CON QUALI OBIETTIVI HA GIOCATO LA REGGINA ?
Esaminando l’incontro nel complesso, al di là delle reti messe a segno, è corretto dire che gli Stabiesi hanno dominato per lunghi tratti la partita ,pressando e costringendo gli amaranto ad asserragliarsi nella propria metà campo a difesa, quando acquisita , della vittoria.
Valutando, invece la gara sotto il profilo del cuore e dell’anima , la palma del migliore spetta agli amaranto. Andando alla ricerca, infine, del pelo nell’uovo , nella vittoria degli uomini di Pillon, diciamo che : a) Dicuonzo e Baldandezzu hanno spinto di più sulle fasce rispetto ad Antonazzo e Rizzato costretti più a coprire che a proporre ; b) A Comi a centro area sono arrivati pochi palloni giocabili ; c)Sarebbe forse meglio rinunciare a tenere a tutti costi la palla, anche in presenza di due o più avversari; d) Non guasterebbe rispolverare la vecchia regola della melina o del buttare il pallone in tribuna quando si vince : temporeggiare rallenta l’azione avversaria e di conseguenza l’agonismo e il ritmo …,mentre l’orologio scorre.
Cercando, però, solo il pelo , si rischia di perdere l’uovo e in tal senso non siamo assolutamente disponibili. Abbiamo vinto e questa vittoria ce la teniamo stretta ,stretta, senza se e senza ma.
CON QUALI OBIETTIVI IN TESTA HA GIOCATO LA REGGINA ?
1) Lasciare le zone calde della classifica
2) Dimostrare le qualità sia individuali che collettive.
3) Far tesoro del pregresso lavoro tecnico di Dionigi e attuale psicologico di Pillon.
4) Sostituire la paura con il coraggio e la fiducia.
5) Riconciliarsi con il pubblico dopo la sconfitta interna con il Cesena.
6) Essere consapevole che a fine di Marzo, non si può più parlare di “ fieno in cascina “,ma di “ oro in cassaforte”.
7) Condividere l’obiettivo precedente in termini psicologici per ottenere :allentamento della tensione sui singoli, sulla costruzione del gioco e la tifoseria.
8) A seguire :rafforzare l’autostima ( dopo la vittoria di Ascoli) e ridurre l’ansia.
9) Consolidare la convinzione che le future sfide sono alla nostra portata.
10) Mirare alla vittoria per non vanificare l’impresa di Ascoli.
LA PARTITA
La Juve Stabia si è dimostrata squadra forte e certamente merita il posto che occupa in classifica .Ha giocato con la difesa alta, costringendo i nostri due esterni di centro campo Antonazzo e Rizzato a spingersi un po’ meno in avanti, anche se entrambi hanno contribuito ad offrire a Di Michele la palla del momentaneo pareggio reggino.
La Reggina si schiera con la stessa formazione che ha vinto ad Ascoli. Le vespe di Castellamare si presentano con il 4-3-3- e sono prive del faro di centro campo , il reggino Fabio Caserta colto da attacco febbrile nel corso della notte e dell’altro reggino Figliomeni squalificato , oltre che di Mbakogu e Gorzegno . Al fischio d'inizio la Reggina si dispone con uno strano 3-2-3-2 , ma dopo pochi minuti si vede già il classico 3-5-2 per passare poi al 4-4-2. Colucci, a differenza di Ascoli è vertice basso davanti alla difesa. Gli ospiti fanno subito intendere le loro intenzioni quando al 4’ dalla linea mediana Di Cuonzo porge ad Acosty che eludendo la sorveglianza di Hetemaj e Adejo, lascia partire dai 20 metri un forte destro che Baiocco respinge di pugno. Al 13’ su calcio d’angolo dalla sinistra gli ospiti vanno fortunosamente in vantaggio .Sul tiro d’angolo Baiocco sbaglia l’uscita, la palla arriva a Improta che tira a rete, ma sbatte su Mezavilla che è a terra e si adagia in rete. 1-0 per gli ospiti. Da rilevare che all’atto del tiro del calcio d’angolo,due difensori amaranto sono stati buttati a terra da un avversario,senza l’intervento dell’arbitro . Intorno alla mezz’ora la Reggina è schierata con un 4-4-2 e intesse nella metà campo stabiese una serie di azioni che si concludono con un forte tiro di Colucci dai 40 metri che sorvola di poco la traversa. Al 39’ dalle retrovie Barillà porge a Rizzato che opera una diagonale per Antonazzo. Il laterale destro amaranto, smista su Di Michele che lesto mette in rete . 1-1
Nella ripresa gli ospiti attaccano a testa bassa per il primo quarto d’ora nella speranza di riportarsi in vantaggio ma al 63’ su calcio d’angolo di Barillà,Comi, lasciato inspiegabilmente solo in area di rigore realizza la 11 rete stagionale, portando così in vantaggio la Reggina. 2-1. Ha fatto bene Braglia a far marcare Comi a zona ?
LA CLASSIFICA E IL FUTURO
Con i tre punti di ieri, siamo a 38 e lasciamo il 19 posto per occupare il più comodo 16, il che significa che per salvarci, nei rimanenti 9 incontri, dobbiamo realizzare circa 12 punti sui 27 disponibili. Già Giovedì ci attende una sfida difficile ma non impossibile contro quel Varese, che nelle ultime 4 partite ha realizzato due sconfitte e due pareggi. Ritornare con qualche punto dalla Lombardia significherebbe, alla prossima, affrontare in casa il Bari con maggiore tranquillità, squadra che nelle ultime 4 partite ha realizzato tre vittorie ed un pareggio, e che giocherà a Reggio non solo per guadagnare posizioni in classifica ma anche per riprendersi i tre punti persi in casa con la Reggina all’andata.