Il problema non riguarda la possibilità, ancora intatta, di raggiungere il quartultimo posto, bensì l’enorme difficoltà ad accorciare le distanze dalla quintultima

26.03.2014 20:26 di Franco Cleopadre   vedi letture
Il problema non riguarda la possibilità, ancora intatta, di raggiungere il quartultimo posto, bensì l’enorme difficoltà ad accorciare le distanze dalla quintultima

E’ delle ore 13:22, di oggi,  il comunicato della Reggina Calcio dal titolo  ADESSO BASTA che la Società pubblica sul suo sito per protestare contro la scelta dell’arbitro  Melchiori  di Ferrara per non aver  assegnato all’ 82’ un sacrosanto calcio di rigore. A nostro giudizio,Melchiori non aveva nel complesso arbitrato male, ma anche i ciechi hanno visto che Di Michele era in vantaggio su Garofalo dopo l’assist di Barillà , e il difensore emiliano lo ha falciato sul punto del dischetto di rigore e si è caricato sopra.Nè si può dire che l’arbitro fosse coperto perché il fotogramma del minuto 36:43 di Sky,fa vedere , senza  ombra di dubbio che l’arbitro ha la visuale libera e di Michele è in vantaggio rispetto al difensore anche se per qualche frazione di secondo, . A seguire uno stralcio del testo della società  la cui stesura integrale è pubblicata anche sul nostro sito : “…Minuto 82’, Barillà illumina con una verticale che mette Di Michele davanti al portiere emiliano, pronto a concludere a rete. Un tiro che non arriverà mai, perché Garofalo chiude la diagonale difensiva disinteressandosi del pallone, abbattendo il capitano amaranto all’altezza del dischetto del rigore”  .Nell’ultima partita persa in casa contro il Crotone all’ 83’  Barillà  ha commesso  un analogo fallo su Pettinari e l’arbitro Ciampi, di Roma, non ha esitato a decretare la massima punizione che ha  spento le residue speranze  amaranto ( La Reggina perdeva per 1-2 ), anzi  si è vista appioppare anche il quarto goal. Come mai tanta disparità di trattamento ? Ci sono più termini o sinonimi  per giudicare l’operato di un arbitro. Noi non esitiamo a utilizzare quelli   più appropriati , ovvero : strategia della mala fede. Non è possibile che almeno tre persone, arbitro, assistente e quarto uomo non si avvedano  di un fallo,… se  hanno la mente  sgombra  da  riserve mentali.  La regola 6  del regolamento del calcio , assistenti dell’arbitro, afferma tra l’altro ,  tra i DOVERI   dell’assistente  di segnalare  : “ Quando una scorrettezza o altri incidenti avvengono fuori del campo visivo dell’arbitro . Come documentato fotograficamente Melchiori aveva la visuale libera  e  anche in questi casi,nel dubbio, quando gli assitenti lo vogliono segnalano  il fallo. Oggi  noi recriminiamo non soltanto per il mancato rigore contro il Modena, ma per LE TANTE INGIUSTIZIE CHE LA SQUADRA STA SUBENDO. NON SI PUO’ DISTRUGGERE COSI’ UN’AZIENDA DOVE A PARTE LO SPORT E IL DIVERTIMENTO DOMENICALE PER TUTTA LA TIFOSERIA, SI METTE A REPENTAGLIO IL POSTO DI LAVORO DI TANTA GENTE. Reggio balza spesso agli onori della cronaca  per altri motivi, però, purtroppo, quando  uno dei piatti  della giustizia a farne le spese ci rimettono i deboli a vantaggio dei forti.  Ma sarà sufficiente un comunicato ufficiale  a chiedere rispetto per il gonfalone amaranto ?  Riteniamo  potrebbe anche servire  una pubblica assemblea organizzata  dalla tifoseria ,  non solo per esternare  tutta la rabbia per le ingiustizie domenicali , ma anche per dare un segno di appartenenza alla squadra, che pur con limiti strutturali, non penso che sottovaluti individualmente  la differenza  di mercato  estiva, tra calciatori di serie B  e di lega pro

Purtroppo a fine gara L’avv. Gagliardi  ha detto di non  poterci fare niente sulla difesa che prende in continuazione goal su palle inattive. Emblematico il caso di Lucioni che chiede qualche settimana di  stop per riordinare  mentalmente le idee. Il centrale di difesa è stato sempre, a nostro giudizio, tra i migliori in campo, pur se la difesa  è l’ultima della serie B a pari merito con la Juve Stabia con 51 reti al passivo e a titolo  a riacquistare  serenità perché il tifoso comprende momenti di difficolta. Tra i panchinari del Modena ieri  sedeva  l’ex portiere Taibi  che è stato accolto con applausi dal pubblico e quando il  tifo della curva ha protestato per la mancata assegnazione del calcio di rigore su Di Michele, il portiere modenese Pinsoglio, ha cercato di attirare l’attenzione dell’arbitro per qualcosa che non andava e Taibi, si è alzato dalla panchina e l’ha invitato a stare tranquillo.

