LA REGGINA E IL DISCORSO DELLA SEDIA A DONDOLO
A volte per farci capire, ricorriamo a ragionamenti o esempi, tratti dalla vita pratica. Per tentare di comprendere meglio l’attuale momento della Reggina mi vengono in mente tre riflessioni :
1) Quante alici pescherebbe una rete a maglie quadrate con il lato di 10 cm ?
2) Quale sarà il rendimento di un motore a scoppio in cui 2 candele sono bruciate ?
3) Il discorso della sedia a dondolo
L’esempio della rete si riferisce all’attuale portiere amaranto, Massimiliano Benassi.Non abbiamo nulla contro di Lui , anzi saremmo ben lieti di fargli riacquistare serenità, ma non saremo certamente noi a scoprire, che con un altro portiere la Reggina ,oggi, avrebbe almeno 6-7 punti in più in classifica e non occuperebbe Il penultimo posto . Purtroppo, abbiamo già scritto, che il 70% dei tiri che gli arrivano, di destro, sinistro, testa, alti, bassi, centrali, orizzontali, verticali, forti, lenti, con sole, pioggia, luce, ombra, buio, neve, ghiaccio, terremoti, lampi o tuoni, finisce in rete. Fermo restando il suo indubbio valore, psicologicamente , non ha forse ancora smaltito, l’imputazione per illecito sportivo in Cremona quater, del recente 10 Luglio … anche se successivamente è stato prosciolto. Il proscioglimento dovrebbe dargli tranquillità per evitare certe papere, come quelle compiute ieri sera sul primo gol su tiro di Rosseti e spinta in rete da Rosina al 38’, o al 85% sul secondo goal ad opera dello stesso Rosseti su un tiro, non certo imparabile sul palo che avrebbe dovuto coprire. Conscio della papera commessa sul primo goal,alla fine del primo tempo, è uscito per ultimo dal terreno di gioco, forse in attesa dei fischi della tribuna, come per dire, fischiatemi pure perché ho sbagliato, ma arrivato sotto la tribuna è stato accolto a sorpresa , da applausi di incoraggiamento. I fischi sono arrivati , però , appena tornato in campo per la ripresa ,proprio dalla curva Sud, sede del tifo organizzato, che lo ha anche successivamente beccato ad ogni tocco di palla. Speriamo che il Mr gli conceda un po’ di riposo, per consentirgli un minimo di recupero di energie mentali e…di attrezzarsi con una rete di 1 cm se vuole pescare alici…Un proverbio cinese afferma “ Non possiamo evitare che gli uccelli dell’ansia e della preoccupazione volino sulla nostra testa; possiamo però evitare che ci facciano il nido” .Questo compito spetta principalmente ad Atzori.
L’ESEMPIO DI BAIOCCO
Anche Baiocco l’anno scorso iniziò male , almeno le prime tre quattro partite, poi fu un crescendo di sicurezza e se ancora siamo, in serie B, lo dobbiamo all’ultima sua parata miracolosa a pochi secondi dalla fine a Vicenza .Baiocco è in prestito al Benevento,su 15 partite ne ha giocate 9 e dal 3 Novembre è in panchina. Anche Benassi che ha un contratto con il Lecce fino al 2015, alla Reggina è in prestito, per cui non vedremmo male un rientro dai prestiti per entrambi. Ma risponde a verità la notizia che fu proprio Atzori a non volere Baiocco , o ci troviamo difronte ad un altro caso Puggioni-Cassano ? Al limite se non si può puntare ancora su Zandrini, meglio,in questo momento il terzo portiere Licastro,che quanto meno è più tranquillo… consci,tuttavia che tutta la squadra,difesa e centrocampo compresi…, dovrebbero proteggere meglio la porta dagli attacchi avversari.
IL CASO COCCO
L’esempio del motore a scoppio, con due candele funzionanti invece di 4 si riferisce all’attacco amaranto . Nel calcio , specie quando la classifica non aspetta altro, che la marcia funebre, bisogna essere pratici e non vivere di speranza. Praticità significa misurare la situazione con la massima precisione… quasi con la scala Kelvin (che si usa in fisica ). Il non vivere di speranza significa non attendere che Cocco ritorni ad essere quello del 2011-2012 dell’ Albinoleffe, quando su 31 partite disputate segnò 12 goal. Ieri sera ,ci dispiace per Atzori sul quale è riposta anche la nostra fiducia, ci attendevamo se non proprio dall’inizio, almeno per un tempo Gerardi, che invece è subentrato al 69’ e qualcosa di buono l’ha fatta vedere, specie al 72’ quando dopo uno scambio con Di Michele ha lasciato partire un forte tiro, anche se centrale, che Lamanna ha respinto. Cocco si è mosso discretamente per i primi 25 minuti circa, poi , abbiamo giocato in 9.
