La crescita futura sarà direttamente proporzionale a due variabili : riorganizzazione interna, sia societaria che tecnica, e revisione della rosa.

22.12.2013 19:26 di  Franco Cleopadre   vedi letture
La crescita futura sarà direttamente proporzionale a due variabili : riorganizzazione interna, sia societaria che tecnica, e revisione della rosa.
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com

A commento della sconfitta in casa con il Palermo scrivevamo
“Se il famoso genio della lampada di Aladino mettesse assieme le competenze di Lippi, Guardiola e Mourinho, per risollevare le sorti di questa derelitta Reggina, la classifica alla fine, non subirebbe grandi sussulti. Dopo 10 giornate non solo confermiamo quella valutazione ma  ne siamo sempre più convinti della nostra precedente valutazione. Era il 12 Ottobre, la 9 di campionato, quando con una bella prestazione la Reggina, vinse per 2-1 contro l’Empoli e Atzori rinviò l’esonero con il terz’ultimo posto in classifica  e 9 punti. Ieri, dopo 10 partite, cioè alla 19, ci ritroviamo penultimi in classifica, passando dal terz’ultimo al penultimo posto con 13 punti. Ciò significa anche che su 30 punti a disposizione ne abbiamo conquistato solo 4  e che il fallimento è totale… o se si preferisce un termine di moda, il default è completo. Siamo andati più volte alla ricerca delle cause e concause che faranno ricordare questa stagione come la peggiore della gestione Foti primo o secondo che sia .
REGGINA = SQUADRA DI PASQUA
Non ci meraviglieremmo se come soprannome ci venisse attribuito “ Squadra di Pasqua “, perché la festa di Aprile, ci ricorda la Resurrezione di Cristo e qualunque squadra , escluse “ tre sfortunate” ( Juve Stabia, Empoli e Padova )  hanno giocato contro la Reggina, sono risorte .Tra esse  Modena, Pescara, Cittadella, Spezia, Siena, Brescia  ed ieri, Cesena, squadre in crisi di risultati, .che battendo la Reggina hanno ripreso a marciare.
PROBABILI CAUSE DELL’ATTUALE SITUAZIONE
Volendo forzare il giudizio di benevolenza su tanta crisi amaranto, individuiamo nelle difficoltà societarie ( organizzazione ed altro ) ,nei torti arbitrali ,nel modestissimo livello qualitativo di alcuni calciatori, le probabili cause di tanto sfascio. Ad esse spesso si associa la paura dei fischi, quella di sbagliare e la carenza di energie mentali per contrastare l’avversario o se si preferisce, la mancanza di coraggio, aggressività e cattiveria agonistica. I pensieri negativi paralizzano spesso l’azione Se questi venissero sostituiti con competenza, abilità, capacità, carisma, leadership di certo cambierebbe molto. La fiducia rappresenta il punto di partenza di ogni obiettivo e dà vita e potenza al pensiero. Le mete ambiziose richiedono crescita mentale e non solo buone qualità  fisiche o tecno/tattiche. Non è escluso, anzi è facilmente ipotizzabile che alcuni calciatori amaranto, cambiando aria a Gennaio, riuscirebbero a ritagliarsi una prospettiva futura migliore.
POSSIBILI TERAPIE E RICHIESTA AL GENIO DELLA LAMPADA
Ma forse il primo passo è riportare ordine, fiducia, nuova linfa, non di facciata, in società, riorganizzare la struttura tecnica ( Direttore , Osservatori, ecc. ). Ex Presidente Foti, qua si parrà la tua nobilitate, direbbe il sommo poeta. Sappiamo non essere facile o agevole ciò che l’attende, ma nutriamo forti speranze che Lei, super forte della quasi trentennale esperienza nel mondo del calcio, saprà a quali risorse attingere, per salvare la nave dal naufragio. Siamo pronti a chiedere al Genio della lampada di Aladino di spostare la scadenza del centenario al prossimo 31 Maggio, quando tutti insieme potremmo festeggiare al Granillo,la seconda impresa della sua gestione ,dopo quella della penalizzazione di 11 punti. Il 21 Dicembre , giorno della sconfitta di Cesena,  è anche il giorno del solstizio d’inverno, quando  le ore  del giorno tendono a crescere e noi tutti confidiamo che possa crescere anche la posizione in classifica della nostra Regina. La crescita sarà direttamente proporzionale a due variabili : riorganizzazione interna, sia societaria che tecnica, e revisione della rosa.Basilare ,in questo momento,è la figura di qualcuno ( Direttore Tecnico, Direttore Sportivo, Manager…ecc ) che affianchi per competenza il Socio Foti, nella scelta di elementi  capaci e motivati a far risalire la china alla squadra. Atzori è fortemente motivato alla salvezza, ma con il potenziamento delle risorse umane e mentali…
AUGURI REGGINA
Preferisco sostituire l’ analisi sull’insuccesso di ieri al Manunzi di Cesena, con gli auguri a tutta la squadra per le prossime festività e sono dell’idea che  l’ennesima formazione mandata in campo, priva inizialmente di attaccanti di esperienza , rappresenti  il tentativo estremo di pescare l’asso di briscola dall’intero mazzo.  Formulo contestualmente  le più vive condoglianze all’amico Prof. Giuseppe Pellicone per la perdita del fratello Matteo, entrambi amici di tante giovanili partite di calcio. 
