Caro Di Michele, ecco perchè bisogna essere contenti del risultato, meno della prestazione..

11.11.2013 12:48 di Franco Cleopadre   vedi letture
Caro Di Michele, ecco perchè bisogna essere contenti del risultato, meno della prestazione..
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© foto di Federico Gaetano

La  sfida tra Reggina e Padova era attesa dai rispettivi  entourage per  lasciarsi alle spalle paure di classifica  e fermenti ambientali . I  calabresi  avevano come  obiettivi ,la vittoria  , per abbandonare  il penultimo posto in classifica e rassenerare l’ambiente ,mentre   i veneti  contavano su due risultati , vittoria e pareggio ,anche  per interrompere il trend negativo in trasferta . Per l’allenatore  ospite, Mutti,  il conseguimento di uno di essi, avrebbe avuto  il  doppio sapore, non solo ai fini della classifica per il suo Padova ,ma anche di soddisfazione  personale, dopo che qualche scoria  era rimasta inevasa  nel corso della sua permanenza a Reggio dal Luglio 2001 al Novembre 2002. Ma  la sorte, quella stessa che aveva condannato la Reggina a Latina per un malinteso tra Ipsa e  Benassi, ha voluto che la gioia di Mutti, per il rigore realizzato da Ciano al primo minuto della ripresa  per fallo sacrosanto  di Ipsa su  Melchiorri , durasse solo 9’ ,quando cioè un malinteso simile a quello di Latina,  si  è concretizzato  tra il  difensore Legati e il portiere Mazzoni, che hanno  consegnato le chiavi di casa a Di Michele per mettere la palla in rete. Lo stesso Di Michele ai microfoni di Radio Touring ,  si è detto contento anche  della prestazione oltre che del  risultato, ma noi siamo  principalmente contenti per il risultato, anche se dobbiamo dire che rispetto ad altre partite abbiamo notato maggiore aggressività e volontà di ottenere i 3 punti.

PRIMO TEMPO : Il Padova  parte forte e già dopo 30 secondi   dall’inizio, Pasquato  chiama in causa Zandrini con un forte tiro angolato sulla destra  che  il portiere amaranto,con un bel colpo di reni,  para in tuffo.  Il gioco della Reggina  si sviluppa  principalmente sfruttando la  catena di destra e anche se Da Silva non è al meglio della condizione,  quantomeno  tiene  bassi  i difensori  veneti,  che  puntano   il potenziale offensivo  su Pasquato che svaria su tutto il fronte  d’attacco. Fino al 21’ nessun tiro in porta  degli avanti calabresi se non un tentativo da fuori area di De Rose che è fuori misura. Risponde  al 23’ Pasquato che impegna Zandrini  in una bella parata e al 27’ Ciano manda a lato di poco . Ma la Reggina non sta  a guardare  e al 28’ Dall’Oglio, penetra nella difesa avversaria  e fa partire dai 25  metri,  un bordata  che scuote il palo con  Mazzone  battuto.

RIPRESA : La Reggina sostituisce  sin dall’inizio Da Silva  con  Fischnaller  per rendere più pungente  l’ attacco, ma a complicare le cose ci pensa  al 1° minuto della ripresa  Ipsa che falcia in piena area di rigore  Melchiorri,  per  cui Ostinelli decreta la massima punizione che Ciano trasforma in rete con un bel  tiro alla sinistra di Zandrini. Preso il goal,  a differenza di altre volte, la Reggina non si abbatte e come dirà Castori  nel dopo partita, riesce a superare l’atteggiamento  depressivo , non rinunciando ad aggressività e determinazione, con ad esempio,un bel tiro dalla sinistra  di Fischnaller al 7’ che Mazzone para con qualche difficoltà In aiuto degli amaranto  però  accorrono al 55’ due avversari , il portiere  Mazzoni e il difensore Legati , che in seguito ad un lancio di Gerardi per Di Michele  si  scontrano e  consentono a Di Michele di trovarsi solo davanti alla porta …spalancata. Esulta il capitano amaranto non solo per il goal, ma anche perché sa che quella che sta disputando  è la  centesima partita con la maglia della Reggina , 62 in A, 29 in   B, 6 in coppa Italia e 2 nel doppio spareggio salvezza contro l'Atalanta. Si arriva  all’ 87’ quando la Reggina conquista un calcio d’angolo. Nella susseguente mischia  sottoporta, Lucioni viene  placcato da Legati  per cui Ostinelli  decreta il primo penality  stagionale per la squadra del Patron Foti, .Sul dischetto si presenta Di Michele che  con un tiro angolato sulla destra  del portiere, lo batte per la seconda volta.Pochi minuti ancora e la Reggina conquisterà la terza vittoria in casa.

