IMPARANO PIU’ I POPOLI DA UNA SCONFITTA,CHE NON I RE DAL TRIONFO
Sapevamo che contro il Matera sarebbe stata una battaglia dura,ma neanche Leopardi,noto per il suo pessimismo,avrebbe ipotizzato per la Reggina una Caporetto così eclatante.
L’amico Mimmo Durante, recentemente scomparso ,amante delle statistiche ,avrebbe scritto che la sconfitta di Domenica sera è entrata di prepotenza negli annali di storia della Reggina ,come la batosta più sonora e clamorosa per proporzioni.
Siamo andati a spulciare i “ sacri testi” e salvo errori ,abbiamo rilevato che le precedenti vistose sconfitte in casa , sono datate 18 Novembre 34 , Reggina- Palmese 0-4 e stesso punteggio il 13 10 63 per Reggina-Sambenedettese e in serie A, sempre con 4 goal subiti, il 7 Novembre 99 e il 18 Dicembre 2005 contro Roma e Inter. Quindi,mai avevamo subito 6 reti in casa. Proviamo a schematizzare /ipotizzare i motivi della sconfitta:
- La squadra sin dall’inizio è apparsa contratta, vuoi per la caratura dell’avversario,vuoi per la pressione psicologica che spingeva verso il successo.
- Anche se il morale di squadra poteva essere a mille ,dopo la brillante prova di Caserta, qualcosa doveva rodere dentro ciascun calciatore.
- Aver subito il rigore ad inizio gara ha certamente appesantito il quadro psicologico.
- Il Matera sin dal calcio d’inizio ha utilizzato le stesse armi che avevano reso forte la Reggina dopo la partita di Fondi : aggressività, velocità, pressing.
- Condizione di certo aggravata dalla bella coreografia offerta dalla curva,ma che ha ridotto di molto la visibilità, un pensiero in più per chi doveva difendere, e che avremmo visto meglio se fosse partita prima, ad un segnale convenuto, con il suo massimo all’ingresso delle squadre in campo per sfumare la carica di Auteri e accelerare quella di Zeman.
- Errori individuali a catena sia del pacchetto difensivo che del portiere, di anticipo, di posizione,di colpo d’occhio,di previsione.
- Arbitraggio limitato nella valutazione dei falli, ma poco oculato nell’assegnazione dei falli pro-Reggina .Il portiere amaranto, Sala, sul podio in precedenti partite , è incappato nella peggiore prestazione del Granillo e poteva essere espulso nel caso del giusto rigore concesso al Matera.
- L’assenza di Kosnic ha influito particolarmente sul reparto arretrato, considerato che Gianola e il sostituto di Kosnic, ovvero De Bode, non sono due fulmini di guerra in quanto a rapidità .
- Con il senno di poi si potrebbe pensare che sin dall’inizio il passo di Bangu avrebbe potuto costituire un più proficuo ostacolo per gli scambi veloci tra i centrocampisti e gli attaccanti lucani.
- Senza nulla togliere al prestigioso lavoro fin oggi svolto da Karel Zeman, vogliamo sperare che se “esperienza è la somma delle fregature”, tutti dalla sconfitta con il Matera, ne dobbiamo trarre vantaggi, tifo organizzato/coreografie ed allenatore compresi, nel modificare, anche n corsa, qualche scelta.Non abbiamo compreso, ad esempio, quando Coralli si è recato sotto la curva sud, per chiedere di spegnere i fumogeni, perché l’invito è stato sottovalutato.
Siamo stati critici verso il tifo organizzato ma non possiamo sottacere un suo gesto che meritava la copertina non solo della Domenica Sportiva,ma dei principali quotidiani sportivi nazionali.
Quando quella stessa squadra, con in testa l’allenatore, umiliata ,mortificata ,schiacciata dagli avversari, con un pesantissimo 2-6, si è presentata sotto la curva che l’aveva sempre acclamata , anche stavolta sono partiti gli applausi ,che hanno coinvolto tutto lo stadio ed espresso senso di maturità ed affetto. Bravi ragazzi avete dato una lezione di dedizione, attaccamento, devozione che probabilmente sarà servita a rendere meno amara per tutti , la sconfitta .Mazzini diceva : Imparano più i popoli da una sconfitta ,che non i re dal trionfo.