L’organico va lavorato oltre che sulla tecnica e la tattica, sulla testa dei calciatori

25.09.2013 14:54 di  Franco Cleopadre   vedi letture
L’organico va lavorato oltre che sulla tecnica e la tattica, sulla testa dei calciatori
© foto di TuttoReggina.com

Intorno agli anni 50 l’Italia giocava in Irlanda del Nord ( se non sbaglio ) e dominava la partita, ma ad un certo momento  subì il goal della sconfitta e il cronista radiofonico,il mitico Nicolò Carosio, commentò la rete dicendo “ Batti,ribatti e ci scappa il gollettino”.Così si potrebbe dire della partita che ieri la Reggina ha disputato all’Ossola di Varese.Quali le possibili cause della sconfitta?

1) Mancanza di schemi di gioco? No !  Perché la Reggina,se si escludono i primi 20 minuti,ha dominato la scena.

2) Dopo che Gerardi aveva fatto bene in coppa è stato un po’ messo in ombra e ciò non è servito né al suo morale, né alla squadra.

3) Cocco, specie sotto porta, dovrebbe acquisire maggiore cattiveria e personalità.

4) Perché su circa 20 palloni da mettere in rete tra Novara e Varese si è riusciti a imbucarne solo uno ? Tensione ? Carenza di personalità  , qualità e lucidità sotto porta ?  Insicurezza ? Mancanza di  coordinazione del corpo ?

5) Da Silva, pur se in possesso di scatto,velocità,prestanza fisica,elevazione,visione di gioco, ha forse bisogno di qualche settimana di riposo.

6) L’abbondanza di centrocampisti è ,secondo noi, un punto di debolezza e non di forza per Atzori, in quanto volendoli tenere tutti sulla corda è costretto a farli ruotare, non creando l’amalgama del reparto ,specie per la costruzione del gioco offensivo.

7) Rigoni non ha reso come in altre occasioni.

8) Strasser ancora non si è calato anima e cuore in serie B ed ha bisogno di capire che prestazioni incolori, non giovano ai suoi progetti futuri.

9) Foglio deve mettersi all’interno della scarpa  un regolatore di potenza  per dosare meglio i tanti contributi che è capace di offrire alle punte.

10) Il trequartista Miguel Angel  deve trovarsi un Santo Protettore affinché lo aiuti a far entrare in rete le palle che vi indirizza di piedi o di testa.

La tifoseria, potrà fare altre diagnosi, ma  le considerazioni sopra espresse  le annoveriamo tra le principali.

Qualcuno chiede la testa di Atzori.  Non condividiamo questa scelta. A parte Trapani, la squadra sia con il Novara che a Varese, ha sviluppato gioco, è arrivata sotto porta e se il calciatore sbaglia Atzori non ci può fare niente. Probabilmente anche il fegato dell’allenatore ne avrà risentito della sconfitta. L’organico  va lavorato  oltre che sulla tecnica e la tattica ,sulla testa dei calciatori. C’ è  spesso carenza di  cattiveria , agonismo e  fame oltre che  di fucilieri da fuori area ,tipo De Rose.

Queste le fasi  più importanti dei due tempi  dalle quali il lettore  può trarre tutte le considerazioni che ritiene opportune:

PRIMO TEMPO

13’ Pavoletti porge  a Tremolada che fa partire  all’improvviso  un forte sinistro a mezz’altezza che Benassi   para. 16’ Ely, in seguito a calcio d’angolo, si trova in ottima posizione per segnare, ma IPSA lo anticipa di un soffio e lo costringe a tirare alto. 17’Pavoletti porge a Lazaar che dai 30 metri fa  decollare un forte sinistro  la cui traiettoria è di poco a lato rispetto al palo sinistro di Benassi. 19’ gran tiro di Pavoletti da fuori area di poco a lato. La Reggina  subisce  la pressione varesina  , ma la contiene,  non   è entrata ancora in partita, ed il Varese è padrone del campo, attraverso un buon giro palla e repentino cambiamento di fronte da  destra  a sinistra per la spinta dell’ex Laverone.

25’ La Reggina si sveglia: Fischnaller si beve tutta difesa e tira in porta. Bressan para ma non trattiene.La palla arriva a Cocco che da un metro, a porta vuota, si fa anticipare da Rea. Passa qualche minuto e Maicon scende sulla destra e arrivato sul fondo butta la palla al centro che viene intercettata da Cocco e per poco Di Michele non la mette in rete. La Reggina è molto più reattiva rispetto all’inizio partita e incomincia a mettere paura al Varese che diventa più guardingo. 30’ Su azione d’attacco Dall’Oglio serve Di Michele che a volo gira  in porta, ma Bressan  in tuffo, manda la palla in angolo.39’ Dal centro campo bella diagonale per Foglio che dal fondo calcia alto verso la porta di Bressan. 40’ buona circolazione di palla tra difesa e mediana amaranto. 40’ Lazaar ,dalle retrovie varesine fa  partire  un lancio per Pavoletti che sta per scavalcare Ipsa, ma il croato  lo addomestica con il braccio e l’arbitro non se ne avvede. Fischnaller abituato a fare  l’attaccante si porta spesso a dare man forte  alla difesa e al centro campo , sfruttando  la sua velocità in caso di ripartenza. 46’ In pieno recupero Foglio  dal fondo della fascia lascia partire un cross che per poco Fischnaller non insacca.