La partita, tuttavia, a parte il risultato che lascia ancora ardere la fiammella della speranza , ha detto qualcosa in più :

1) Che Pambou, più che una promessa ,oggi rappresenta un valore aggiunto per questa Reggina. Speriamo che qualunque sia la categoria di appartenenza del prossimo  anno,  il francesino rimanga a Reggio, si fortifichi in termini di esperienza  per poi parlare di prospettive future

2) Che il polacco Bochniewicz ,sostituito  all’85' da  Fischnaller è una nuova realtà in casa amaranto. Positivo il suo esordio sin dal primo minuto e a chi a volte trova in Gagliardi e Zanin il capro espiatorio, vorremmo ricordare che merito loro aver lanciato questi due ragazzi della primavera che nulla hanno da invidiare a titolari provenienti da altre società.
In merito ai problemi  societari  vorremo sapere come ha fatto l’ex arbitro Paparesta  a fare acquistare dai Russi la fallita Società  del Bari e saremmo ben lieti di sapere cosa ha avuto da dire Novellino al dirigente della Reggina per beccarsi 5000 euro di multa. Mr  Novellino lo sa che i guai della Reggina sono cominciati proprio da quando Lei disse “ Sono qui per vincere “ e poi si trasformò in un flop per Lei e la Società ?

Nostro gradito ospite di oggi l’amico Franco Caccamo presente in tutte le partite che la Reggina disputa al Nord, accanto a Rocco Musolino e certamente competente di pallone. Condividiamo la sua analisi ,specie quando si schiera accanto ad un uomo che si chiama Franco Gagliardi da apprezzare non solo perché assieme a Zanin ha avuto il merito di lanciare Pambou e ieri il polacco, ma perché la regginità c’è l’ha nel sangue a differenza di alcuni che predicano amore ma seminano solo malcontento.

Il mancato successo contro il Modena rischia di spegnere definitivamente quelle flebile fiammella di speranza per poter accedere ai play out salvezza. Per capirci, il problema non riguarda la possibilità, ancora intatta, di raggiungere il quartultimo posto, bensì l’enorme difficoltà ad accorciare le distanze dalla quintultima. Anche in questo turno infrasettimanale si è persa un’altra occasione ricadendo in errori ormai consueti a cui fa da cornice l’ennesimo orrore arbitrale perpetrato ai danni degli amaranto. E sono orrori che pesano oltre modo su una squadra già fragile nel morale ed abbandonata a se stessa anche da chi avrebbe dovuto sostenerla almeno sino alla fine di un campionato che definire un calvario sembra proprio un eufemismo. Insomma un contesto difficile, dove andare alla ricerca di una soluzione sembra un'impresa titanica.
Eppure un esame di coscienza più di qualcuno dovrebbe farlo, una scossa sarebbe dovuta arrivare da chi ha ancora a cuore le sorti della Reggina specie dopo il brillante inizio del girone di ritorno o dopo quella vittoria ottenuta a Carpi che aveva concretamente riacceso la fiammella della speranza. Fatta eccezione per i ragazzi della curva sud e quello straordinario gruppo di tifosi che la segue nelle trasferte al nord, nessuno ha creduto di dare sostegno ed incoraggiamento ai ragazzotti amaranto. Evidentemente si è deciso di affondare definitivamente la Società e con essa i colori che rappresentano un'intera provincia, altrimenti ci riesce difficile capire perché dopo ogni partita si tende a ribadire che i giocatori non sono all’altezza della categoria, oppure il continuo rivangare di allenatori recentemente passati sulla panchina amaranto quando anch’essi non hanno lasciato la benché minima traccia positiva. Evidentemente tutto ciò è diventato lo sport preferito da parte di pseudo intenditori disfattisti e non propositivi. Sia ben chiaro che non si stanno difendendo le scelte societarie, quelle sono agli occhi di tutti, bensì la mancanza di sostegno a quei colori che ci rappresentano e che, allo stesso tempo, ci hanno resi orgogliosi nel più recente passato.
Molte volte tornano alla mente frasi scritte ad inizio campionato, frasi di moderata soddisfazione ma allo stesso tempo convinte nell'asserire, che a differenza dei precedenti tornei, finalmente arrivavano dei buoni calciatori ed un valido allenatore quale Gianluca Atzori fortemente sostenuto dai più, gli stessi che non hanno speso una parola per chiedere la riconferma di Pillon e che oggi si permettono di irridere Gagliardi un cosentino che ha la Reggina nel cuore molto più di reggino vero. Vergogna!

 
Francesco Caccamo