CHIUNQUE, ATZORI COMPRESO, HA DIRITTO DI PORTARE AVANTI LE PROPRIE IDEE

08.12.2013 16:23 di Franco Cleopadre   vedi letture
CHIUNQUE, ATZORI COMPRESO, HA DIRITTO DI PORTARE AVANTI  LE PROPRIE IDEE
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© foto di Federico Gaetano

A fine gara Atzori si è dichiarato contento della prestazione ed ha elogiato, collettivamente i ragazzi. Ci associamo  al giudizio del Mr, ma non possiamo sottacere che una tiratina d’ orecchie  va fatta ad Adejo , anima e cuore di tanti interventi miracolosi da quando indossa la maglia amaranto, a Cocco che continua a  dilapidare e a Di Michele  che pur dando tanto in termine d’impegno , aggressività e partecipazione al gioco, non riesce a metterla dentro.
Cocco, tuttavia, l’abbiamo visto più mobile, meno statico, ma non  al punto da  meritare la sufficienza . L’amico  Franco Leotta, cardiologo a Padova e Venezia “ ammalato di Reggina “ mi faceva notare che sia Grossi che Cocco l’anno scorso erano nel Verona.  A noi è stato dato Cocco  e al Brescia Grossi, che ieri con un tiro non certo imparabile, ha dato la vittoria alla sua squadra.

RUOLO DELLA  CLASSE ARBITRALE AI FINI DELLA  CLASSIFICA DELLA REGGINA 

E’ giusto associare nella “tiratina” anche l’arbitro Maresca che ha negato  al minuto 47°, anzi per l’esattezza al 46’ 21” il rigore sacrosanto alla Reggina , per tocco di mano in area da parte di Camigliano,  senza contare le varie punizioni fischiate a senso unico, come  quella non assegnata agli amaranto per intervento falloso di Di Cesare su Di Michele  al 12’ .Dopo quello negatoci contro il Palermo, anche ieri l’uomo in giacchetta gialla, ha ampiamente “sporcato” la sua prestazione .Purtroppo, però, a farne le spese è sempre la Reggina. E la domanda che ci poniamo è : E’ mai possibile che contemporaneamente  7 calciatori  con un sincronismo perfetto ( minuto 46 ‘ 21” della ripresa )  alzino contemporaneamente le braccia per segnalare il tocco con le mani in area di un avversario e di ciò non s’avvedono né arbitro, né assistente, né  quarto uomo ? Spesso si sente dire che l’arbitro era coperto per cui non ha potuto vedere l’infrazione, ma l’assistente e il quarto uomo, che ci stanno a fare ? Solo per ritirare il gettone di presenza? Quanto dormono  questi due uomini nel corso della partita  o si tratta  di un sonno “pilotato “? Perché attivano il segnale acustico della bandierina elettronica  per attirare l’’attenzione dell’arbitro, solo per il fuorigioco e non per i falli , fuori dell’eventuale  campo visivo del direttore di gara ? E’ inutile ,al momento affermare che  nel calcio le situazioni negative e positive si compensano, perché, ad oggi a farne le spese è sempre la Reggina.

MA E’ SOLO COLPA DEGLI ARBITRI LA SCONFITTA DI BRESCIA ?

Ci sembra riduttivo ricercare nel solo arbitro il capro “ purificatore “  per la sconfitta di Brescia. La Reggina ci ha messo del suo, come ad esempio, quando  all’ 11’ ,Lucioni  dalle retrovie  fa partire un forte diagonale che raggiunge Da Silva in buona posizione che a sua svolta smista al centro, dove Cocco ,tutto solo ,all’altezza del dischetto di rigore, fa partire un forte sinistro che sfiora il palo sinistro  di Arcari. o al 18’ quando a servire Cocco è  Di Michele ,ma che il cagliaritano   forse affetto da strabismo, calcia  malamente  sui piedi di un avversario, o al 22’ quando Di Michele sfiora  la base del palo destro di Arcari, dopo averlo superato con un pallonetto.

La prima mezz’ora è forse il momento migliore della prestazione amaranto, ma quando la palla non viene mandata in rete  come  “  lamenti” rimangono solo quelli che si sentono nelle corsie  degli ospedali. La Reggina ci ha messo di suo, con la papera difensiva di Adejo che al  42’ ricevuta palla da Benassi, tenta di driblare Budel, ma  incespica  e permette a Budel di crossare in area dove è appostato  Caracciolo, che costringe Lucioni a commettere il fallo da rigore che consentirà allo stesso Caracciolo di portare in vantaggio il Brescia.. Che dire poi  del 74’ con Sbaffo  che  fa un passaggio indietro  che viene intercettato  da Oduamadi  che consegna a Grossi che fa partire un tiro a mezz’altezza, non certo imparabile,  che buca per la seconda volta la porta di Benassi.Con questo errore Sbaffo annulla la prodezza  del 59’, quando era riuscito a trovare la zampata giusta per pareggiare le sorti dell’incontro.  E che riflessione fare quando  al 29’ s’infortuna Foglio  e Atzori modifica la fascia destra, spostando Maicon sulla linea di sinistra dei 4 di difesa, dove non  trova più come avversario Grossi, ma Zambelli che gli rende la vita molto più difficile .La sagra delle “perle” si conclude al 92’ quando per la mancata concessione del calcio di rigore Colucci protesta al punto da farsi espellere. Ciò che invece non riusciamo a capire è perché, sia con Atzori, che con Castori, i nostri attaccanti si fanno spesso pescare in fuorigioco e ciò non avviene per  gli attaccanti avversari . Errori dei nostri difensori o dei nostri attaccanti  ? Tra le note liete rileviamo per primo il ritorno di Atzori in panchina, al quale auguriamo un pronto riscatto da recenti  esperienze negative , e la sua “ invenzione “ di  Strasser come centrale dei 4 di difesa e oltre che i continui miglioramenti di Sbaffo.

TRA ATTESE E REALTA’

Credevamo, alla luce delle esperienze pregresse di vedere in campo Maza e Gerardi. Così non è stato. Ognuno, Atzori compreso, ha ampio diritto di portare avanti le proprie idee e vogliamo sperare che i fatti  gli diano ragione nel proseguo del torneo. Al momento i goal mancati per staticità, mira sbagliata, scarso controllo della palla , ecc, dell’attacco amaranto ,dicono che con 13  goal è il penultimo del torneo  e ciò non ha bisogno di commenti, mentre il capocannoniere della squadra, Gerardi con 4 reti,   settimanalmente rimane per lo più in panchina, rispetto ad altri  ad altri,che denotano stato di forma precaria.

L’ANNO CHE VERRA’

Sembra che le “ interferenze “ sulla formazione o all’interno del gruppo, siano  attenuate. Ognuno  è arbitro del proprio destino. Ciò che al momento rileviamo è  che a Brescia, sconfitta a parte ,abbiamo visto una squadra  più  arzilla, efficiente ed efficace  a centrocampo, più  volitiva , combattiva, caparbia, aggressiva,  potenziali  segni che qualcosa di buono potrebbe  venire fuori  prima del rompete le righe natalizio e nella speranza che la Befana ci porti qualcosa di Buono. Abbiamo bisogno di gente che la categoria la conosce. Di pulcini da mettere nel presepe ne abbiamo già tanti. Ciò che  servono , sono galline… che facciano già le uova….