L’ATTACCO AMARANTO
La squadra manca di punti riferimento in attacco. Di Michele,fa quello che può con luci e ombre settimanali. Ieri , comunque, al 36’ gli arriva a due metri dentro l’area di rigore senese, un bel lancio di Lucioni, ma viene platealmente sgambettato da Giacomazzi, che qualche minuto prima aveva commesso analogo fallo su Sbaffo al limite dell’area, senza essere neanche ammonito. Per l’arbitro è tutto regolare. Se lo stesso fallo l’avesse commesso un difensore reggino il rigore contro sarebbe stato netto. Che dire di questi arbitri miopi, presbiti o strabici, come ha anche dimostrato ieri Gavillucci, pro o contro la Reggina ? Quando ora Sbaffo, sembra dare quell’apporto che da lui si attendeva , principalmente come pendolo tra mediana ed attacco, e proprio l’attacco che non realizza. Ieri ordinaria amministrazione per il portiere senese Lamanna, a parte il colpo di testa di Lucioni al 59’ che colpisce il palo a un metro da terra, o al 72’ quando con dai e vai tra Di Michele e Gerardi, quest’ultimo fa partire un forte tiro che l’ex portiere del Bari para a stento.
LA MINI RIVOLUZIONE DI ATZORI E QUALCHE PROSPETTIVA
Ieri ,Atzori, sin dall’inizio, ha cercato di rimescolare i ruoli, invertendo le posizioni di Lucioni e Ipsa o nel secondo tempo, quando per sostenere meglio l’attacco è passato dal 3-5-2- al 3-4-3 sostituendo Maicon, con Falco e Dall’ Oglio con Louzada ,ma la musica non è cambiata. Sbaffo c’insegna che un giocatore per rendere ha bisogno di continuità in campo, essendo diverso ciò che si vede in allenamento e quanto si riesce a rendere in partita. Lo stesso risultato l’ avremo quando riutilizzeremo Maza . L’unico che forse non risente dello scarso utilizzo è Gerardi, anche se entrando a partita iniziata, è più mobile. Si parla del rientro dal prestito di Arrighini dal Pontedera, Lega Pro, prima divisione, dove ha già realizzato su 15 partite 6 reti. Potrebbe essere una soluzione ? Per mantenere i buoni rapporti con il Lecce si potrebbe chiedere Miccoli, che forse avrebbe piacere di tornare in serie B.
LA REAZIONE DEL PUBBLICO
A fine gara il pubblico ha contestato con fischi la squadra . Qualche barlume di speranza l’ha lasciata trapelare Atzori nelle interviste di fine partita, quando ha detto che probabilmente la squadra alla riapertura delle liste, sarà rinforzata. Potendo, consiglierei ad alcuni calciatori chiacchierati o poco utilizzati, di cambiare a qualunque costo aria, dal momento che una malaugurata retrocessione della Reggina in Lega Pro, li vedrebbe coinvolti negativamente nel corso del mercato estivo.Oggi per una nuova piazza, partirebbero dalla serie B e non da retrocessi dalla serie B.
DIFFERENZA FRA REGGINA E SIENA
Ieri la differenza l’hanno fatta i vecchietti del Siena : Giacomazzi in difesa e Rosina in attacco. Specie Rosina ci ha dimostrato quanto un buon cervello a centrocampo possa essere utile a tutta la manovra difensiva e offensiva . Gli applausi del Granillo che Rosina ha ricevuto a fine gara, non sono da attribuire solo al fatto che è figlio di Calabria ( Belvedere Marittimo ), ma forse principalmente per quanto ha fatto vedere in campo.
IL DISCORSO DELLA SEDIA A DONDOLO
Si riferisce, all’intera squadra, che pur essendo migliorata in fase offensiva con il ritorno di Atzori, è dominata dall’ansia , e come la sedia a dondolo, pur muovendosi sempre, non riesce a fare passi in avanti,… e lasciare i bassifondi della classifica.