IL SUCCESSO DIMOSTRA CHE...
E’ bello scrivere di un incontro di calcio, prima ancora che della partita, dei rapporti che intercorrono fra due tifoserie gemellate.I Baresi arrivati a Reggio, hanno percorso, viale Galileo Galilei che conduce allo stadio, sventolando le loro bandiere assieme a quelle dei Reggini, che li hanno accolti con grande calore. L’amicizia si è consolidata anche negli spalti della Curva Sud, con striscioni e slogan elogiativi per entrambi i colori. Spettacoli d’altri tempi, che ricordano come tifare per la propria squadra, non significa solo pensare ai tre punti o a insultarsi reciprocamente, ma può anche significare tessere buoni rapporti d’amicizia che nessuna norma potrà mai sopprimere .
Il Bari è sceso in campo privo del capitano Caputo, ( sostituito da Tallo ), reduce da un intervento di riduzione di una frattura allo zigomo destro e degli squalificati Polenta e Sciaudone ( sostituiti da Ristovski e De Falco).La Reggina era priva dello squalificato Bergamelli
Gli amaranto, anche se con tanta sofferenza, specie nel secondo tempo, quando il Bari ha dato il meglio di se per pareggiare l’incontro, hanno vinto la prima delle otto finali che li attende in questo tormentato torneo di serie B, il peggiore ,forse, della gestione Foti.
I risultati della 35 giornata con le sconfitte di Bari ed Ascoli hanno consentito ai Reggini di uscire dalla zona play out anche se nel segmento di tre punti si ritrovano 9 squadre,Reggina compresa e tra esse anche la Ternana dei reggini Toscano e Ceravolo oltre che dell’ ex Ragusa, prossima avversaria degli uomini di Pillon e che sabato ,solo dopo essere rimasta in 10 per espulsione di un difensore, ha lasciato i tre punti a Verona. Tutti i giochi sono ancora aperti . L’importante è non mollare, dare nelle partite rimanenti, per dirla con Mazzarri, il 120%, e noi aggiungiamo il motto che abbiamo imparato da bersagliere “ Con impeto e ferreo cuor,oltre l’ostacolo”.
La vittoria con il Bari ci mette al riparo da eventuale classifica avulsa nei confronti dei cugini pugliesi,avendo la Reggina vinto anche a Bari ed in notturna, alla 14 di andata con il quarto goal di Comi.
Dopo la sonora sconfitta di Varese abbiamo scritto: “La partita è stata negativa come approccio mentale del collettivo, costruzione di gioco di squadra, partecipazione individuale…Gli uomini di Pillon , hanno giocato solo con i piedi. La testa l’hanno lasciata a Reggio.
Per offrire al lettore una chiave di lettura dell’incontro con il Bari è sufficiente sostituire l’aggettivo “negativa” con positiva ( soggetto la partita ) e ricordare che giocando a Reggio, i calciatori hanno impegnato pure la testa,…che a Varese avevano …lasciata a casa. L’incontro con il Bari ha dimostrato che quando si riesce ad evitare il corto circuito testa/piedi i risultati arrivano. Ci siamo chiesti il PERCHE’ ,dandoci le seguenti risposte :
1) La squadra ha saputo amministrare il vantaggio iniziale
2) La difesa ha dimostrato di avere dimenticato la scoppola di Varese ed ha espresso coordinazione nei movimenti, nel contrasto con palla a terra , frontale, di dietro , laterale e aereo
3) Al limite del fisiologico, le rimesse avventate, i rilanci occasionali, gli errori di posizione rispetto all’avversario , a vantaggio del temporeggiamento in fase di possesso , scambi tra le linee, smarcamento a sostegno del compagno, occupazione degli spazi ( ecco testa e piedi a Reggio )
4) Riducendo la distanza fra gli uomini ed i reparti sono stati evitati errori di appoggio e quindi consegnati meno assist involontari agli avversari.
5) Il modulo a dispetto del 4-4-2 o 3-5-2, è stato anche un 4-3- 3-, dove Sarno ha fatto la fascia, interdicendo e ripartendo , sfruttando le doti che lo caratterizzano : agilità , velocità ,’imprevedibilità. E non poteva andare diversamente al Maradona Junior amaranto, giorno del suo onomastico...Auguri, Vincenzino, anche se con ritardo. Il numero 7 reggino, ha dato il migliore contributo, nel momento in cui con le sue piroette è stato capace di fare risalire la squadra , respirare la difesa e impegnare su di lui, due o più avversari, creando , anche superiorità numerica . E’ vero che non ha brillato per assistenza alle punte, ma “non si può contemporaneamente “cantare e portare la croce”.
6) Hetemaj, più volte da noi criticato per carenze nella fase di costruzione, ha ragionato di più rispetto ad altre prestazioni, per cui il suo contributo è risultato maggiore in fase di interdizione e spinta offensiva.
7) La difesa a 4 ha espresso maggiore sicurezza ,alleggerendo il lavoro dei centrocampisti che si son potuti dedicare meglio a sostegno delle punte Gerardi e Di Michele, come dimostra la splendida azione iniziale di Barillà che ha portato al goal di Di Michele…anche se qualche rischio si è corso.
8) Gerardi si è fatto anche apprezzare non solo come punta di movimento ma anche per prestanza fisica ,ingaggiando e vincendo spesso duelli fisici con gli avversari.
9) La squadra ha giocato avendo ben chiaro sia l’obiettivo immediato(la vittoria) che quello finale(la salvezza )
10) Il successo dimostra che se si rema tutti nella stessa direzione e verso (Società, allenatore, calciatori e tifo organizzato ), crescono le prospettive di salvezza.
FOTO:
1)L'abbraccio di Di Michele e Barillà dopo il gol
2) Adejo in una fase di gioco
3) Sarno in un'azione offensiva
4) Baiocco salva sulla linea un tentativo di Tallo