Nostri graditi ospiti di oggi, gli amici reggini, Dott. Vittorio Durante ,Primario di medicina interna all’Ospedale di Cesenatico, ed altro amico residente da circa 40 anni  al Nord e che preferisce mantenere l’anonimato
VITTORIO DURANTE
Sono appena tornato a casa dalla partita fra Cesena e Reggina, con tanta rabbia in corpo. Premetto che prima della partita ho salutato lo storico Presidente e con sincerità  affermo di averlo trovato un po’ giù. Conoscendolo  sin dai tempi del Liceo, credo che faccia fatica ad accettare questa situazione.
La partita in sintesi :Errori marchiani dei difensori nella ripartenza e tre gol in saccoccia.Il Cesena ringrazia senza strafare ! Che considerazioni  fare allora ?
Questa squadra entra in campo paurosa, disunita ,pronta a rinfacciarsi gli errori, un con l’altro. Già dopo pochi minuti litigavano Adejo e Colucci. Ognuno  svolge  il suo  compitino e non si aiutano fra  loro.
Credimi, Franco, ero allo stadio 2 ore prima dell'inizio( oh questa passione),vedevo allenare da una parte Rossini portiere del Cesena, all’ esordio, e Zandrini nell'altra porta. Il nostro dava la sensazione di essere innaturale nei movimenti, forse perché avvertiva troppo  la responsabilità che gravava sulle sue spalle. Difesa: Lucioni e Adejo commettono ingenuità, si impegnano tanto, ma oggi sono forse due buone riserve. Strasser lento, lento fuori ruolo. Foglio impegno e molti errori.Di Lorenzo forte ma fuori ruolo , e  il centrale.Louzada: chi è' costui ? Impegno zero. L’'avevo vicino al mio posto  ed urlavo per stimolarlo, ma niente proprio niente. Caro Franco e cari amici Reggini,o a Gennaio si fa come il Torino qualche anno fa o la lega Pro ci aspetta. Sono deluso, amareggiato. Il povero Atzori non ha colpe grosse, forse si fissa con qualche giocatore, Il Sig. Giacchetta c'entra qualcosa? Finisco sperando che l'amico Lillo riesca a sollevare il morale della squadra che è a terra e dia uno scossone non ai vertici della classe dirigente ma ai tecnici che non ne stanno azzeccando una. Via il sigr. Giacchetta, via lo staff tecnico, tranne quello di Atzori. La primavera e le squadre giovani stanno deludendo. Dai Lillo coraggio e riprendi in mano  la situazione.
Saluti ed auguri ai miei concittadini e a tutti i tifosi amaranto.
Vittorio da Cesena
ANONIMO
La Reggina di oggi si chiama Foglio: furbo nel propiziare la rete dell' "Angelo" Gerardi, ingenuo o, meglio, impreparato, nel liberarsi del pallone nell' azione del terzo gol cesenate. Il Cesena ha " battezzato " la gara nei primi venti minuti, con una gestione prevalentemente fallosa ed antisportiva del gioco, non capita dall' appena sufficiente Ciampi del primo tempo, condizionando con due infortuni cercati e causati a Sbaffo ( oggi apparso più determinato) e Rigoni, le scelte tecniche del povero Atzori. I ragazzi ce la mettono tutta, ma evidentemente non basta, non per volontà , bensì per limiti tecnici di ognuno che, in serie B, fanno la differenza. In merito al goal di Gerardi propiziato da Foglio il caso rientra nella regola 3 del gioco del calcio che recita :
"Se un calciatore oltrepassa accidentalmente una delle linee perimetrali del terreno di gioco, non si ritiene che abbia commesso un’infrazione. L’uscire dal terreno di gioco può considerarsi come parte di un’azione di gioco “. Ciò rende inutile ogni perplessità riguardo l'intervento di Foglio sul pallone giocato con i piedi, su retro passaggio  di un compagno, dal portiere avversario. Il calciatore amaranto esce accidentalmente dal terreno di gioco  in quanto, in velocità, non riesce a frenare la propria corsa dopo il lancio del pallone da lui calciato dalla linea perimetrale in prossimità dell' area di porta avversaria, finendo oltre un cartellone pubblicitario; l'azione prosegue e dopo circa 20 secondi, il tempo di rialzarsi, rientra regolarmente nel terreno di gioco mentre il n.1 del Cesena era intento a rilanciare con i piedi il pallone ricevuto su passaggio di un compagno; Foglio gli "ruba" con assoluta regolarità il pallone passandolo a Gerardi che realizza la rete. Per inciso, il preventivo assenso dell'arbitro per rientrare nel terreno di gioco è necessario solo se l'uscita si è resa  necessaria per essere soccorso in seguito ad infortunio o in caso di sanguinamento e il suo equipaggiamento presenta  macchie di sangue,  o per qualsiasi altra ragione, esclusa naturalmente quella accidentale. Inoltre, viene ritenuto un comportamento antisportivo, l'uscita dal terreno di gioco per aggirare la regola del fuori gioco o, per i difensori, per mettere in fuori gioco un avversario.