CONSIDERAZIONI : La squadre  sono scese in campo  con la tensione che si poteva  tagliare  a fette…più sottili  del salame, Si spiegano cosi, tanti appoggi  sbagliati e  qualche fraseggio di troppo per entrambe le formazioni.  La Reggina , veniva da 6 sconfitte nelle ultime 7 gare ed era reduce dal ritiro, dopo  la sconfitta di Latina. Nella parte iniziale del commento abbiamo scritto “siamo  principalmente contenti per il risultato", senza enfatizzare troppo la prestazione, ed  ora cercheremo di  motivare perché non ci ha entusiasmato il gioco. .A questa squadra, non ci stancheremo mai di ripeterlo, manca  la capacità di costruire il gioco  offensivo partendo dal centrocampo.

ERRORE, QUINDI,  DI STRUTTURA ,DA IMPUTARE  A CHI  HA COSTRUITO  LA SQUADRA IN ESTATE E NON AI SINGOLI CALCIATORI...ESEMPIO, ABBIAMO RINUNCIATO A HETEMAJ, MA CON RIGONI LA MUSICA NON E’ CAMBIATA DI MOLTO   Ieri  ci ha provato  a costruire  De Rose, ma sappiamo  che non è quella la sua specialità, come non lo è per lo stesso Rigoni, Strasser, o  Dall’Oglio.  Bravi interditori, ma modesti  progettisti del gioco offensivo,in termini di imprevediblità o  passaggio smarcante .

Quante palle giocabili arrivano  o  sono arrivate ieri dalle retrovie per i due attaccanti ? Quanti passaggi o passaggetti stucchevoli si sarebbero potuti evitare?  Le  punte,  per aumentare il potenziale offensivo sono costrette   ad abbassarsi  sulla linea di centrocampo e quindi ,eventualmente, arrivano sotto porta in debito d’ossigeno. Forse l’ultimo centrocampista offensivo è stato Giacomo Tedesco .

Segnaliamo, inoltre  al mister  che  ci sembrano sprecati  i lanci alti per le punte ,in quanto su  dieci palloni, Gerardi ne prende 3 e Di Michele uno .La vittoria porta un po’ di serenità nell’ambiente, ma non può essere  stato  il ritiro  ad avere risolto i problemi dell’organico. Gennaio è alle porte e riteniamo che se si riesce a sistemare il centrocampo, eventualmente sfoltendo e provvedendo a qualche innesto,  gli effetti benefici si avvertiranno inevitabilmente.

Per vincere  occorrono, esperienza, testa ,piedi, tranquillità, sicurezza, motivazione, padronanza di schemi , che si acquisiscono in campo,  sudando e con il tempo. A nuotare s’impara stando  in acqua, non sulla spiaggia La novità  Zandrini  in porta ,ha dato  maggiore sicurezza  a tutto il reparto difensivo ed anche Sbaffo ha evidenziato qualche  progresso..

Abbiamo anche Maza,Falco e Caballero, che ci danno l’impressione, in fase di possesso, di potere  essere   di  maggiore  aiuto per  l’attacco. Da rilevare, ,infine, che  la vittoria di ieri  potrebbe  tornare  preziosa  per un’ eventuale classifica avulsa a fine  stagione. Sabato sera avremo di fronte il Palermo che funziona meglio con la cura Iachini,ma ciò non significa che siamo battuti in partenza. E se sfoderassimo una partita come quella contro l’ Empoli ?  in bocca al lupo Reggina.