 

SECONDO TEMPO

5’ Da poco oltre la metà campo, Di Michele lancia Da Silva, che da ottima posizione non riesce a mettere in rete sotto gli occhi dell’ impietrito Lazaar. 6’ Pavoletti  di testa,fa le prove per il successivo goal. Infatti,  Damonte effettua un lancio per il centro area amaranto  e che l’ex Sassuolo ( Pavoletti ), seppur contrastato da Adejo, riesce a colpire e mandare fuori. 8’ Laverone dalla fascia  crossa verso il centro campo  che Pavoletti colpisce  di testa e in diagonale mandando la palla di poco fuori alla destra di Benassi che si è lanciato in tuffo. Nell’occasione Pavoletti è molto più lesto di Lucioni a intercettare il tiro e spedirlo verso la porta calabrese. 14’ Per la Reggina  fuori Dall’Oglio, dentro Strasser, per il Varese, escono  Cristiano, per  Zecchin, e Bjelanovic per Tremolada. Dopo 23 secondi dall’ ingresso Bjelanovic stende in fase di ripartenza Da Silva, per cui si becca il giallo.Passa appena un minuto e la difesa del  Varese effettua un lancio per i loro attaccanti.La palla  è dalle parti di Bjelanovic che  per conquistarla entra a gamba tesa su Lucioni, ma non colpisce la palla , bensì il piede del difensore reggino per cui si becca il secondo giallo e l’espulsione.Il Varese lascia immutata la difesa e il centro campo e fa pesare l’espulsione di Bjelanovic sull’attacco, per cui Pavoletti è solo a fare reparto. 20’ fallo da poco fuori area di Strasser,non rivelato dall’arbitro.26’ Di Miche lancia Cocco che da buona posizione preferisce appoggiare a Maicon che manda di poco alto sopra la traversa del portiere di Sottili. 29’ fuori Di Michele  per Gerardi e Fischnaller per Miguel  Angel, mentre dal Varese esce Lazaar per Franco. 33’ Miguel Angel, lascia partire dalla sinistra  un forte  destro che Bressan manda in calcio d’angolo. 34’ In seguito a doppio calcio d’angolo a favore dei calabresi, Lucioni, intercetta il secondo tiro e indirizza in rete,ma la palla passa tra le mani di Bressan e si va a stampare sotto la traversa. 36’ Adejo in veste di attaccante consegna una palla d’oro a Strasser, che ricevutala la manda di poco a lato del palo destro di Bressan, tra la disperazione di Atzori.38’ In seguito a fallo di Ipsa, Zecchin batte una punizione  che arriva sulla testa di Pavoletti, che inforca i trampoli, saltando più alto dei difensori amaranto  e  spedisce  in rete.Varese 1,Reggina  0. ( Non dimentichiamo che Zecchin ci aveva castigati anche a Reggio qualche anno fa, quando  su infortunio, di Ebagua ,era stato super lesto nel calciare la punizione che aveva consentito al Varese, mi sembra, di pareggiare ) . 45’ Tentativo di Strasser di fare goal, ma per essere entrato a gamba tesa viene punito con calcio di punizione. 46’ Azione di attacco della Reggina,ma Maicon, da posizione favorevole, manda sulla traversa.La Reggina, ancora una volta, esce battuta dal Franco Ossola, seppur giocando oltre metà del secondo tempo in superiorità numerica, che in campo, comunque, non si è vista.

Nostro gradito ospite di oggi, l’amico Franco Caccamo un reggino di cuore, trapiantato a Trieste, che quando possibile commenta da stadi del Nord,le partite della Reggina per Radiotouring, o assiste ad esse, coadiuvando nel commento Rocco Musolino.

Che la trasferta di Varese nascondeva parecchie difficoltà era cosa nota, ma è pur vero che la Reggina ammirata contro il Novara lasciava intravedere un possibile cambio di rotta anche lontano dal Granillo. Ma il calcio si sa, non è scienza esatta e la differenza sta nel riuscire, anche inmmeritatamente, a capitalizzare al massimo una delle pochissime occasioni. L’uomo della provvidenza porta il nome di Pavoletti, non uno qualunque bensì un centravanti di razza capace di caricarsi sulle proprie spalle tutto il peso dell’attacco varesino rimasto orfano dell’espulso Bjelanovic. E così a sette minuti dalla fine, su una apparentemente innocua punizione calciata da Zecchin, sale in cielo beffando la disattenta retroguardia amaranto e realizzando la quarta rete nelle ultime quattro partite. Eppure, malgrado la sconfitta, ci preme commentare la buona prova dei ragazzi di Atzori bravi a controllare gli avversari nei primi venti minuti di gioco, per poi prendere decisamente il sopravvento costruendo tre nitide palle gol prima dell’intervallo. Nella ripresa la musica non cambia, il pallino del gioco è sempre in mano alla Reggina che più volte dà l’impressione di poter sbloccare il risultato. L’espulsione di Bjelanovic all’ora di gioco sembra poter definitivamente indirizzare la partita verso i colori amaranto, con il Varese che pensa solo a difendersi. Atzori sprona i suoi giocatori, dopo Strasser inserisce Maza e Gerardi, il pareggio non può bastare, il tecnico vuol vincere la partita ed i cambi portano nuova linfa tanto che il banco sembra saltare da un momento all’altro. Tra il 33’ ed il 36’ la Reggina va vicinissima alla rete con una bella conclusione di Maza, il colpo di testa di Lucioni che si stampa contro la traversa, complice l’incredibile deviazione del portiere, e la conclusione poco convinta di Strasser capace di non centrare la porta da distanza ravvicinata. E mentre Atzori non sa più che santo imprecare, si arriva al minuto trentasette, sul Franco Ossola si materializzano i fantasmi del passato..... la firma in calce è quella di Pavoletti.