L'ASD REGGIO CALABRIA AD UN BIVIO ?

15.01.2016 16:35 di Franco Cleopadre   vedi letture
L'ASD REGGIO CALABRIA AD UN BIVIO ?
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© foto di Federico De Luca

STRANEZZE   DEL CALCIO - Nel momento in cui l’ASD Reggio Calabria, incasella il nono risultato positivo, quindi, calcisticamente , è in netta ripresa  rispetto alla disastrosa partenza, tiene banco il dibattito sul terreno di gioco sul quale la squadra  si può allenare.

L’INTERVISTA DI LAMBERTI-  Nell’ultima  puntata   di FUORI GIOCO, di  RTV, condotta da Andrea Ripepi  e Federico  Lamberti ,  abbiamo  seguito l’intervista  che Lamberti  ha fatto  al Presidente della Provincia, dott. Giuseppe Raffa, con il fine di rimestare le acque,  sulla questione  Sant’Agata. Raffa si  è sforzato  di affermare  che  i due contendenti ,  ovvero la Reggina Calcio 1986 e l’ASD Reggio Calabria, devono  trovare, tra loro, un punto d’ incontro.

INTERVENTO TELEFONICO DI  MIMMO PRATICO’- In trasmissione  è intervenuto telefonicamente  il Presidente dell’ASD Reggio Cal, Dott. Mimmo Praticò,  il quale ha  affermato   che ha più volte scritto, sul tema, sin da Agosto , allo stesso  Raffa,  senza ottenere  risposta  scritta... al di fuori  di  promesse verbali.

IL GIOCO DEL TIRA E MOLLA -  Il tira e molla,  è un percorso ,per definizione,senza uscita, per  cui  il tifoso è rammaricato per questa situazione di sofferenza della squadra. Ma è anche  memore  del  recente passato, quando  il presidente Foti, per di più, assillato  da problemi di salute, e cercando di salvare la Lega Pro, lamentava   essere stato abbandonato da  tutti,… meno che da Mimmo Praticò.  Cosa è cambiato  oggi  fra i due  amici ? Perché Foti, dichiaratosi sempre primo tifoso della squadra,oggi  non è disponibile ad andare incontro al suo passato e perché NO, al suo futuro? E’ timoroso di  trovarsi un topolino in casa, non gradito alla Juve, e di intralcio alla nascente scuola calcio ? E chi è in grado di negare oggi,  che crescendo l’ASD Reggio Calabria,  domani non  possa diventare  una vetrina della scuola calcio Reggina 1986?

ALCUNI  CONTENUTI DELL’INTERVENTO DI PRATICO’ – Nell’ intervento, Praticò  ha detto con chiarezza  che la sua battaglia non è finalizzata  ad ottenere  il Sant’Agata, “ NOI  NON ABBIAMO BISOGNO DEI CAMPI DEL SANT’AGATA, ABBIAMO BISOGNO DEI CAMPI  DOVE GIOCARE “…avere un campo DELLA COLLETTIVITA’, dove fare allenare la squadra ,sia esso Ravagnese,  Cataforio ,Catona…,Hinterreggio…andiamo ai fatti concreti…io non so che farmene del Sant’Agata…se abbiamo il coraggio affrontiamo i problemi  per bene, non parliamo il politichese,il politichese non porta a nulla… FINO A OGGI SOLO CHIACCHIERE…dalle 7 in poi di domani, Presidente Raffa, io sono  disponibile ad incontrarci, anche con l’altra Società, ma ho l’impressione che sia stato tutto deciso…Ritirare la squadra domani mattina perché questo merita questa città o una parte di questa città ” . Questi alcuni passaggi dell’intervento di Praticò,dai quali ,si deduce con chiarezza, che Lui non è innamorato del Sant’Agata ma,  avverte con amarezza e  forza, l’esigenza  di poter disporre di un terreno, diverso dal Granillo ,sul quale fare allenare la squadra… e nella parte conclusiva dell’ intervento si evince che attendeva un appoggio maggiore ,anche dalla comunicazione…ed Alfredo Auspici, conduttore assieme a Franco Polimeni e Ferdinando Ielasi della trasmissione giornaliera di videotouring, TUTTI FIGLI DI PIANCA, ospite in studio, gli ha chiesto cosa possono fare loro.

A nostro modo di vedere, Mimmo ,dal tono visibilmente adirato, ha fatto un discorso abbastanza chiaro, esprimendo  una  posizione  fondata su  SACROSANTA RAGIONE  e per la quale, la Società , è ben disposta a mettere le mani in tasca. 

OGGI, L’ ASD REGGIO CALABRIA,  È  LA MASSIMA REALTÀ  RAPPRESENTATIVA  DELLA CITTÀ, nel mondo del calcio, per  cui  riteniamo giusta la  battaglia che sta portando avanti  per non dover  trasformare  la squadra in un’accozzaglia di zingari… senza fissa dimora, rischiando di deludere le attese del tifoso e mandare in fumo le risorse che sette persone ,coraggiose ,hanno investito per non far sparire il calcio da Reggio Cal.

CARO  DOTT. RAFFA, superfluo  ricordarti il discorso di Maometto e la montagna, o che Napoleone ebbe a dire : La parola, impossibile, non esiste nel mio vocabolario. Il tifoso e la città si attendono  da un valido e capace amministratore ,quale sei tu, non uno scaricabarile,non il politichese, bensì  un gesto finalizzato  alla  chiarezza e all’autorevolezza che ti competono. In tal senso  tifoso e città , ti  propongono  di organizzare un pubblico  dibattito,  , nella Sede che riterrai  opportuna, per assegnare  il Sant’Agata  o in alternativa  uno dei  campi di calcio presenti  nel  territorio, quale sede degli  allenamenti della ASD Reggio Calabria. Solo dopo tale iniziativa il tifoso e il cittadino   potranno  fare  le loro  valutazioni per dispensare ,al momento opportuno, medaglie , cartellini gialli o rossi.

Fin oggi riteniamo che il fatto di  aver dovuto  peregrinare fra Cittanova e i campetti  limitrofi alla città, sia costato alla società,  all’incirca 100 mila euro, che si sarebbero potuti investire per rendere  più competitiva la squadra . Il gruppo di Soci che fanno Capo a Mimmo Praticò,perché giovane, potrebbe  stancarsi  di assistere a ulteriori  prese per i fondelli  e a quel punto chi sarà il nuovo Mimmo Praticò ?  In questa malaugurata  ipotesi  non ci rimarrebbe che concludere con le parole di Nicola Giunta :

Chistu è u paisi aundi  si perdi tuttu

aundi  i fissa sunnu megghiu  i tia,

u paisi i m’incrisciu e mi ‘ndi  futtu

ed ogni cosa esti  fissaria.