IL TIFO AMARANTO NON ATTENDE MIRACOLI DA LECCE,MA...
Secondo convinzioni della vigilia , il Cosenza avrebbe fatto un sol boccone della Reggina 1914, ...come i pesci che abboccano all'amo...ma alla prova dei fatti ...è stato il Cosenza ad abboccare all'amo. I lupi, specie nel secondo tempo, si sono ritirati nella tana e sono stati fortunati , all' 87' quando Gianola per un pelo, su punizione di Bangu,non è riuscito a stanarli .Ma si sa ,il calcio è fatto di alti e bassi e neanche il recupero del cosentino Mungo o del reggino Coralli, sono serviti a spostare l'asticella del risultato finale. il loro allenatore,Roselli ,lamenterà in sala stampa, il colpo di testa di Caccetta al 93', che ricevuto un cross dalla destra da Baclet, da dentro l'area di rigore ,consegna la palla al portiere amaranto Sala. Ma lo stesso tecnico rossoblu, non ha avuto difficoltà ad ammettere , il calo della sua squadra nella ripresa. A riprova basta aver seguito la gestione delle rimesse in gioco del portiere cosentino Perina, fatte per buona parte di perdita di tempo...segno evidente che il Cosenza mirava solo al risultato ad occhiali e quindi tendeva a rallentare il gioco .
Se nel primo tempo,le azioni si sono nel complesso equivalse, nella seconda frazione di gioco i reggini sono saliti in cattedra e al triplice fischio di chiusura del discreto arbitro Giua di Olbia,il risultato ad occhiali agli uomini di Zeman, sta decisamente stretto. Se la vittoria, venisse assegnata, ai punti, come nel pugilato, l'arbitro alla fine avrebbe alzato il braccio degl amaranto.
Della formazione di casa abbiamo ammirato la freschezza atletica, l'aggressività e la serenità con la quale hanno affrontato i cugini. Nessun timore riverenziale, sfida a viso aperto, squadra sbarazzina, anticipo,corsa, grinta, carica emotiva, determinazione. Sono state queste le principali armi dei ragazzini di Zeman e che stanno facendo occupare alla squadra posizione di metà classifica ( eravamo noni ed ora siamo undicesimi ) ,e ritornare il sopito entusiasmo allo stadio .
E' bene, però, non farsi illusioni,l'obiettivo al momento, non può che essere una tranquilla salvezza, specie se Coralli o Bianchimano, saranno più accorti nel non farsi pescare in fuorigioco. In definitiva ,una Reggina 1914, attendista,alla finestra, con un occhio probabilmente rivolto alla classifica e alla riapertura delle liste di trasferimento e l'orecchio teso a cogliere il segnale di qualche nuovo sponsor.
Domenica la Reggina 1914, si recherà a Lecce , una delle formazioni più accreditate per la vittoria finale. Il tifoso reggino è conscio delle potenzialità di questa formazione ,che assieme a Foggia, Matera,Juve Stabia e la possibile sorpresa finale, sono candidate al salto di categoria.
L' organico pugliese prevede ,tra gli altri, gli ex reggini in serie A e B Giosa, Freddi , Cosenza,che non faranno sconti,oltre che Contessa nel 14/15. Gli amaranto recandosi in Puglia ,sono consci che non hanno nulla da perdere,ma tutto da guadagnare,per cui il gruppo potrà godere della favorevole condizione psicologica ,frutto dell'apprezzabile avvio del torneo. Dalla condizione psicologica a quella fisica il passo è breve , per sostenere un atteggiamento mentale positivo e per stimolare l'autostima e la fiducia in se stessi. Il tifo amaranto non si attende miracoli da Lecce, ma confida in una prestazione dignitosa e che non si traduca in un punteggio tennistico.