ALCUNE DOMANDE CHE CI PONIAMO ED ALLE QUALI NON SAPPIAMO DARE RISPOSTA
Mentre mi recavo allo stadio, ho avvertito una sensazione particolare. A circa 20 minuti dall’inizio dell’incontro, attraversando piazzale Botteghelle , dove normalmente parcheggiano le auto dei tifosi , ho visto in sosta circa 20 macchine. Il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato “ Chiuso per lutto “. L’impressione ,ha assunto dimensioni maggiori ,quando ad inizio partita lo stadio presentava circa 1000 spettatori, compresi i circa 70 tifosi del Brescia, presenti in tribuna ospiti. Che dire ? Immagine che rasenta il surreale. C’è poco da commentare ! Dei 3017 abbonati di Giugno circa 2000 hanno preferito rinunciare “ alla terzultima frittata casalinga “ . Il Patron Foti si è lamentato che i tifosi hanno abbandonato la squadra, ma gli stessi tifosi gli chiedono come mai non ha adottato nessun incentivo per stimolarli a ritornare allo stadio ,come ad esempio ,ha fatto il Bari. E’ vero che a Bari l’ingresso costava 1 euro, ma quantomeno quella strategia è servita a far rinascere intorno alla squadra l’entusiasmo , dopo l’uscita dei Matarrese. Oggi il Bari si trova a ridosso dei play off e con l’enorme bacino di utenza che lo sorregge , non è da escludere qualche sorpresa in chiave play off. Perché la Reggina ,pur “ massacrata dai debiti “ ha rinunciato alla spinta di quella frangia del tifo che le avrebbe potuto dare qualche stimolo in più ? E’ vero che “ quando si ama “ non si va alla conta dei globuli rossi o bianchi del partner… se però si ha chiara in mente … la carta d’identità del tifoso. Il tifoso è come il pesce. Ha bisogno dell’esca per abboccare e la migliore esca è data dai risultati. Ma è sempre vero il detto che “ Se Maometto non va alla montagna , la montagna va da Maometto” ? In questo caso, Si! Il tifoso ,come i calciatori, ha bisogno di stimoli e questi non possono essere le 21 sconfitte a quattro giornate dalla conclusione del torneo, o il pensiero prevalente all’incremento del conto in banca. Appare ipocrita ed equivoca l’etichetta che qualcuno appioppa ad una parte del tifo “pantofolaio “ , di non amare la Reggina. Il tifoso, non solo amaranto ma internazionale si divide in due frazioni delle quali una è rappresentata dal cosiddetto zoccolo duro e questo per la Reggina potrebbe essere costituito dai presenti ieri allo stadio e l’altra dei tifosi a risultato o a convenienza dipendenti , che rappresentano ,purtroppo la maggioranza.
IL CASO BARI
Ritornando al caso Bari non è da sottovalutare che il San Nicola ha superato le 20 mila presenze da quando i Matarrese hanno lasciato la Società dopo 37 anni di gestione e a Novembre 2013 la società aveva un deficit di 11 milioni di euro. La gran massa dei tifosi reggini chiede l’allontanamento di Foti dalla Reggina calcio. Pur sapendo di essere in fortissima minoranza noi non chiediamo il suo allontanamento, bensì il ridimensionamento del ruolo, paragonabile a quello del consulente ,non ritenendo di poter disperdere , pro Reggina, il patrimonio di esperienza e conoscenze maturato .
LA REGGINA OGGI
Venerdì 9 Maggio la Reggina ha presentato al tribunale la richiesta di RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO . Tale procedura mira a rinegoziare i debiti verso i creditori e quindi fornire alla Società strumenti giuridici che le consentono il salvataggio dal fallimento ( si parla di debiti verso Bonazzoli, Colombo, Zizzari ) . Per Bari e Siena ,ciò non è stato possibile e sono state costrette a fallire e portare i libri contabili in tribunale . La ristrutturazione del debito, agevola la prosecuzione dell ‘attività dell’impresa e favorisce ,pur con qualche sacrificio economico ,i creditori rispetto a quanto potrebbero ottenere dal fallimento dell’impresa stessa . Si attua attraverso due fasi : LA STRAGIUDIZIALE con la quale il debitore concorda con i creditori un possibile piano di rientro che può prevedere dilazioni nei pagamenti, cessione di beni , riduzione d’interessi, nuove forme di garanzia ,differimento delle scadenze, conversione dei debiti in titoli azionari o quote della società, E LA GIUDIZIALE in cui l’accordo viene riconosciuto dal tribunale. Detto accordo deve comprendere almeno il 60% dei debiti e affinché possa produrre effetti è necessario che alla domanda di ristrutturazione venga allegata una dettagliata relazione redatta da un professionista ( dottore commercialista e revisore contabile ) , che contempla la situazione patrimoniale economica e finanziaria oltre che l’elenco dei creditori e ne attesta la fattibilità. Il tribunale ricevuta la domanda senza entrare nel merito della relazione la può o non omologare ( approvare), limitandosi a prendere in esame la fattibilità ( che è stata comunque accettata dai creditori ) giuridica, se non intervengono opposizioni da parte di chi ne abbia interesse e titolo . L’accordo è pubblicato nel registro delle imprese e da quel giorno produce effetti giuridici. Il rimanente 40% dei creditori che non aderisce al piano e per 60 giorni dalla pubblicazione del piano non può iniziare o proseguire azioni cautelari o esecutive sul patrimonio dell’azienda debitrice, al fine di garantire la sua operatività. L’accordo, però ,non ripara integralmente l’azienda e i creditori che per convenienza lo sottoscrivono ,in quanto ha limitati effetti verso quel 40% di creditori che non lo ha sottoscritto. Inoltre, dalla data di pubblicazione dell’accordo decorrono i 120 giorni entro i quali si deve saldare quanto concordato .La Reggina ha chiesto la ristrutturazione del debito per una somma che è pensabile aggirarsi sui tre milioni di euro ed è ipotizzabile che andranno a scadere in autunno, dopo cioè la campagna abbonamenti , trasferimenti e sarà ricevuto dalla Lega Pro il paracadute , che si potrebbe aggirare sulla quota necessaria alla Reggina per iscriversi al campionato di Lega Pro, ovvero 600 000 mila euro. E’ inutile ,da oggi, fare sogni di gloria per il prossimo anno se non si supera l’attuale fase critica. Il Cesena nella stagione che sta per concludersi era in pessime acque, ma poi è intervenuta l’imprenditoria locale e le criticità sono state superate. Esiste a Reggio questa imprenditoria disposta ad intervenire con Foti in cabina di regia ? Dubitiamo. Quanti dei 3017 tifosi di giugno dell’anno scorso rinnoveranno l’abbonamento ? Quanti dei 32 contratti in esubero riuscirà la Reggina a collocare sul mercato ? Riuscirà la Società a ristrutturarsi sotto il profilo tecnico/organizzativo ? Sono alcune delle domande che ci poniamo e alle quali non sappiamo dare risposta.