è paragonabile, qualitativamente,  alle prime 12 del torneo. Non sono  contento, aveva aggiunto il Mr, se qualcuno afferma che dobbiamo vincere il campionato , mentre è una squadra che ci permette di giocarcela con tutti, negando anche il migliore tasso qualitativo, rispetto all’anno scorso. Dette e altre considerazione non sono state  gradite dalla tifoseria che  anche sul nostro sito e nel commento tra amici, ha detto chiaramente di non condividere. Riteniamo che le affermazione del Mr, anche se potenzialmente possibili, non vanno prese alla lettera, ma inquadrate nel pensiero di Atzori, che con noi ha sempre scelto la linea della prudenza, sin dal suo ritorno a Reggio “ Stiamo con i piedi per terra, il percorso è lungo e le insidie sono dietro l’angolo”.Tutto ciò, non ci ha evitato, comunque, dopo Lanciano di titolare il pezzo :LA SQUADRA VISTA AL BIONDI, CI È PARSA MOLTO VICINA ALLA MEDIOCRE DELL’ANNO SCORSO. Domenica al Granillo, la temperatura era elevata, non solo sotto il profilo meteorologico, ma anche in panchina e tra la tifoseria. Se l’incontro si fosse concluso con la sconfitta della Reggina ,c’era il rischio che dal malumore si passasse alla contestazione. Altro momento di tensione si è avvertito con l’uscita di De Rose al 56’,tra la disapprovazione del pubblico .L’ex leccese, fino al momento non aveva assolutamente demeritato, anzi dai suoi piedi erano partiti buoni tiri da fuori area che il portiere stabiese aveva parato con qualche difficoltà. Perché ciò ?  Atzori, forte dell’esperienza di Lanciano che con 4 punte aveva pareggiato la partita, ha  preferito “ alleggerire” la mediana e “appesantire” l’attacco. Il risultato finale gli ha ridato ragione e forse per questo nelle interviste finali ha detto di non aver sentito " le disapprovazioni "per l’uscita di De Rose.

PRIMO TEMPO

La Reggina mostra di non volere ripetere la prestazione di Lanciano. Il gioco si svolge, prevalentemente sulle fasce, dove  prima Da Silva e Fischnaller e poi  Rigoni e Foglio, creano condizioni favorevoli per gli attaccanti. E’ la catena Adejo, Da Silva, Fischnaller , a spingere, con la differenza che rispetto ad altre partite Fischnaller  usa la testa oltre che le gambe e i piedi , per cui si vedono buone penetrazioni in area avversaria. Già al 2’ si avverte un bel dialogo Fischnaller –Di Michele con tiro finale dell’altoatesino ,che si spegne alla destra del portiere stabiese Branescu. Al 5’ Da Silva ,nella posizione di terzino  destro, imperversa sulla fascia e porge a Cocco che non  si avvede dell' arrivo di Doninelli  che lo costringe a mandare la palla tra le braccia di Branescu. Al 16’ Cocco lancia Fischnaller che parte largo sulla destra e entrato in area  lascia partire un forte sinistro che Branescu ,a stento, devia in angolo. Le Vespe, escono dal letargo al 23’ ,quando su azione susseguente a calcio d’angolo Suciu,  insidia la porta di Benassi, ma mentre la palla è sulla linea , intervengono Colucci ( prestazione migliore rispetto a Lanciano )  e Rigoni ( positivo il suo contributo sia come interditore che costruttore di gioco), con quest’ultimo che salva con un colpo di testa.Siamo a metà del primo tempo e qualche uscita maldestra di Benassi crea apprensione. 37’ Calcio d’angolo per la Reggina con Di Michele e Branescu che si disturbano a vicenda. Cocco spizzica il tiro d’angolo di testa e lo manda in rete. L’arbitro annulla per il disturbo arrecato da Di Michele al portiere avversario, ma rivedendo l’azione notiamo che pur essendo caduto Branescu, è in piedi quando Cocco spedisce la palla in rete e Di Michele è a 2 metri da lui: Di Paolo ha visto solo la caduta del portiere. Braglia è preoccupato perché la  difesa traballa sotto i colpi dei reggini, per cui al 39’ alleggerisce l’attacco togliendo Diop  che dava qualche pensiero ad Adejo ,per inserire Murolo in difesa, passando quindi dal 4-3-1-2  al 5-3-2  .Al 45’ s’infortuna Mezavilla che deve lasciare il campo e al suo posto entra Doukara. Al 47’ Foglio ( buono il suo inserimento) riprendendo un passaggio di De Rose  fionda a rete e Branescu para in tuffo sull’angolo destro. Si conclude la prima frazione di gara, dove senza strafare, la Reggina è stata  superiore agli avversari per azioni offensive, aggressività, ed evidente desiderio di riscattare la prestazione di Lanciano. Se poi a questa squadra si chiedono i miracoli, ovvero di dare sin dalla terza di campionato il meglio di se stessa, è bene andare a Monterotondo e rivolgersi a Padre Pio, o se si vuole fare meno strada a Paravati ( Vibo Valentia ) e chiedere il miracolo a Natuzza Evolo. Gli Inglesi dicono  time at time( tempo al tempo ) e chi non riesce a cogliere segnali, anche se minimi, di miglioramento è bene che…

