ALCUNI AMICI DI REGGIO PRESENTI ALL'EUGANEO CI HANNO RIFERITO CHE..
Ai Reggini è noto il proverbio : A CIRA SQUAGGHIA E U SANTU NON CAMINA ( La cera si scioglie e il Santo non cammina) .Il detto si addice benissimo all’attuale momento della Reggina.Di settimana in settimana attendiamo di vederla risorgere dalle ceneri , ma di scalare posizioni in classifica si ode solo, in lontananza,.. l’eco. Oggi, la Reggina dista 5 punti dai play out e con questo andamento difficilmente riuscirà a recuperare ( a cira squagghia…).
Il pareggio di Padova, se concretizzato in tempi anteriori, avrebbe avuto diversa accoglienza, ieri, ha lasciato l’amaro in bocca per entrambi i contendenti e di ciò ne ha beneficiato il Cittadella che avendo pareggiato a Pescara vede immutato il vantaggio di un punto per l’accesso ai play out.. Le squadre sono scese in campo per recuperare posizioni in classifica e il desiderio di rifarsi di quanto accaduto la settimana precedente, con la sconfitta dei Calabresi in casa ad opera del Latina e il pareggio dei Veneti a La Spezia quando già vincevano per 0-2.Ma questo è il calcio, che a differenza dell’automobile, non basta pigiare il piede sull’acceleratore per andare veloce.
L’acceleratore nel calcio funziona quando interagiscono tra loro cinque componentii : motivazione, testa , piedi, , cattiveria agonistica, capacità tecniche . Non tutte queste qualità sono possedute da alcuni calciatori amaranto, per cui fin oggi abbiamo assistito a errori che alla fine pesano sulla classifica, sul futuro degli stessi calciatori ,sulla Società e non si può certamente escludere che possano incidere sul futuro del calcio a Reggio.
L’AUGURIO DELLA SIGNORA BONAZZOLI
La settimana scorsa la Signora Giorgia, patavina di nascita , ha espresso pubblicamente l’augurio che sia il suo Padova che la Reggina si salvino. La ringraziamo. Così si esprime : «Reggio Calabria rappresenta un pezzo della mia storia e del mio cuore. Ho lasciato lì tanti amici, compresa la figlia del presidente della Reggina Lillo Foti, che tra poco si sposa e mi ha chiesto di curarle l'evento. Padova, però, è la mia città e io, non me ne vogliano i supporter amaranto, oggi tiferò assolutamente per i colori biancoscudati».
IL FUTURO
Giovedi ci attende Palermo e sulla carta è una trasferta proibitiva, ma forse per questo gli amaranto affronteranno l’incontro con minore tensione rispetto a quella evidenziata a Padova L’amico Franco Caccamo presente all’Euganeo assieme a Rocco Musolino, è dell’idea che la squadra si sente sempre sotto scacco al Granillo o come afferma l’altro amico Antonio Latella “ Partecipare significa avere contezza dei propri mezzi “
Ci appare superfluo commentare le fasi della partita ,mentre rileviamo che :
1) Appaiono privi di fondamento le recriminazioni del pubblico patavino per l’assegnazione del calcio di rigore alla Reggina in quanto, sulla punizione calciata da Dall’Oglio “ al bacio” per l’accorrente Lucioni, Melchiorri si è disinteressato della palla ed in piena area di rigore si è “catapultato “ sul centrale difensivo amaranto , stendendolo a terra
2) A queste proteste ha fatto eco l’allenatore Michele Serena, che nel dopo partita ha dimenticato che al 36’, ovvero prima del calcio di rigore, Cuffa si era reso protagonista di un’entrata su Dall’Oglio, che era da rosso diretto e non da giallo, come deciso da Pinzani…
3) Sembra che tra il predetto arbitro e il pubblico patavino ci fosse un conto aperto e forse per questo, c’è stata nei suoi confronti, una contestazione quando ha assegnato il calcio di rigore alla Reggina.
4) Si potrebbe inquadrare in quest’ottica la mancanza di autorevolezza dello stesso arbitro, quando al 93 ‘ Rocchi è stato ammonito per fallo su Maicon e protestando , sotto forma di sfida , ha appoggiato la fronte contro quella del Direttore di gara.
5) Ieri abbiamo visto nella squadra una buona motivazione, ma in diverse occasioni hanno fatto difetto gli altri requisiti, con particolare riferimento alle capacità tecniche individuali. Una caratteristica negativa che è emersa ai nostri occhi, è stata la preoccupazione, specie per i difensori, di sbarazzarsi della palla, noncuranti di consegnarla all’avversario e quindi farlo ripartire.
6) Si parla di palla scoperta quando il portatore è in condizione di giocare la palla e di farlo con raziocinio. Ieri in più occasione ha fatto difetto questa qualità in quasi tutta la squadra, anche se tutti sono da lodare per non essersi scomposti dopo aver subito il primo e secondo goal .
7) Alcuni amici di Reggio, presenti all’Euganeo, ci hanno riferito che il pubblico locale è stato veramente il dodicesimo uomo in campo e non soltanto per il sostegno dato alla squadra , ma anche per le intemperie dimostrate nei confronti dei nostri giornalisti in tribuna stampa. Dopo del calcio di rigore, sembra che il termine terroni sia stato più volte ripetuto e siano volate bottigline, giornali accartocciati e quant’altro. Uno degli amici mi ricordava che forse il pubblico amaranto dovrebbe sostenere con maggiore vigoria la squadra in campo e non è escluso che Pinzani sia stato influenzato da questo atteggiamento.
8) La telecronaca di Sky è stata trasmessa da una donna di nome Gaia che di… gaio… ha avuto solo il piacere di non riferire in cronaca i bu,bu, diretti dal settore estremo della tribuna est nei confronti di alcuni calciatori della Reggina.
9) Il Latina sul finire dell’incontro ha vinto a Reggio la settimana scorsa. Ieri la beffa si sarebbe ripetuta se Vantaggiato all’88’ non avesse colpito in pieno la traversa.
10) Caso Di Michele.Le immagini di Sky ci hanno fatto vedere un Di Michele nervoso all’atto della sostituzione. Gagliardi e Zanin hanno giustificato la sostituzione con la necessità di “ riequilibrare il centro campo”. La consideriamo una toppa, in quanto non condividiamo che proprio il capitano, dall’alto della sua esperienza, mandi questi segnali negativi alla squadra. Possiamo anche comprendere la sua voglia di rendersi utile al massimo alla causa amaranto, ma “ vista l’aria che tira” ,la disciplina di squadra viene prima delle aspettative individuali.