SECONDO TEMPO

Continuano gli attacchi amaranto . Al 49’, Ghiringhelli sfonda sulla destra e lancia in area. Interviene maldestramente Adejo, che cade e per liberare manda la palla sui piedi di Suciu che da qualche metro dentro l’area, batte l’incolpevole Benassi con un tiro a mezz’altezza sulla sinistra. Al 50’  la Juve Stabia potrebbe raddoppiare con Di Carmine, ma il tiro va a lato. Anche se la Reggina, ha accusato il colpo del goal, gli amaranto rispondono con un forte tiro da fuori area di De Rose. Al 52’, Ghiringhelli dalla fascia destra, per poco non beffa Benassi. Al 55’ Atzori gioca la carta del trasformare il 4-3-3 iniziale in 4-2-4 con Gerardi e Cocco centrali e sulle ali Fischnaller e Di Michele : fuori De Rose ,uno tra i più concreti e dal tiro in porta facile, e dentro Gerardi. I due centrali sono Colucci e Rigoni, entrambi positivi come prestazione. Al 64’, su azione susseguente a calcio d’angolo, Doninelli atterra Gerardi in piena area di rigore, ma  Di Palo, non fischia il sacrosanto calcio di rigore. Al 70’ duettano in area Di Michele e Fischnaller,  Di Michele, tra una selva di gambe e una mezza girata, raggiunge il pareggio. Passano 5 minuti e su un ‘uscita maldestra di Branescu, la palla perviene a Cocco  che smista su Gerardi che solo davanti al portiere, porta la Reggina in vantaggio. Ne passano altri cinque e Cocco staffila in rete, Branescu respinge e la palla perviene a Gerardi che di testa realizza la doppietta portando sul 3-1 la Reggina. La partita è chiusa. Neanche l’ingresso del reggino Caserta, salutato con applausi dai suoi concittadini ,a un quarto d’ora dalla fine , riesce a rimettere in gioco la Juve Stabia

CONCLUDENDO

Fiduciosi di non sbagliare, definiamo l’incontro come quello della riconciliazione tra allenatore e tifoseria, visto che per il gioco espresso in campo, la squadra ha reagito nel migliore dei modi a qualche recente polemica, da qualunque angolazione si voglia vedere. La Curva Sud, la mitica Curva Sud,( la foto è della partita)  ha dato una spinta eccezionale ai ragazzi , con cori e canti continui, segno  evidente che  “ passata è la tempesta, odo augel far festa”  . Diamo fiducia ad Atzori. In 5 partite tra coppa e campionato, non conosciamo la sconfitta, che prima o poi dovrà pur venire. Per passare dal buono, al buonissimo, occorrono calma e gesso ,dice il giocatore di bigliardo.. Speriamo non sia la prima sconfitta  l’occasione buona , per riaprire polemiche delle quali, la Reggina del centenario, non ne avverte proprio la mancanza.